Un originale concerto di musica barocca
di Alberto Pellegrino
1 Lug 2016 - Commenti classica, Musica classica
Osimo (AN). Vi sono incontri culturali che bisogna cogliere al volo, perché costituiscono un’occasione unica e forse irripetibile come nel caso del concerto di musica barocca che si è tenuto il 12 giugno presso il Museo Civico di Osimo in collaborazione con la locale Accademia d’arte lirica. Già il titolo La Tromba Guerriera. Cantate del Barocco Italiano era carico di suggestioni tali da incuriosire chi è particolarmente appassionato di musica barocca. Infatti, le attese del folto pubblico non sono andate deluse per qualità del cast di soliste dell’Accademia d’arte lirica e dell’ensemble che ha eseguito la parte musicale, composto e diretto dal M° Riccardo Lorenzetti (clavicembalo), Marcello Trinchero (tromba barocca), Fabiola Reali (violoncello barocco) e Matilde Oppizzi (tiorba).
Il M° Lorenzetti, docente di musica barocca presso l’Accademia, ha presentato all’inizio gli aspetti storici degli strumenti e i contenuti musicali dei brani in programma e ha eseguito al clavicembalo la Toccata n.14 da Toccate per cembali di Alessandro Scarlatti e la Sonata XXX da Esercizi per gravicembalo di Domenico Scarlatti, mentre l’ensemble ha interpretato il brano Sonata I in si bemolle RV47 per violoncello e basso continuo di Antonio Vivaldi.
La vera sorpresa della serata è stata costituita dall’ascolto della tromba barocca, nata come strumento militare e successivamente divenuta uno strumento per eseguire brani di musica da camera. Questo particolare strumento che, essendo privo di pistoni, si suona solo attraverso la modulazione delle labbra, è stato presentato da Marcello Trinchero, un giovane concertista proveniente dal Conservatorio di Novara che ha magistralmente eseguito alcuni brani per tromba sola composti da Girolamo Fantini (1600-1675), autore anche di un Trattato sulla tromba. Di questo compositore sono stati presentati alcuni brani che, oltre ad avere un loro fascino musicale, hanno richiesto un notevole impegno interpretativo e un certo sforzo fisico richiesto dalla natura stessa dello strumento: Sonata detta del Panicarola, Sonata detta del Niccolini, Sonata detta del Vitelli, Sonata detta del Saracinelli.
Per quanto riguarda la parte cantata del programma si sono messi in evidenza per la loro bravura tecnica e per la qualità dell’emissione vocale i quattro soprani che stanno seguendo il corso di perfezionamento presso l’Accademia d’arte lirica. Le cantanti hanno rispettivamente eseguito i seguenti brani: Cristina Neri ha interpretato Quando parli, quando ridi, cantata per soprano e continuo di Giovanni Bononcini (1670-1747), Teona Meskhi e Tomoko Shimizu hanno eseguito il suggestivo Duetto XV per due soprani e basso continuo Quel fior che all’alba ride di Georg Friedrich Handel. Infine, Maria Sardaryan, insieme alla tromba di Marcello Trinchero, ha interpretato con grande intensità espressiva e con una notevole emissione vocale il brano Quai bellici accenti, cantata per soprano, tromba e basso continuo di Alessandro Melani (1639-1703), meritando la richiesta di un bis da parte del pubblico presente.