Tutto esaurito e grandi applausi per “Un certo signor G” con Neri Marcorè
di Patrizia Isidori
11 Ago 2013 - Commenti teatro
Teatro: Recensioni
Ascoli Piceno. Un certo signor G , spettacolo del Teatro dell'Archivolto in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber, ha registrato il tutto esaurito all'ultimo appuntamento marchigiano al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno. Neri Marcorè ed il regista Giorgio Gallione hanno reso omaggio al grande artista Giorgio Gaber, scomparso nel 2003. Il Signor G di Marcorè ha fatto rivivere, seguendone le tracce e lo stile ma senza essere una copia dell'originale e senza imitazioni di alcun genere, l'opera di Gaber e Luporini, mettendo insieme una selezione di brani e testi musicali tratti dalle varie opere di Teatro-Canzone del grande artista milanese, soltanto due piccoli cenni di attualità , che forse anche Gaber avrebbe aggiunto. Tra i brani musicali proposti: C'è un'aria, Si può, L'odore, Quello che perde i pezzi, fino a Io non mi sento italiano dall'ultimo album del 2003 e per i due bis La libertà e La democrazia. Una rivisitazione fatta con grande dignità e rispetto, resa irresistibile dall'eclettico e bravo artista che è Neri Marcorè, suscitando sicuramente una certa emozione tra coloro che, negli anni settanta, avevano visto lo spettacolo del Signor G originale. La scenografia di Guido Fiorato inondata di giornali a rappresentare simbolicamente l'uomo di Gaber e di oggi sommerso e soggiogato dalle informazioni fino a soffocare e durante lo svolgimento dello spettacolo una chitarra che scende dall'alto, una scala che si innalza dal basso ed un grigissimo topo gigante nel finale. Marcorè, solo sul palcoscenico tra monologhi e canzoni, era accompagnato dalle pianiste Gloria Clemente e Vicky Schaetzinger, con una bella collocazione sul palco, nella eccelsa elaborazione musicale di Paolo Silvestri, quasi un concerto e, in alcuni brani, una delle pianiste diventa anche fisarmonicista. Sono passati più di 35 anni dal Signor G di Gaber, ma i contenuti ed i linguaggi del geniale artista sembrano sempre attuali a descrivere con ironia il mondo paradossale dell'uomo comune con tutte le nevrosi, i mali, le contraddizioni, le ipocrisie che caratterizzano la vita pubblica e privata di questo terzo millennio. Sicuramente il Signor G di Gaber è persino troppo indulgente, visto il punto raggiunto dalla società attuale tra politica spettacolo e spettacolo che fa politica, squallidi talk-show e varie isole di vari famosi, tutto ha superato ogni limite e forse Gaber stesso non avrebbe più trovato le parole.
Marchigiano di Porto Sant'Elpidio, Neri Marcorè è famoso al grande pubblico per le sua partecipazione a trasmissioni come L'Ottavo Nano e Parla con me Neri Marcorè non ha mai smesso di recitare in teatro: nel 2002 è stato co-protagonista insieme a Lunetta Savino di California Suite di Neil Simon. Ha esordito al cinema con “Ladri di cinema” presentato alla Mostra di Venezia nel 1994 e nel 2003 l'ottima prova ne Il cuore altrove di Pupi Avati gli è valsa la candidatura al David di Donatello così come per La Seconda notte di nozze sempre con Avati. Con il Teatro dell'Archivolto interpreta per due fortunate stagioni teatrali lo spettacolo La lunga notte del Dottor Galvan di Daniel Pennac ancora con la regia di Giorgio Gallione, con il Teatro Stabile delle Marche è stato protagonista di una memorabile serata con lo spettacolo Mare Oltre – Storie di Adriatico di Sergio Anselmi con la regia di Luigi Moretti produzione creata per il Festival Adriatico-Mediterraneo 2007.
Prossimo spettacolo della stagione teatrale al Teatro Ventidio Basso sarà Pene d'amor Perdute di William Shakespeare con Stefano Artissunch , Marina Suma, Alessia Berdin, Piergiorgio Cinì e Stefano De Bernardin dal 19 al 21 dicembre.
Info e biglietteria:
0736.244970 – 258035
(Patrizia Isidori)