Torino: Settembre Musica il programma del 13


12 Set 2001 - News classica

Programma di giovedì 13 settembre

Ore 17
al Teatro Gobetti presentazione del volume di documenti haydniani Joseph Haydn. Due biografie e un diario a cura di Andrea Lanza ed Enzo Restagno (traduzione di Anna Rastelli) Torino: EDT, 2001. Partecipano Andrea Lanza, Anna Rastelli, Enzo Restagno. Intervento musicale del Quartetto d'archi di Torino.
Nel volume sono pubblicati per la prima volta in italiano, in un'edizione commentata, tre documenti fondamentali per la biografia di Haydn: i due resoconti biografici redatti rispettiva-mente da Georg August Griesinger, agente dell'editore Breitkopf & Hà rtel, e da Albert Christoph Griesinger, pittore paesaggista amico di Haydn, sulla base degli incontri e delle conversazioni con l'anziano compositore nella sua casa di Vienna, e pubblicati nel 1810 subito dopo la sua morte. Inoltre, l'insieme dei diari manoscritti che Haydn tenne durante i due viaggi a Londra fra il 1791 e il 1795. A lungo guardate come inattendibili e poco interessanti, le due biografie di Griesinger e di Dies sono oggi considerate un punto di partenza imprescindibile per ogni serio studio su Haydn. Nella loro oggettività esse ci restituiscono un ritratto vivo e umanissimo del compositore visto nella sua realtà quotidiana, ne ricostruiscono le vicende della vita e dell'attività artistica attraverso il filtro dei suoi ricordi. E attraverso le discussioni sulla musica lasciano intravedere i primi segni di una nuova concezione dell'ascolto musicale alle soglie del XIX secolo. Per contro, dal diario londinese emerge la figura di un particolarissimo viaggiatore del Settecento, che dalla tranquilla Vienna asburgica si trova improvvisamente immesso nella frenetica e rumorosa metropoli di Londra. Haydn annota impressioni di viaggio, descrive luoghi e incontri, registra aneddoti e storie bizzarre, con una curiosità per l'universo umano e le sue stravaganze non diversa da quella che anima, nella perfetta costruzione delle sinfonie e dei quartetti, la sua attenzione alla realtà viva della musica.

Alle ore 21
all'auditorium del Lingotto il Teatro Sociale di Alba presenta: Mau Mau Mistic>>Turistic (dal Mediterraneo ai Caraibi) Caraibi in cartolina? Ruvide sirene e immaginari import-export tra le contraddizioni di uno stereotipo ingannatore con Luca Morino, voce e chitarra, Fabio Barovero, fisarmonica e tastiere, Tatè Nsongan, percussioni e voce, Josh Sanfelici, basse frequenze, Gep Cucco, ritmi digitali, Amik Guerra, tromba, Piercarlo Sacco, violino, Andrea Bertino, violino, Simone Gramaglia, viola, Gabriele Garofano, violoncello, Groupe Zur, invenzioni visuali e proiezioni.

Era il 1991, imperversavano nelle nostre radio, nelle orecchie e nelle discoteche i suoni della musica inglese, quando i Mau Mau sono nati dalle ceneri di un gruppo cult del circuito underground torinese, i Loschi Dezi. La voglia di essere diretti, di non avere bisogno di tecnologia, di poter suonare ovunque ci fosse gente per ascoltare è alle basi di questo combo, tre persone per tre strumenti e un megafono. Mau Mau erano il gruppo di liberazione del Kenia dalla colonizzazione inglese, Mau Mau sono ancora oggi nel dialetto piemontese quelli che vengono da lontano, magari scuri di pelle, certamente poveri. Mau Mau si dichiarano Luca Morino (voce e chitarra), Fabio Barovero (voce e fisarmonica) e, dal Cameroun, Bienvenu Nsongan (voce e percussioni). Là dove la musica ufficiale era playback, lavoro di studio, artefatto, i Mau Mau cercano la via opposta, quella fatta di immediatezza, di mani e piedi che battono sulle assi del pavi-mento, di voci impastate nei cori, ritmica scatenata di una festa popolare. Scelgono il dialetto piemontese come loro lingua ufficiale, approfondiscono la ricerca sull'uso della mezcla, inventano un nuovo esperanto patrimonio dei viaggiatori: italiano, piemontese, spagnolo, inglese e francese si incrociano e si inseguono in un originalissimo polverone lin-guistico. I loro testi raccontano storie di trasmigrazioni, di povertà e di cibo, periferie urbane, americhe scoperte e “spesso anche perdute”, di festa e supercomputers. Il nuovo pop arabo e africano, le composizioni percussive dei blocos brasiliani e influenze caraibiche tracciano un ponte fra la cultura popolare del Piemonte e la musica del mondo, passando attraverso i suoni della nuova generazione tecnologica. Sono passati 10 anni, i Mau Mau hanno fatto centinaia di migliaia di chilometri sulle strade d'Italia e d'Europa, suonato nei più importanti e prestigiosi festival così come negli angoli più remoti e improbabili, sempre con la stessa voglia di portare per il mondo una musica assolutamente originale.

L'ingresso all'incontro pomeridiano è gratuito e sarà consentito fino all'esaurimento dei posti a sedere (250 al Gobetti); per il concerto serale i biglietti a lire 25.000 sono in vendita fino alle 18.30 alla biglietteria di Settembre Musica in via San Francesco da Paola 3h.

<b<Per informazioni: tel. 011/442.4703 fax 011/443.4427
e-mail: settembre.musica@comune.torino.it

(a cura dell'Ufficio Stampa)


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