Tutto esaurito per il “Requiem” alle Muse
15 Mar 2005 - News classica
Martedì 22 marzo, alle ore 20,30, durante una breve cerimonia che precederà il Concerto di Pasqua, sarà consegnato il Premio Internazionale Franco Corelli (prima edizione) al Maestro Corrado Rovaris per la direzione musicale de Il Re pastore di W.A.Mozart (Stagione Lirica 2003-2004). A Rovaris sarà consegnata una scultura appositamente realizzata da Eliseo Mattiacci.
Con il celeberrimo Requiem in re minore per soli, coro e orchestra K 626 di W.A. Mozart, gli Amici della Musica Guido Michelli celebrano la festività della Pasqua. Il Maestro Corrado Rovaris dirigerà l'Orchestra Filarmonica Marchigiana, il Coro Lirico Marchigiano V. Bellini del M. Matteo Salvemini, ed il soprano Caterina Borruso, il contralto Veronica Simeoni, il tenore Alessandro Liberatore e il basso Andrea Concetti (questi ultimi due cantanti tornano alle Muse dopo avere interpretato La Bohème nella scorsa Stagione Lirica).
La figura di Mozart gode di un'indiscutibile popolarità , eguagliata nel campo della musica classica solo da Beethoven. Ma in più di Beethoven, Mozart ha avuto dalla sua un veicolo prodigioso di divulgazione e consacrazione a vera e propria icona pop, nel celebratissimo film Amadeus (1985) di Milos Forman. Questo capolavoro cinematografico ha anche definitivamente legittimato tutta una teoria di leggende e pettegolezzi storici che volevano enfatizzata al limite dell'omicidio l'inesistente, e unilaterale, rivalità tra Antonio Salieri e il nostro Mozart. Nel film, il climax di tale rivalità si raggiunge nella splendida sequenza in cui Tom Hulce/Mozart detta sul letto di morte il Requiem a Murray Abraham/ Salieri: chi ha visto il film difficilmente dimenticherà il Confutatis o non avrà comprato una registrazione di questo lavoro il giorno dopo. Le misteriose circostanze della commissione del Requiem ed il fatto che questo fu lasciato incompleto per la morte di Mozart, hanno assicurato una fascinazione continua verso questo lavoro.
Realmente l'occasione di commissione del Requiem fu oscura, ma non perchè nascondesse intenti destabilizzatori o criminosi contro la persona di Mozart. Nel luglio del 1791, un misterioso messaggero consegna a Mozart una lettera in cui gli si commissiona una messa da morto. Il committente, anonimo appunto, gli imponeva di tacere con chicchessia, la moglie Costanze compresa, il fatto di star componendo un requiem. Tale anonimo committente era un eccentrico aristocratico, il conte Franz Walsegg-Stuppach, che incaricava spesso compositori per opere che faceva passare come proprie. Tale requiem doveva celebrare l'anniversario della morte della giovane moglie scomparsa in quello stesso anno. Tutti i contatti tra il committente e il musicista passarono sempre attraverso un intermediario. Questo fatto turbò Mozart che era entrato nella convinzione che qualcuno lo stesse avvelenando, e che la messa da morto la stesse alla fine scrivendo per se stesso. Mozart morì il 5 dicembre del 1791 e il Requiem, come noto, rimase incompleto. Le peripezie di questo lavoro non finirono lì. Dei quattordici brani che compongono il Requiem, Mozart in realtà aveva scritto una sorta di scheletro della partitura, ma per intero solo l'”Introitus” ed il “Kyrie”, le prime otto battute del Lacrimosa, e abbozzato parti del Domine Jesu e dell'Hostias. Costanze, che aveva bisogno di soldi, doveva consegnare la partitura completa al conte, spacciandogliela come del marito. Incaricò quindi l'allievo Franz Xavier Sussmayer di completare il lavoro, elaborando le bozze del Maestro. Il requiem fu consegnato a Walsegg nel 1793, circolò come suo, ma Costanze, che ne aveva fatta una doppia copia lo fece eseguire come di Mozart nello stesso anno. Nel 1800 Breitkopf e Hartel lo pubblicarono nella versione a noi nota oggi.
Ad un anno dal 250 anniversario della nascita di Mozart, la Società Guido Michelli propone questo capolavoro al pubblico anconetano nell'esecuzione diretta dal Maestro Corrado Rovaris.
Il concerto è inserito nella Stagione della Società Amici della Musica Guido Michelli ed è realizzato in collaborazione con la Fondazione Orchestra Regionale delle Marche e con la Fondazione Teatro delle Muse.
Tutto esaurito