Torino: Settembre Musica il programma del 10


9 Set 2001 - News classica

Programma di lunedi 10 settembre

Alle ore 17
al Conservatorio Giuseppe Verdi si conclude il ciclo di concerti dedicati a Gyà rgy Kurtà g con Kurt Widmer, baritono, Mircea Ardeleanu, percussioni e il Trio Orlando che eseguono Hà lderlin Gesà nge per voce, Segni, Giochi e Messaggi per archi e .pas a pas – nulle part., poemi di Samuel Beckett op. 36 per baritono, archi e percussioni.

L'attività artistica internazionale del baritono svizzero Kurt Widmer annovera dal 1967 a oggi concerti in Europa, Israele, Egitto, Stati Uniti, Canada, Russia, Corea e Giappone, diretto da nomi noti quali de Burgos, Gielen, Sacher, Sawallisch, Stein. Si esibisce regolarmente ai festival di Lucerna, Zurigo, Montreux, Ludwigsburg, Londra, Brighton, Breslavia, Torino, Salisburgo, Donaueschingen e Vienna. Il suo repertorio è molto vasto ed è stato scritturato per più di 100 prime esecuzioni. Il suo interesse va particolarmente a El Cimarron di Henze, Kassandra di Xenakis, a Hà lderlin Gesà nge e ai lavori beckettiani di Kurtà g, continuando a coltivare la sua passione per il Lied
Nato nel 1954 a Cluj in Romania, Mircea Ardeleanu ha seguito corsi musicali, e in particolare di strumenti a percussione, a Cluj e a Basilea. Nel 1978 ha vinto il Concorso per solisti rumeni e un anno dopo l'International Gaudeamus di Rotterdam. Si è esibito in diversi festival di rilievo di musica contemporanea in tutto il mondo collaborando, spesso per prime esecuzioni, con Stoc-khausen, Kurtà g, Xenakis, Eà tvà s, Febel. Dal 1996 insegna percussioni all'International Summercourses di Darmstadt. Ha effettuato diverse registrazioni di opere di Stockhausen, Xenakis, Cage, e Henze, e sta lavorando su pagine di compositori contemporanei svizzeri e di Kurtà g.
Trio Orlando
Hiromi Kikuchi ha compiuto gli studi di violino dapprima presso il Conservatorio Toho Gakuèn di Tokyo con Toshiya Eto e in seguito a Colonia con Sascko Gawriloff e il Quartetto Amadeus, e ha vinto numerosi concorsi nazionali e internazionali. Ken Hakii ha iniziato la sua formazione musicale all'Università Nazionale di Belle Arti e Musica di Tokyo, città dove ha ricoperto per due anni il ruolo di viola solista presso la locale Orchestra Filar-monica. Nel 1985 entra a far parte della Kà ninklijk Concertgebouworkest di Amsterdam, di cui diviene prima parte nel 1992. Come solista è stato diretto da Riccardo Chailly e Maris Jansons. Nato in Transilvania, il violoncellista Stefan Metz ha studiato presso l'Accademia di Bucarest e si è specializzato con Paul Tortelier. Dopo aver partecipato ai corsi del Quartetto Amadeus nei Paesi Bassi ha deciso di stabilirvisi, fondando nel 1976 il Quartetto e nel 1982 il Festival Orlando. Con il Quartetto Orlando ha effettuato numerose tournèe in tutto il mondo e registrato più di venti cd, di cui due hanno ottenuto il “Gran Prix du disque”.

Alle ore 21
all'Auditorium Giovanni Agnelli, Lingotto l'Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Muti esegue la Serenata in si bemolle maggiore per fiati K.361 (Gran Partita) di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sesta Sinfonia in si minore op.74 (Patetica) di Pà tr Il'ic Cajkovskij.

La Filarmonica della Scala è nata nel 1982 dall'Orchestra del Teatro milanese, promossa da Claudio Abbado. In 18 anni di attività e grazie anche ad un'intensa attività concertistica all'estero (in tutta Europa, in Estremo Oriente e nell'America del Sud) la Filarmonica si è affermata come presenza di assoluto rilievo nel panorama musicale internazionale. In questi anni molti importanti direttori si sono susseguiti sul podio: da Claudio Abbado, che diresse i primi concerti, a Carlo Maria Giulini, con cui la Filarmonica ha effettuato le prime e importanti tournèe in Italia e all'estero; da Giuseppe Sinopoli, Valery Gergiev, Wolfgang Sawallisch, presenze costanti nelle ultime stagioni di concerti alla Scala, a Leonard Bernstein, Semyon Bychkov, Riccardo Chailly, Myung Whun Chung, Lorin Maazel, Zubin Metha, Seiji Ozawa, George Prà tre, Ghennady Rodestvensky, Yuri Temirkanov. Riccardo Muti, direttore principale dal 1987, ha impresso una svolta decisiva sul piano della qualità esecutiva ed interpretativa della Filarmonica, valorizzandone al massimo le potenzialità e contribuendo in modo determinante al successo conseguito negli ultimi anni in campo internazionale. Con Muti, la Filarmonica ha suonato ai Festwochen di Vienna nel '96 e nel '99, ha eseguito concerti al Festival di Salisburgo, a Londra, Parigi, Madrid, Mosca, San Pietroburgo, Monaco, Tokyo, nell'ambito di lunghe tournèe che hanno toccato i più importanti e prestigiosi centri di produzione musicale e culturale europei ed extraeuropei.
Riccardo Muti. Nato a Napoli, dove completa gli studi musicali diplomandosi in pianoforte con Vincenzo Vitale al Conservatorio di San Pietro a Majella, si diploma in composizione e direzione d'orchestra al Conservatorio di Milano nelle classi di Bruno Bettinelli e Antonino Votto. Nel 1967 vince, primo italiano nella storia del concorso, il “Premio Guido Cantelli”, imponendosi all'attenzione del mondo musicale. Dal 1968 al 1980 è Direttore Principale e Direttore Musicale del Maggio Musicale Fiorentino. Dal 1972 è chiamato a dirigere la Philharmonia Orchestra di Londra in una serie di concerti che gli valgono la nomina a Principal Conductor, succedendo a Otto Klemperer. Nel 1979 l'orchestra londinese lo nomina Music Director e, nel 1982, Conductor Laureate. Dal 1980 al 1992 è Music Director della Philadelphia Orchestra, che guida in numerose tournèe e in una ricca discografia. Dal 1986 è Direttore Musicale del Teatro alla Scala. Oltre che al Maggio Musicale Fiorentino, al Festival di Salisburgo (dove, dal 1971, le sue interpretazioni mozartiane sono divenute una importante tradizione) e alla Scala, Riccardo Muti ha diretto produzioni operistiche a Philadelphia, New York, Monaco di Baviera, Vienna, Londra e a Ravenna nell'ambito di “Ravenna Festival”. E' inoltre ospite ogni anno sul podio della Bayerischer Rundfunk Symphonieorchester di Monaco, della New York Philharmonic Orchestra e dell'Orchestre Nationale de France. Il suo debutto sul podio della New York Philharmonic Orchestra ha riscosso entusiastiche reazioni da parte del pubblico e della critica americani. La Direzione Musicale del Teatro alla Scala. Nel 2000 si sono contati trent'anni dal debutto di Riccardo Muti sul podio del Teatro alla Scala (5 novembre 1970), in un concerto sinfonico con Dino Ciani al pianoforte. Nei quindici anni di direzione musicale al Teatro alla Scala ha esplorato diversi ambiti del teatro musicale. Ha diretto le partiture più popolari del primo Verdi: Nabucco e Attila (oltre a Ernani, nel 1982). All'insegna di Verdi ha anche inaugurato la stagione 1989/90 con I vespri siciliani, la stagione 1992/93 con Don Carlo, la stagione 1997/98 con Macbeth. Ha riportato inoltre sul palcoscenico scaligero, dopo molti anni di assenza, la trilogia romantica, La traviata, Rigoletto, Il trovatore, oltre a una nuova produzione de La forza del destino (febbraio 1999) e al più recente Ballo in maschera (maggio 2001). Di Mozart ha presentato in successione i tre capolavori dapontiani Così fan tutte, Le nozze di Figaro e Don Giovanni oltre a La Clemenza di Tito, Idomeneo e Die Zauberflà te. Ha dato impulso all'esplorazione del repertorio neoclassico con I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini e Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini, fino a rarità come Lodoà ska di Luigi Cherubini e La Vestale di Gaspare Spontini, oltre ai titoli gluckiani Alceste, Orfeo ed Euridice, Iphigènie en Thauride, Armide. Dopo Der fliegende Hollà nder e Parsifal, l'impegno wagneriano di Riccardo Muti si è concentrato su Der Ring des Nibelungen, ciclo aperto con Die Walkà re (dicembre 1994), proseguito con Das Rheingold (maggio 1996) e Siegfried (aprile 1997), culminato nell'inaugurazione della stagione scaligera 1998/99 con Gà tterdà mmerung. Con Manon Lescaut, nel giugno '98, ha portato la sua prima opera di Puccini su un palcoscenico teatrale, a cui è poi seguita Tosca nel marzo 2000. Il 18 maggio 1996 ha diretto il Concerto straordinario per il Cinquantesimo Anniversario della ricostruita sala del Teatro alla Scala. Per l'inaugurazione dell'ultima stagione del Novecento ha scelto Fidelio di Ludwig van Beethoven. Molto apprezza!
ta la sua esecuzione dei Dialogues des Carmèlites nel maggio 2000, insignita del Premio Abbiati.
Le tournèe più significative. Con il Teatro alla Scala ha effettuato numerose e acclamate tournèe: è stato in Giappone (1988, 1995 e 2000), in Germania, in Russia e a Parigi dove nel 1988 ha diretto, nella Cattedrale di Nà tre Dame, la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, divenuta insieme a La traviata emblema del Teatro alla Scala nel mondo. Con i complessi scaligeri Riccardo Muti è stato a Siviglia, Madrid e Barcellona, in occasione dell'Expo '92; nell'ottobre dello stesso anno alla Carnegie Hall di New York e nel 1994 alla Alte Oper di Francoforte.
La Filarmonica della Scala. In questi anni ha intensificato il rapporto con la Filarmonica della Scala portandola a essere unanimemente riconosciuta come un'orchestra di rilevanza internazionale e con una personalità artistica e un'identità di suono di forte impronta italiana: con essa riceve, nel 1988, il “Viotti d'Oro” e, nel 1997, il “Disco d'Oro” per l'incisione del primo dei due dischi dedicati a musiche di Nino Rota. Nel 1996 dirige la compagine milanese a Vienna, per la prima volta, nella mitica Sala del Musikverein, a chiusura delle Wiener Festwochen, e quindi in una significativa tournèe in Estremo Oriente (Giappone, Corea, Hong Kong) e in Germania. Lo scorso anno ha portato la Filarmonica ancora al Musikverein e, per la prima volta, al Festival di Salisburgo. Dopo molti decenni ha riportato al Teatro alla Scala il Ciclo integrale delle Sinfonie di Ludwig van Beethoven. Sempre con la Filarmonica, Riccardo Muti prosegue un progetto discografico di ampio respiro dedicato, fra l'altro, alla musica orchestrale italiana di fine '800 e di questo secolo: Puccini, Catalani, Ponchielli, Martucci, Casella, Busoni e Rota.
Riccardo Muti e i Wiener Philharmoniker. à stato più volte chiamato sul podio dei Berliner Philharmoniker e dei Wiener Philharmoniker, con i quali, in particolare, il rapporto è intenso e significativo. Ospite abituale a Vienna, Riccardo Muti è stato insignito dell'Anello d'Oro, onorificenza da sempre riservata ai massimi direttori d'orchestra. Con la prestigiosa orchestra viennese prosegue un'importante collaborazione discografica incentrata soprattutto sui capolavori del sinfonismo classico e romantico (Mozart, Schubert e Schumann) e ha realizzato diverse tournèe europee, approdate anche al Teatro alla Scala nel 1994, nel 1997 e nell'aprile 2000, alla Carnegie Hall di New York e a Tokyo. Sul podio dei Wiener Philharmoniker ha diretto a Salisburgo nel gennaio 1991 il concerto che ha dato inizio alle celebrazioni del Bicentenario mozartiano, nel 1992 il concerto celebrativo dei 150 anni dell'Orchestra e il 1 gennaio 1993, 1997 e 2000 il celebre Concerto di Capodanno. In meno di due mesi, l'incisione live del Concerto di Capodanno 2000 ha ottenuto il Disco d'oro. Nel 1996 ha diretto il concerto solenne per il Millennio dell'Austria, e l'anno successivo, nell'ambito delle celebrazioni per il Bicentenario schubertiano, un'importante serie di concerti, culminati in quello tenuto nel Duomo di Santo Stefano di Vienna con la Messa in mi bem. magg. D 950. Particolarmente significativo l'interesse e l'impegno di Riccardo Muti nei confronti della musica italiana del '600 e del '700: sempre con i Wiener Philharmoniker ha infatti scelto di inaugurare nel 1998 le Festwochen di Vienna con la Messa in re magg. di Luigi Cherubini e di presentare al Festival di Pentecoste di Salisburgo una preziosa e rara selezione di musiche sacre del barocco italiano con opere di Niccolò Porpora e Giovan Battista Pergolesi. Recente il successo della sua esecuzione delle Nozze di Figaro alla guida dei Wiener Philharmoniker al Theater an der Wien, a conclusione dell'intera trilogia Mozart – Da Ponte.

L'ingresso al concerto del pomeriggio è gratuito e sarà consentito fino all'esaurimento dei posti a sedere (680 al Conservatorio), per il concerto serale i biglietti sono esauriti

Per informazioni: tel. 011/442.4703 fax 011/443.4427
e-mail: settembre.musica@comune.torino.it

(a cura dell'Ufficio Stampa)


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