trionfo della PFM allo Sferisterio Live
Emanuele Peretti
6 Set 2008 - Commenti live!
à la grinta del progressive rock della storica Premiata Forneria Marconi a chiudere la III edizione di Sferisterio Musica Live, rassegna musicale maceratese che dal 16 agosto al 4 settembre ha ospitato, in cinque appuntamenti, alcuni grandi nomi della musica e dello spettacolo italiani riscuotendo un enorme successo di pubblico.
La band milanese torna a calcare il palco dello Sferisterio a tre anni esatti dalla sua ultima esibizione per una serata in onore dell'indimenticabile Fabrizio De Andrè. In effetti si è trattato di una sorta di rievocazione del tour del 1979 per il quale il cantautore genovese chiese la collaborazione proprio della PFM. A quei tempi, l'idea di far riarrangiare in chiave rock alcune delle più belle canzoni di Faber, tendenzialmente minimaliste nell'accompagnamento musicale quanto intense e comunicative nei testi, fece storcere il naso a non pochi puristi della canzone d'autore italiana, ma il successo di pubblico fu enorme tanto che da quella serie di concerti fu tratto un primo album nel gennaio '79 seguito un anno dopo dal volume 2. L'incontro fra i mostri sacri del progressive, artisti di fama internazionale e musicisti eccelsi come la PFM e la poesia delle straordinarie canzoni di De Andrè ha prodotto uno dei momenti più alti per l'intera storia musicale italiana.
Da allora la formazione della Premiata Forneria Marconi ha subito vari cambiamenti; reduci della tournèe del '79 sono i tre componenti storici: Franz Di Cioccio, batteria, voce e front man, Franco Mussida, chitarre e voce, Patrick Djivas al basso ed anche il violinista Lucio Fabbri. Nuovi arrivati sono invece il secondo batterista Pietro Monterisi e Gianluca Tagliavini che ha sostituito recentemente Flavio Premoli, tastierista del gruppo fin dal 1967.
La prima parte del concerto ricalca quasi esattamente la track list dell'album In concerto con PFM vol. 1. Si susseguono quindi brani come Bocca di rosa, Andrea, Un giudice, Volta la carta e la scatenata Il pescatore tutti rigorosamente eseguiti negli arrangiamenti originali. Mancherebbe solo di sentire l'inconfondibile voce di Faber, ma per questo, come spiega all'inizio della serata lo stesso Di Cioccio dovrete accontentarvi delle nostre . Il pubblico, entusiasta, è spesso coinvolto ed invitato a cantare quelle melodie immortali dallo scatenato front man. Con Amico fragile si conclude il tributo a De Andrè e largo ai grandi successi firmati PFM: La luna nuova, Out on the roundabout, La carrozza di Hans, Maestro della voce (canzone dedicata a Demetrio Stratos), Suonare suonare (un vero e proprio inno per chi ama la musica) per concludere in crescendo con le più famose Impressioni di settembre e à festa. Ampio spazio alle improvvisazioni, ai virtuosismi ed agli assoli dei singoli che infiammano la platea con la loro bravura ma anche con la loro simpatia deliziosa come sempre la sfida a colpi di note fra Di Cioccio e Djivas al termine di Maestro della voce.
Un concerto imperdibile sia per i nostalgici del rock, sia per i più giovani che hanno potuto accorgersi di come questi vecchietti che da 40 anni fanno la storia della musica italiana, hanno ancora molto da dire. E da dare.
(Emanuele Peretti)