Ultimi giorni del Pergolesi Spontini Festival


30 Ago 2003 - News classica

Per il Pergolesi Spontini Festival, in uno dei teatri gioielli delle Marche, il Teatro La Fortuna di Monte San Vito, domenica 31 agosto alle ore 21 una serata di musica e poesia su testi di Goethe.

In programma lieder di Franz Schubert, Ludwig van Beethoven, Felix Mendelssohn, Richard Wagner, Carl Friedrich Zelter, Robert Schumann e Gaspare Spontini. Solisti Victoria Granlund (soprano), Mojca Vedernjak (mezzosoprano), Donat Havar (tenore), Till Fechner (basso); l'interpretazione vocale è a cura di Regina Resnik. Al pianoforte Todd Camburn.
Goethe, nell'assoluta vastità dei suoi interessi, si è sempre occupato di musica, avvicinandola però non senza una certa diffidenza. Non essendo musicista lui stesso, cercò di arrivare ad elevare la parola alla massima fluidità musicale possibile, intrattenendo anche rapporti esclusivi con alcuni musicisti contemporanei.
Tra i lieder in programma, Suleika I e Suleika II di Franz Schubert, musicati tra il 1820 e il 21 sono i due lieder meno goethiani dell'intera raccolta. In tarda età Goethe viene infatti immerso in una senile e poetica passione amorosa per una giovane donna da poco sposata, l'attrice Marianne von Willemer. Definito da Brahms il più bel Lied del mondo , Suleika I è un inno estatico all'anelito dell'amore cui fa da specchio Suleika II, ovvero il vento dell'ovest che investe gli amanti dopo il ricongiungimento. Il lied Prometheus, poema fondamentale per lo Sturm und Drang, vede la luce nel 1819. In Gesà nge des Harfners Schubert compone un ciclo sulla figura dell'arpista dal Wilhelm Meister; cambiando la disposizione del romanzo, confeziona un piccolo ciclo di tre lieder tutti nella tonalità di la minore.
Negli anni tra il 1820 e il 1840, il lied prende un posto d'elezione nella produzione di ogni musicsta tedesco. Felix Mendelssohn non si sottrae a questa regola : Non ho mai sentito così chiaramente di essere di cuore tedesco e so che dovrò rimanere tale per sempre .
Il Lied non fu invece il genere d'espressione favorito dal genio di Ludwig van Beethoven; tuttavia Beethoven è da annoverarsi tra i più ferventi ammiratori del primo Goethe, spesso legato allo Sturm und Drang, ed ai temi dell'esaltazione patriottica come della Sehnsucht (1815), intricato comporsi di sentimenti contrari, dal desiderio alla nostalgia. Un tributo alla tradizione popolare è Es war einmal, la celebre canzone della pulce di Mefistofele dal Faust.
Carl Friedrich Zelter, singolare uomo di musica, insegnante,promotore culturale, invia in gioventù un plico a Goethe contenente la sua prima raccolta di Lieder data alle stampe. Nascerà da qui una corrispondenza che durerà trentacinque anni e farà di Zelter il consigliere musicale del maestro.
Richard Wagner mentre si accinge a musicare le Sieben Kompositionem zu Goethes Faust è invece un diciannovenne non destinato a rivelare, qui almeno, se stesso o il vero Goethe. Queste sette scene sono concepite da Wagner come un lavoro unitario, concatenato in semplici giochi armonici da si bemolle maggiore a sol minore: se in Gretchen am Spinnrad Wagner pare rifarsi alla già fitta tradizione popolata da Schubert, Spohr e Loewe, e nei due lieder di Mefistofele (Es war einmal ein Konig- Was machst du mir vor Liebches Tur) coglie qualche tratto più individuale, è in Branders Lied, la canzone del topo cantata da un buonuomo cuor di bevitore, lontano antenato di Dalando, che coglie l'atmosfera migliore.
Come Wagner anche l'amico e sodale Gaspare Spontini pone in musica, nella sua limitata produzione cameristica, parti poetiche dal Wilhelm Meister. Composta durante gli anni berlinesi, la Mignon di Spontini potrebbe essere letta- secondo una prospettiva goethiana- come il punto d'unione tra l'Italianità e lo spirito teoretico tedesco. Figlio di musicisti, poeta e critico egli stesso Robert Schumann si avvicina alla liederistica alla vigilia dei trent'anni e dunque senza l'irrazionale entusiasmo di Schubert. Con i suoi nove Lieder und Gesà nge, composti tra giugno e luglio 1849, apporta un contributo musicale al Wilhelm Meister di Goethe.
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Nuovo appuntamento con il Pergolesi Spontini Festival. Il violinista Luigi De Filippi suona su due violini del Seicento al Teatro Misa di Arcevia le pagine virtuosistiche di Paganini e la Partita n. 2 in re min. di Bach.

Nuovo appuntamento con il Pergolesi Spontini Festival al Teatro Misa di Arcevia giovedì 3 settembre, ore 21 con il violinista Luigi De Filippi, che in un concerto per violino solo proporrà la Partita n. 2 in re min. BWV 1004 di Johann Sebastian Bach e sei Capricci di Niccolò Paganini, tra cui quello sul tema Nel cor più non mi sento di Giovanni Paisiello. Il concerto avrà luogo all'interno di un piccolo gioiello architettonico, il Teatro Misa costruito nel secolo xvii, e rifatto tra il 1840 e il 1845. Si tratta di un'opera di Ghinelli, con soffitto affrescato (1840-1845) da Luigi Mancini detto il Sordo .
Primo violino di spalla delle orchestre del Teatro dell'Opera di Roma, del Teatro “La Fenice” di Venezia, dei London Mozart Players di Londra, dell'Orchestra delle Fiandre di Anversa, Luigi De Filippi si è esibito come solista in numerose sale tra le più importanti d'Europa, quali la Queen Elizabeth Hall, la Royal Festival Hall e il Barbican Centre di Londra, il Concertgebouw di Amsterdam, il Palau de la Musica di Barcellona. Si è presentato in numerose occasioni come solista e direttore con la Nuova Orchestra Alessandro Scarlatti, la Philharmonia Mediterranea, i London Mozart Players e molte altre.
In questo programma, De Filippi suonerà su due violini antichi, uno barocco, presunto Fabio Mariani costruito a Pesaro nel 1670 circa, e un raro violino classico di Antonio Mariani (Pesaro, 1648). Il programma darà modo di ascoltare la Partita n. 2 in re minore BWV 1004 di Johann Sebastian Bach divisa nelle cinque danze Allemanda, Corrente, Sarabanda, Giga e Ciaccona; e pagine di grande virtuosismo paganiniano, con i Capricci XI, XIV, XIII, XVIII, XXI, XXIV, ed il Capriccio su Nel corpo non mi sento di Paisiello, che lo stesso Paganini eseguì durante un tour stregando le platee d'Italia ed Europa – nel 1828, e che toccò l'anno successivo anche la Berlino imperiale sotto l'egida di Spontini.
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Concerto della Banda Militare dell'Aeronautica, a Jesi il 4 settembre.

Il concerto della Banda Militare dell'Aeronautica diretta dal M Patrizio Esposito, in programma giovedì 4 settembre p.v. alle ore 21 nel quadro del Pergolesi Spontini Festival, non si terrà più nella Piazza del Comune di Fabriano ma in Piazza della Repubblica a Jesi. In caso di maltempo, il concerto si terrà al Teatro Pergolesi.
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Novanta studenti di Jesi e Maiolati coinvolti nell'allestimento teatrale di Sogni di una notte di mezza estate, per la regia di Michal Znaniecki, al Parco Celeste Erard di Maiolati Spontini il 6 settembre nell'ambito del Pergolesi Spontini Festival.

Un cantiere d'arte teatrale nel cuore di Maiolati Spontini. Fervono i preparativi di Sogni di una notte di mezza estate, spettacolo evento della terza edizione del Pergolesi Spontini Festival, in programma sabato 6 settembre, ore 21, al Parco Colle Celeste di Maiolati Spontini. Circa 90 i ragazzi dai 6 ai 18 anni impegnati nell'allestimento teatrale, firmato dalla regia di Michal Znaniecki, uno dei più innovativi registi dell'ultima generazione teatrale. Già noto al pubblico per aver firmato l'allestimento a Jesi di Metastasiana, a conclusione dell'edizione passata del Festival, quest'anno Znaniecki ha chiamato per il suo nuovo spettacolo 67 attori in erba che vengono dagli istituti comprensivi Jesi Centro e Moie Casteplanio: le elementari Conti' e Mestica' di Jesi e la M.L. King' di Maiolati, le medie Duca Amedeo di Savoia e G. Spontini. E poi, ancora, saranno in scena 12 allievi del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci, mentre già da settimane è aperto un laboratorio di scenotecnica, organizzato appositamente dal Pergolesi Spontini Festival, dove 10 studenti dell'Istituto Statale E. Mannucci sezione staccata di Jesi, partecipano all'allestimento dello spettacolo seguiti dallo scenografo Luigi Scoglio e dal costumista Paolo Cavinato.
Sogno di una notte di mezza estate è una pièce di teatro che unisce musica, recitazione e immagini per una libera riscrittura scenica del capolavoro di William Shakespeare; lo spettacolo, in forma itinerante, si svolgerà nella magica cornice del Colle Celeste di Maiolati Spontini, il parco alla francese che Gaspare Spontini fece realizzare per la moglie Celeste Erard. Il parco di Maiolati spiega il regista Michal Znaniecki – è un luogo ideale per realizzare la messinscena di “Sogno di una notte di mezza estate”. Un sogno perseguito da Max Reinhardt nei giardini di Boboli di Firenze e da altri grandi artisti che spostavano il testo di Shakespeare su un palcoscenico naturale .
Protagoniste saranno anche le musiche di Felix Mendelssohn-Bartholdy, nella trascrizione per banda ed organici cameristici, eseguite dalla Banda Musicale dell'Aeronautica Militare diretta da Patrizio Esposito.
Attori, allievi, dilettanti, studenti e il pubblico stesso vivranno insieme un miraggio teatrale. Costruiranno uno spettacolo, una macchina dei sogni in cui si perderanno, si staccheranno dalla realtà , dimenticheranno

Info:
0731.202944


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