“UP&Down”: una comicità atipica ma speciale


di Elena Bartolucci

12 Dic 2019 - Commenti teatro

Al Teatro Vaccaj di Tolentino (MC) UP &Down, un one man show davvero spassoso e commovente alla ricerca del significato nascosto delle relazioni umane.

Tolentino – Sabato 30 novembre, nella meravigliosa cornice del Teatro Vaccaj di Tolentino il numeroso pubblico presente ha assistito a uno spettacolo “normale” proprio come amano definirsi gli attori che hanno tentato di sabotare la scaletta facendo la loro incursione sul palco per tutta la serata.

Paolo Ruffini, presentatore nonché mattatore di questo particolare happening comico, è riuscito a creare il giusto collante tra gli artisti dando vita a un’atmosfera davvero gioiosa persino con i bambini presenti in sala.

Le improvvisazioni con il pubblico, le gag comiche e i momenti di satira hanno creato situazioni esilaranti e commoventi al tempo stesso, abbattendo con sapiente leggerezza il muro a volte invalicabile della disabilità.

Proprio attraverso la loro simpatia e irriverenza nonché la magia del canto e della danza, questi piccoli grandi attori (cinque ragazzi con la sindrome di Down e uno autistico) hanno superato piacevolmente ogni aspettativa. Hanno infatti vestito con grande sagacia i panni di comici, politologi atipici, danzatori, cantanti d’opera, imitatori e persino vamp alla Jessica Rabbit.

Come ha voluto ribadire lo stesso Ruffini, non bisogna chiamare questi ragazzi speciali, perché in realtà sono normali come qualsiasi altro essere umano: sono solo persone abili alla felicità che hanno voglia di riscattarsi dimostrando che cosa sono in grado di fare… e con questo spettacolo molto ben strutturato ci sono riusciti benissimo.

Lo stesso Paolo Ruffini è stato in grado di provare di essere molto più del semplice comico dal marcato accento toscano spesso sminuito in tv o al cinema. La sua profondità è infatti emersa (in modo piacevolmente inaspettato) nei vari monologhi che si sono inseriti in maniera intelligente nell’intreccio narrativo dello spettacolo, offrendo così riflessioni divertenti e anche profonde sul significato del rapporto delle persone con la tecnologia e i social nei tempi attuali e in particolare su come sono cambiati i rapporti umani.

In chiusura si sono succeduti due momenti molto divertenti. Il primo è stato il gioco delle coppie, in cui alcune persone scelte a caso tra il pubblico sono state associate ad alcuni degli attori e sono stati poi interrogati sul tema dell’amore creando dei momenti a dir poco spassosi. Successivamente, Ruffini ha chiesto ai presenti in sala alcuni titoli di film in italiano che ha poi utilizzato egregiamente per intessere una favola creando così un medley dal sapore cinematografico.

Up & down è anche il titolo del docu-film tratto dallo spettacolo che si spera verrà portato sul piccolo schermo dalla RAI in occasione della settimana mondiale dedicata alla sindrome di Down a marzo.

Nel frattempo bisogna senz’altro approfittare della possibilità di assistere dal vivo a questo vero e proprio viaggio in una comicità semplice e senza filtri che racconta la bellezza che risiede nella diversità.

Come lo stesso Ruffini ha dimostrato di essere un perfetto one-man show, anche dei ragazzi che hanno avuto solo la “sfortuna” di nascere speciali, hanno saputo riscattarsi in modo eccellente. I ragazzi fanno parte della compagnia teatrale Mayor Von Frinzius nata a Livorno nel 1997. Collabora con l’associazione Haccompagnami e i suoi spettacoli sono coprodotti dalla Fondazione Teatro Carlo Goldoni di Livorno. È diretta da Lamberto Giannini, Aurora Fontanelli, Cecilia Daniselli, Marianna Sgherri e Rachele Casali. Attualmente è composta da circa 80 attori, metà dei quali disabili.

Tag: , , ,