Torino Settembre Musica, i programmi dell'8, 9 e 10. Mannoia rinvia
7 Set 2003 - News classica
Programma di lunedì 8 settembre 2003
Alle ore 17 presso il Conservatorio Giuseppe Verdi l'Ensemble Europeo Antidogma Musica diretto da Willy Merz esegue “Noche de estrella” di Christian Schmitz, vincitore del 21 Concorso Internazionale di Composizione Città di Torino ICOMS 2003 e in occasione del 70 compleanno del compositore i seguenti brani di Enrico Correggia: L'ombra di Urizen per percussione e pianoforte, Nel puro farsi sereno per violino e pianoforte, Die Kà rze e Wenn hinter dir die Mà we, Su testi di Friedrich Hà lderlin per soprano e ensemble, Come vasto l'abisso per violino, 2 pianoforti, 2 percussioni, Mohn und Gadà chtnis per chitarra e nastro, Due canti da Ossian: Das Mà dchen von Inistore e Das Silrichslied (prima esecuzione assoluta) per quintetto vocale e ensemble.
Il festival e l'Ensemble Antidogma rappresentano un importante punto di riferimento nell'ambito della cultura musicale non solo in Italia ma anche all'estero. Costituitosi nel '77 ad opera di giovani concertisti, compositori e uomini di cultura, Antidogma Musica è ormai internazionalmente riconosciuto come uno dei pochi organismi capaci di produrre ed esportare in tutto il mondo programmi estremamente variegati. Da una parte l'esecuzione di brani solistici costituisce il biglietto da visita dei concertisti di Antidogma; dall'altra, brani per ensemble di autori noti ed affermati vengono eseguiti per soddisfare sia le richieste del pubblico sia l'esigenza di un continuo confronto con i più prestigiosi gruppi dediti all'esecuzione di musica contemporanea. L'ensemble, a geometria variabile, si presenta in diverse formazioni, dal solista alla piccola orchestra da camera, con un repertorio che spazia dall'antico al contemporaneo in un appassionante e problematico confronto fra le tradizioni e la musica d'oggi: un continuo interscambio di artisti e di esperienze anche attraverso composizioni appositamente commissionate a musicisti italiani e stranieri. Antidogma ha effettuato numerose tournèe in Europa e negli altri quattro continenti, partecipando a importanti rassegne internazionali.
Alle ore 18.30 presso il Ristorante Arcadia, presentazione del volume “La musica di Toru Takemitsu” di Peter Burt a cura di Enzo Restagno, edito da Ricordi-BMG Publications; partecipano Enzo Restagno, Giovanni Bietti, Livio Aragona
Alle ore 21 presso la chiesa di San Filippo l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Hiroshi Wakasugi e con Paul Crossley e Vivian Nornick-Weilerstein, pianoforti, Tanaka Yukio, biwa, Kifu Mitsuhashi, shakuhachi e Mario Caroli, flauto interpretano un programma interamente dedicato a Toru Takemitsu: Quotation of Dream per due pianoforti e orchestra, Requiem for Strings, Eclipse per biwa e shakuhachi soli, I Hear the Water Dreaming per flauto e orchestra, November Steps per shakuhachi, biwa e orchestra e Dream/Window per orchestra.
Nato a Tokyo nel 1935, Hiroshi Wakasugi ha studiato con Hideo Saito e Noboru Kaneko ed è considerato uno dei più importanti direttori d'orchestra giapponesi. Nel 1965 ha fondato la Yomiuri Nippon Symphony Orchestra di Tokyo, che è diventata una delle più prestigiose orchestre del Giappone. Nel 1967 il Ministro della Cultura giapponese gli ha conferito l'Art Prize; nel 1987 ha ricevuto il Suntory Music Prize per i risultati raggiunti nella diffusione della musica europea in Giappone. Ha diretto in prima assoluta per il Giappone numerose opere, tra cui Il Martirio di San Sebastiano di Debussy, Gurrelieder e Pelleas und Melisande di Schà nberg, Parsifal e l'Olandese Volante di Wagner, Ariadne auf Naxos di Strauss, La Passione di San Luca di Penderecki, Les Troyens di Berlioz, LeMarteau sans Maà tre di Boulez e altre. Wakasugi viene spesso invitato a dirigere importanti orchestre, tra cui Berliner Philharmoniker, Wiener Symphoniker, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Mà nchner Philharmoniker, Danish Radio Orchestra di Copenhagen, Tonhalle Orchestra di Zurigo, le Orchestre Sinfoniche di Boston, Detroit, Houston, Montrèal, Toronto, Cincinnati, Pittsburgh.
Mario Caroli è nato nel 1974 e si è rivelato sulla scena internazionale a 22 anni vincendo il “Kranichsteiner Musikpreis” di Darmstadt. Abituale frequentatore sia dei grandi classici del flauto sia delle pagine più dense ed estreme del repertorio, ha suonato sotto la direzione di Pierre Boulez, Peter Eà tvà s, Heinz Holliger, Emilio Pomarico, Oswald Sallaberger. Come solista si è esibito in sedi prestigiose quali la Filarmonica di Berlino, il Konzerthaus di Vienna, la Oji Hall di Tokyo, la Scala di Milano, il Centre Pompidou di Parigi. Collabora con numerosi celebri compositori che gli hanno dedicato diversi brani. Mario Caroli tiene ogni estate un corso di perfezionamento sia in Giappone sia all'Accademia estiva della Musikhochschule di Lipsia. Attualmente insegna flauto ai corsi finali e di perfezionamento del Conservatorio Nazionale di Strasburgo, città in cui vive.
Da più di venticinque anni Paul Crossley è famoso a livello internazionale per la sua brillante tecnica e per la perfetta padronanza di un vastissimo repertorio pianistico. Oltre ad eseguire i grandi brani solistici e concertistici della letteratura classica, romantica e moderna si è adoperato per far conoscere nuove opere provenienti da vari paesi, e in questo campo ha acquisito una notevole fama per la raffinatezza, armonia e vivacità del suo modo di suonare, sostenuto da un eccezionale virtuosismo. Nato nel 1944, Crossley ha studiato a Parigi con Messiaen e sua moglie Yvonne Loriod. Ha suonato in prima assoluta molte opere di compositori contemporanei, fra cui Tippett, Henze, Takemitsu, Maw, Berio, Adams e Benjamin. Si esibisce spesso in duo con prestigiosi artisti, tra cui il violinista Arthur Grumiaux. Ha lavorato con successo alla televisione con una serie di documentari sui principali compositori del ventesimo secolo, a cui hanno fatto seguito illuminanti programmi su Liszt e Ravel. Dal 1988 al 1994 è stato direttore artistico della London Sinfonietta, sovrintendendo le scelte di artisti e programmi. Nel 1991 è stato nominato Honorary Fellow del Mansfield College di Oxford e nel 1993 ha ricevuto l'onorificenza di Commander of the Order of British Empire in occasione del compleanno della regina.
Kiku Mitsuhashi ha studiato a Tokyo alla scuola Kinko con il celebre maestro Sofu Sasaki e in breve tempo si è distinto come uno dei maggiori esponenti del suo strumento. Sia come solista sia con il gruppo Nipponia ha girato tutto il mondo, partecipando a numerosi festival internazionali; ha suonato con le più importanti orchestre giapponesi, con la Radio National de France (sotto la guida di Rostropovich), con la Gewandhaus Leipzig, la Helsinki Philharmonic, l'Orchestra di Pechino. Recentemente ha eseguito più volte November Steps di To ru Takemitsu con la Tokyo Philharmonic, la Tokyo Symphony Orchestra e la Sapporo Symphony Orchestra.
Nato a Tokyo, Yukio Tanaka è uno dei più famosi interpreti dell'antico liuto giapponese, il biwa. Attualmente lettore presso il Tokyo College of Music e direttore della Japanese Biwa Association, Tanaka ha alle spalle una carriera ricca di premi e di successi internazionali che lo ha visto, tra gli altri, al Festival d'Automne di Parigi, al London's Almeida Festival e all'International Lute Festival. Il suo nome viene spesso associato alla musica di Takemitsu (compositore che dimostrò un grande interesse per la riscoperta del biwa), in particolare a November Steps che ha eseguito a Francoforte, in Texas con la Houston Symphony Orchestra diretta da Eschenbach, e numerose volte in Giappone.
Vivian Hornik Weilerstein, ha suonato come solista e camerista in tutto il mondo e collabora regolarmente con molti celebri musicisti. Già membro dell'Athena e Schumann Chamber Players, ha suonato con altri ensemble tra cui i Quartetti Cleveland, Ying, Lafayette e Cavani. Con il violinista Donald Weilerstein forma il Duo Weilerstein, che ha riscosso grande successo di critica negli Stati Uniti, con recital all'Alice Tully e al 92nd Street Y in New York e alla Corcoran Gallery di Washington D.C.: il duo ha partecipato al Festival Internazionale Bartà k, svoltosi recentemente in Texas. Vivian Hornik Weilerstein fa anche parte del Trio Weilerstein, impegnato, tra l'altro, con concerti a San Francisco, Washington D.C., Boston, Detroit, Aspen, Cleveland, St. Louis, St. Paul, New York e Londra: con Alisa Weilerstein ha intrapreso diverse tournèe, tra cui otto recital in Giappone e concerti in Germania. Attualmente è docente di pianoforte e musica da camera al New England Conservatory, dove dirige anche il corso di perfezionamento per trio con pianoforte.
L'ingresso al concerto e all'incontro pomeridiani e al concerto serale a San Filippo è gratuito e sarà consentito fino ad esaurimento dei posti a sedere: 600 al Conservatorio e 1.200 a San Filippo.
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Programma di martedì 9 settembre
Alle ore 17 presso l'Aula Magna del Politecnico di Torino “Il viaggio”, musiche di Sweelinck, Pachelbel, Buxtehude, Bach eseguite da Claudio Brizi al claviorgano.
Claudio Brizi ha studiato organo, composizione organistica e clavicembalo a Perugia e Bologna. Ospite di alcune tra le istituzioni musicali più prestigiose del mondo, svolge un'intensa attività concertistica in tutta Europa, Messico, Stati Uniti e Giappone. Ha suonato con musicisti di fama mondiale (Edith Mathis, Siegfried Pank, Mario Ancillotti, Andras Adorjan, Catherine Michel, Milan Turkovic, Edward H. Tarr, Thomas Indermà hle, Bruno Canino, Carlo Chiarappa, Cristiano Rossi, Giora Feidmann, Wolfgang Meyer) e ha interpretato come solista le più importanti composizioni per organo o clavicembalo e orchestra. Compositore egli stesso, da molti anni cura particolarmente lo studio delle espressioni musicali del '900, collaborando con celebri compositori italiani e stranieri. Ha inciso oltre quaranta cd spaziando dal tardo Rinascimento alle più recenti espressioni dell'avanguardia, ed è attualmente impegnato nella registrazione integrale dell'opera per organo di Johann Sebastian Bach. Svolge attività di ricerca musicologica e organologica (ha collaborato, tra l'altro, alla progettazione del monumentale organo Pinchi per il Centro di Spiritualità “Padre Pio” dell'architetto Renzo Piano), è docente di organo e composizione organistica presso il Conservatorio di Frosinone e tiene corsi di perfezionamento e master class presso diverse istituzioni musicali e universitarie in Italia, Spagna, Germania e Giappone.
Il claviorgano Barucchieri-Pinchi Lungi dall'essere frutto della fantasia (o dell'arbitrio) di un musicista eccentrico, il claviorgano protagonista di questo concerto è il risultato di approfondite ricerche organologiche e musicologiche. à impossibile descriverne in poche righe le immense possibilità come è impensabile, in questa sede, tentare di ripercorrere la storia plurisecolare del claviorgano. Musicisti come Hà ndel e Balbastre lo suonavano con grande diletto; autori come Dom Bèdos e Kirchner ne fecero oggetto di trattazione; alla sua costruzione si dedicarono organari come Cliquot e Della Ciaia; persino uomini di stato e mecenati come Enrico VIII, Lorenzo il Magnifico, Alfonso II d'Este e Isabella di Castiglia non sfuggirono al fascino del claviorgano e ne possedettero molti esemplari. Gli antichi Maestri vedevano organo e cembalo come complementari. Il claviorgano, estrema sintesi idiomatica, fonica, timbrica e tecnica dei due strumenti, genera alchimie non riconducibili alla semplice somma delle componenti, trascinando esecutore ed ascoltatore nell'utopia di un mondo sonoro ideale.
Alle ore 21 all'Auditorium Giovanni Agnelli, Lingotto concerto di Ornette Coleman, sassofono con Denardo Coleman, batteria, Tony Falanga, contrabbasso e Greg Cohen, contrabbasso.
Raramente un uomo è in grado di modificare il nostro modo di sentire la musica, ma sicuramente questo è il caso di Ornette Coleman. Sin dalla fine degli anni '50, quando irrompe sulla scena jazz di New York con il suo leggendario ingaggio al Five Spot, Coleman ha indicato al mondo una nuova via nell'ascolto della musica. Le sue idee rivoluzionarie sono state controverse, ma oggi il suo enorme contributo alla musica moderna è riconosciuto in tutto il mondo. Coleman nacque a Fort Worth in Texas il 9 marzo del 1930 e imparò da solo a suonare il sassofono e a leggere la musica all'età di 14 anni. A causa di un'esistenza turbolenta a causa della segregazione razziale e della povertà , decise di partire all'età di 19 anni; negli anni '50, a Los Angeles, le sue idee musicali così rivoluzionarie non gli permettevano di ottenere frequenti concerti, tuttavia riuscì a riunire attorno a sè un gruppo di musicisti che condivideva i suoi concetti musicali: i trombettisti Don Cherry e Bobby Bradford, i batteristi Ed Blackwell e Billy Higgins, e il contrabbassista Charlie Haden. Nel 1958, con l'uscita del suo primo album Something Else, fu immediatamente chiaro che Coleman aveva inaugurato una nuova era nella storia del jazz. Questa musica, priva delle convenzioni prevalenti sull'armonia, il ritmo e la melodia, spesso chiamata “free jazz”, trasformò la forma dell'arte musicale: Ornette chiamò questo concetto Harmolodics. Nei primi anni '70, viaggiò attraverso il Marocco e la Nigeria, suonando con i musicisti locali e reinterpretando le complessità melodiche e ritmiche della loro musica sulla base dell'Harmolodic. Nel 1975, cercando un suono più pieno per le sue composizioni, costituì un nuovo ensemble chiamato Prime Time che includeva chitarre, batterie e contrabbassi. Negli anni '90 realizzò ancora grandi opere come la prima di Architecture in Motion, il primo balletto Harmolodic di Ornette, così come le colonne sonore dei film Naked Lunch e Philadelphia. Nel 1997 il New York City Lincoln Center presentò la musica di Ornette Coleman in tutte le sue forme nell'arco di 4 giorni, incluso il concerto con la New York Philharmonic Orchestra diretta da Kurt Masur, Skies of America.
Alle ore 21 al Teatro Gobetti Torinodanza presenta Le temps du repli, Coreografia di Josef Nadj, Musica di Vladimir Tarasov, Costumi di Bjainka Ursulov, Luci di Raymond Blot. Direzione tecnica di Raymond Blot. Josef Nadj, Cecile Thièblemont, danza, Vladimir Tarasov, percussioni.
Produzione del Centre Chorègraphique National d'Orlèans con il sostegno del Carrè St. Vincent, Scène Nationale d'Orlèans.
Josef Nadj, di nazionalità jugoslava, è nato a Kanizsa, in Vojvodina. Si è laureato a Budapest, dedicandosi alla lotta e alle arti marziali, frequentando contemporaneamente corsi d'espressione corporea e di teatro. Nel 1980 lascia Budapest per trasferirsi a Parigi. A Parigi, dal 1980 al 1982, segue dei corsi all'à cole Internationale de Momidrame di Marcel Marceau poi, dal 1982 al 1983, studia alla scuola di à tienne Decroux. Contemporaneamente segue dei corsi di danza con Yves Cassati, Larri Leong e con alcuni artisti giapponesi. Scopre quindi gli universi coreografici di Sidonie Rochon, Franà ois Verret, Mark Tompkins e Catherine Diverres, collaborando ad alcune loro creazioni. Nel 1986 fonda la propria compagnia, Thèà tre JEL e nel 1987 presenta il suo primo spettacolo, Canard Pèkinois. Da allora non cessa di esplorare le frontiere fra la danza, il teatro e le arti plastiche, elaborando un singolare universo artistico.Tra le sue opere citiamo Sept peaux de rhinocèros La mort de l'empereur, Comedia Tempio, Les à chelles d'Orphèe, Woyzeck, L'Anatomie du Fauve, Commentaires d'Habacuc, Le vent dans le sac. Nel 1999, nell'ambito di Vif du sujet del Festival d'Avignon, Josef Nadj crea per Dominique Mercy le coreografie di Petit Psaume du matin e sempre nello stesso anno presenta al Thèà tre de la Ville de Paris Les Veilleurs, una creazione ispirata all'opera di Franz Kafka, e alla Scène Nationale d'Orlèans Le temps du repli, trio per due danzatori e un percussionista. Parallelamente alla realizzazione delle sue coreografie, nel novembre 1996 Josef Nadj espone per la prima volta le sue Installations a Orlèans: si tratta di una serie di sculture sulla nozione di tempo. Tra il 1997 e il 1999 la mostra è presentata, assieme a disegni e fotografie, al Thèà tre Vidy di Losanna, al Centre Culturel Jean Gagnant di Limoges, alla Galerie du Lys di Parigi e al Phènix di Valenciennes. Nel gennaio 2000 le Miniatures di Josef Nadj sono esposte a Douai. Si tratta di disegni a china, quasi minuscole annotazioni o schizzi, una sorta di diario intimo. Anche questa mostra è presentata alla Galerie du Lys di Parigi, alla libreria Les Temps Modernes di Orlèans, a Chà lon sur Saà ne e a Remscheid. Dal 1995 Josef Nadj è direttore del Centre Chorègraphique National d'Orlèans.
Vladimir Tarasov è nato nel 1947 ad Arkangelsk; ha studiato musica nel suo paese natale e a Leningrado. Nel 1968 si trasferisce a Vilnius, in Lituania, dove lavora per molti anni come solista della Filarmonica di Stato locale, partecipando ad oltre 50 progetti musicali, tutti pubblicati in lp o cd. Dal 1971 al 1986 fa parte del famoso trio Ganelin-Tarasov-Chekasin. Oltre a comporre musica per il cinema, per il teatro e per orchestra, Tarasov è anche impegnato come artista visivo.
Dopo aver studiato danza contemporanea al CNDC di Angers negli anni 1985 e 1986, Cècile Thièblemont ha partecipato alle più importanti coreografie di Odile Duboc (Dètails Graphiques, Il est 8h moins le quart exactement), di Pierre Doussaint (La Beautè des fleurs), di Josef Nadj (Comedia Tempio, La mort de l'empereur, Les à chelles d'Orphèe, Les Veilleurs, Le temps du repli) e di Francesca Lattuada (Le Testament d'Ismaà l ,Zotos Zinkus e Hilaro Tragèdia). Ha anche preso parte a spettacoli di Franà ois Wastiaux (Les Gauchers) e di Claire Simon (Sinon oui).
L'ingresso al concerto pomeridiano è gratuito e sarà consentito fino ad esaurimento dei 500 posti a sedere; i biglietti per il concerto di Coleman sono in vendita a partire dalle 20.15 alla biglietteria del Lingotto; i biglietti per lo spettacolo di danza sono esauriti.
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Programma di mercoledì 10 settembre
Alle ore 17 presso il Conservatorio Giuseppe Verdi prosegue l'omaggio a Toru Takemitsu con l'Ensemble Contrechamps che esegue: Folios per chitarra, Air per flauto, Toward the Sea per flauto e chitarra, Between Tides per violino, violoncello e pianoforte e Quatrain II per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte.
Fondato nel 1980, l'Ensemble Contrechamps ha come scopo l'esecuzione della musica del XX secolo e l'ispirazione di nuove composizioni, e con questi propositi anima a Ginevra una stagione concertistica ricca di prime esecuzioni. L'Ensemble ha suonato sotto la guida di bacchette illustri come Peter Eà tvà s, Heinz Holliger, George Benjamin, Emilio Pomarico e con solisti del calibro di Cathy Berberian, Rosemary Hardy, Hedwig Fassbender, Luisa Castellani, Pierre-Laurent Aimard, Teodoro Anzelotti. Viene regolarmente invitato all'estero a partecipare a festival come Musica a Strasburgo, il Festival d'Automne a Parigi, Ars Musica di Bruxelles, i Rencontres Gulbenkian di Lisbona, il Festival di Salisburgo, la Biennale di Venezia e altri ancora. In Svizzera partecipa regolarmente ai Tage fà r Neue Musik di Zurigo e nel 2001 è stato ospite alle Musikfestwochen di Lucerna; nel 2002 si è esibito nella stagione Proquartet di Fontainebleu. L'ensemble ha commissionato, eseguito in prima assoluta e inciso numerose opere, lavorando direttamente con i compositori alla loro realizzazione. La direzione artistica è affidata a Philippe Albèra.
Alle ore 21 all'Auditorium Giovanni Agnelli, Lingotto l'Orchestra del Teatro Regio di Torino diretta da Gyà rgy Gyà rivà ny-Rà th e con Uto Ughi, violino esegue di Anatol Ljadov (1855-1914) Sul lago incantato, di Pà tr Il'ic C ajkovskij (1840-1893) Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 35 e di Nikolaj Rimskij-Korsakov (1844-1908) Shèhèrazade, suite sinfonica op. 35.
Nato a Budapest nel 1961, Gyà rgy Gyà rivà nyi Rà th ha studiato tromba, pianoforte e violoncello. Nel 1987 si è diplomato all'Accademia di Musica Franz Liszt di Budapest sotto la guida di Ervin Lukacs e successivamente si è perfezionato con Laszlo Somogyi e con Kurt Masur a Weimar. Nel 1984 gli è stata assegnata la borsa di studio Leonard Bernstein e ha partecipato ai corsi di Franco Ferrara presso l'Accademia Chigiana di Siena. Nel 1987 ha vinto la borsa di studio Georg Solti grazie alla quale ha partecipato al Festival di Tanglewood, lavorando con Leonard Bernstein, Seiji Ozawa, Gennadij Rozhdestvenskij e Gustav Meier. à stato premiato con una menzione speciale alla 5 edizione del Concorso Internazionale organizzato dalla televisione ungherese e nel 1986 ha vinto il Concorso Internazionale Toscanini di Parma. La sua carriera internazionale lo ha portato a dirigere regolarmente l'Orchestra della Radio di Berlino, l'Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, la RTL Orchestra di Lussemburgo, l'Orchestra Filarmonica Reale di Anversa, l'Orchestra Sinfonica Gulbenkian di Lisbona, l'Orchestra Sinfonica del Cile, l'Orchestra Rai di Milano, la ORT di Firenze, l'Orchestra Toscanini di Parma, l'Orchestra Filarmonica di Lubiana, l'Orchestra della Radio Ungherese, l'Orchestra di Stato di Budapest, la Filarmonica di Budapest, l'Orchestra Filarmonica di Sofia, l'Orchestra Filarmonica di Auckland e l'Orchestra Sinfonica di Taipei. à stato più volte nominato Direttore Principale Ospite di prestigiose orchestre tra le quali l'Orchestra della Rai di Torino, l'Orchestra Filarmonica di Zagabria e l'Orchestra Sinfonica Reale di Siviglia e ultimamente è stato direttore principale e Artistico dell'Opera di Stato di Budapest. Dal 2003 è direttore principale ospite dell'Orchestra Filarmonica di Seul. In ambito lirico ha debuttato nel 1988 all'Opera di Stato di Budapest dirigendo La Traviata, cui hanno fatto seguito Otello e Die Zauberflà te. In Italia ha diretto Macbeth e Andrea Chènier al Teatro dell'Opera di Roma, Turandot al Carlo Felice di Genova, Il Pipistrello all'Arena di Verona, Rigoletto al Teatro Verdi di Trieste e Le nozze di Figaro al Teatro Comunale di Bologna.
Considerato tra i maggiori violinisti del nostro tempo, costantemente osannato dalla critica più qualificata, Uto Ughi vanta una prestigiosa carriera internazionale che lo porta a suonare come solista in tutto il mondo per i maggiori teatri e festival, inclusi tutti i grandi teatri italiani, il festival di Salisburgo, le Wiener Festwochen, i festival di Parigi, Zurigo, Ginevra, Madrid, New York, Washington, San Paolo, Buenos Aires, Tokyo, Hong Kong, Pechino, Kuala Lumpur, Singapore. Nella duplice veste di violinista e direttore collabora con le più importanti orchestre d'Italia e d'Europa (London Symphony Orchestra, London Philharmonic Orchestra, Philharmonia Orchestra, Royal Philharmonic Orchestra, BBC Symphony Orchestra, City of Birmingham Symphony Orchestra, Bournemouth Symphony Orchestra, Concertgebouw Amsterdam, Rotterdam Philarmonic Orchestra, Orchestre de la Suisse Romande, Tonhalle Orchestra Zurich, Oslo Philharmonic Orchestra, Orchestre National de France, Orchestre de Paris, Orquesta Sinfà nica Nacional de Espaà a, Orquesta Gulbenkian Lisboa, Bamberger Symphoniker, Sachsische Staatskapelle Dresden, Kirov Orchestra St. Petersburg, Bolshoi Orchestra Moscow, Israel Philarmonic Orchestra, Orchestre Philharmonique de Montecarlo, Camerata Salzburg, Mozarteum Orchester Salzburg), degli Stati Uniti (New York Philharmonic Orchestra, Philadelphia Orchestra, Boston Symphony Orchestra, National Symphony Orchestra Washington D.C., Dallas Symphony Orchestra, Houston Symphony Orchestra), del Sud America (Orquesta Filarmà nica de Buenos Aires, Orquesta Sinfà nica Nacional del Teatro Colà n), del Giappone (NHK Symphony Orchestra Tokyo, Tokyo Philharmonic Orchestra) e dell'Australia (Sidney Symphony Orchestra), per citarne solo alcune. La sua carriera internazionale lo vede al fianco dei più rinomati direttori quali, tra gli altri, Sawallisch, Prà tre, Haitink, Celibidache, Sir Colin Davis, Maazel, Masur, Mehta, Rostropovic, Sargent, Kondrashine, Leitner, Rozhdestvensky, Sanderling, Cluytens, Ahronovich, Barbirolli, Vègh, Frà hbeck de Burgos, Temirkanov, Jansons, Nagano, Slatkin, Gergiev, Chung, Oren, Plasson, Inbal, Pesko, Giulini, Rossi, Bellugi, Ceccato, Sinopoli, Gelmetti, Gatti. Il suo repertorio include concerti di Bach, Bartà k, Beethoven, Brahms, Bruch, Dvor à k, Lalo, Mendelssohn, Mozart, Paganini, Prokofiev, Respighi, Schumann, Sibelius, Tartini, C aikovskij, Viotti, Wieniawsky. Per i suoi meriti artistici gli sono state conferite le alte cariche onorifiche di Accademico Effettivo di Santa Cecilia, Cavaliere di Gran Croce, Laurea Honoris Causa in Scienza delle Comunicazioni. Impegnato nella salvaguardia del patrimonio artistico nazionale, ha fondato il festival Omaggio a Venezia raccogliendo fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare, e ha dato vita al festival Omaggio a Roma mirando alla valorizzazione reale dei giovani talenti formatisi nei Conservatori italiani. All'età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n. 2 di Bach e alcuni Capricci di Paganini. Ha studiato sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Suona due preziosissimi strumenti: il Guarneri del Gesù 1744 e lo Stradivari Kreutzer 1701 appartenuto al violinista cui Beethoven dedicò la Sonata a Kreutzer.
Alle ore 21 al Teatro Gobetti replica dello spettacolo di Torinodanza Le temps du repli, Coreografia di Josef Nadj, Musica di Vladimir Tarasov, Costumi di Bjainka Ursulov, Luci di Raymond Blot. Direzione tecnica di Raymond Blot. Josef Nadj, Cecile Thièblemont, danza, Vladimir Tarasov, percussioni.
L'ingresso al concerto pomeridiano è gratuito e sarà consentito fino ad esaurimento dei 500 posti a sedere; i biglietti per il concerto del lingotto SONO ESAURITI, mentre i biglietti per lo spettacolo di danza sono in vendita dalle 20.15 presso la biglietteria del Teatro Gobetti.
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