Un magnifico Bisio in “Father and son”
di Elena Bartolucci
15 Nov 2015 - Commenti teatro
Sul meraviglioso palco del Teatro dell’Aquila di Fermo è andato in scena mercoledì 11 novembre lo spettacolo Father and son con il mattatore comico Claudio Bisio, tanto amato dal grande pubblico e conosciuto per le sue perfomance grazie al piccolo schermo.
Father and son è ispirato a Gli Sdraiati e Breviario comico di Michele Serra e racconta con grande cinismo e ironia il rapporto padre/figlio, radiografato senza pudori e con un linguaggio (a tratti molto aulico e forbito, ma non per questo meno efficace) in continua oscillazione tra il comico e il tragico.
La voce del soliloquio è quella del padre, un uomo di mezza età divorziato e inerme dinanzi al caos che circonda e ingloba il figlio adolescente, il quale, muto e (apparentemente) assente, sembra ignorare la realtà che lo circonda, concentrandosi solo su quanto appare di più superficiale agli occhi del genitore. Il padre è preoccupato del fatto di non lasciare nulla di buono in eredità al figlio e per questo guarda al mondo adolescenziale con spirito d’osservazione e (non giudicando) riferisce con forte senso critico il vuoto nel quale i giovani di questo tempo si muovono. Fornisce così il ritratto impietoso di una generazione di “sdraiati” ovvero esseri sporchi e disordinati, perfezionisti della negligenza, assorbiti in quel mondo mediatico così povero di contenuti e interessati solo all’acquisto di oggetti vuoti purché firmati.
Se la storia recrimina al figlio il suo comportamento inadeguato, allo stesso modo sottolinea i sensi di colpa e la mancanza di autorevolezza e bacchetta l’incapacità del padre di instaurare un dialogo con l’adolescente, che sembra addirittura confidarsi di più col suo tatuatore di fiducia. Il padre vorrebbe incitarlo ad alzare il culo dal divano e fare qualcosa, prendendo parte attiva alla vita sociale e politica, informarsi di più e leggere, ma, nello stesso momento in cui lo dice, si rende conto che non è così semplice visto quanto è malsano il mondo dell’informazione di oggi.
Se i genitori riescono a essere più presenti e a non perdere la fiducia nei propri figli, forse c’è un po’ di speranza anche per questi ragazzi che non sono proprio da buttare via, perché prima o poi sono destinati anch’essi a maturare e a stupire, lasciando ai genitori la libertà di diventare vecchi e abbandonarsi al proprio destino.
Il testo è un’ottima provocazione alla riflessione sulla difficile convivenza dei concetti di libertà e di autorità nel rapporto genitori-figli, rivelando così una società spaesata e in metamorfosi, verbosa e inadeguata.
Father and son è una produzione Teatro dell’Archivolto per la regia asciutta e senza troppi fronzoli di Giorgio Gallione, che ha fatto in modo di tenere alta l’attenzione sul monologo di grande forza emotiva, interpretato in modo magistrale da Bisio, grazie all’ausilio della musica, grande coprotagonista sul palco ed eseguita dal vivo da due bravissimi giovani musicisti, Laura Masotto (violino) e Marco Bianchi (chitarra).
La magnifica messa in scena e i costumi sono di Guido Fiorato, le musiche di Paolo Silvestri e le luci molto azzeccate di Aldo Mantovani.