TONI ZUCCHERI. Poeta della natura e del vetro
a cura di Andrea Zepponi
28 Giu 2019 - Libri
Presentato il volume curato da Rosa Chiesa e Sandro Pezzoli “TONI ZUCCHERI. Poeta della natura e del vetro”, nella Sala della Balla del Castello Sforzesco di Milano.
La vita e l’opera dell’artista Toni Zuccheri (San Vito al Tagliamento, 1936 – 2008) a dieci anni dalla scomparsa, sono ampiamente illustrate e documentate anche con materiale inedito in uno studio fondamentale e definitivo ad opera di Rosa Chiesa e di Sandro Pezzoli,curatori diun corposo volume pubblicato dalla Marsilio editore dal titolo TONI ZUCCHERI. Poeta della natura e del vetro. Il testo è stato presentato il 20 giugno 2019 alle ore 18.00 al Castello Sforzesco di Milano, presso la Sala della Balla: per l’occasione sono intervenuti come presentatori e relatori Claudio Salsi, soprintendente del Castello Sforzesco, Fiorella Mattio, conservatrice delle Raccolte d’Arte Applicata moderna e contemporanea e il maestro Pino Usicco che ha collaborato con lo stesso Toni Zuccheri restituendo un ricordo emozionale e umanissimo dell’artista scomparso.
Architetto, artista, designer anche se preferiva farsi chiamare “artigiano”, Toni Zuccheri, friulano dal tratto originalissimo, ha spaziato nell’arco della sua vita tra produzioni realizzate per importanti vetrerie muranesi fino alla libera e poetica sperimentazione personale che lo ha accompagnato in modo costante in una riflessione-osservazione della natura e degli animali, in particolare gli uccelli.
Ad illustrare il contenuto del volume, corredato di una ricca serie di circa 300 stupende immagini delle opere e di testimonianze autorevoli di studiosi ed artisti che lo hanno conosciuto tra cui Laura Panno, autrice del testo introduttivo dal titolo Naturalità e arte, Marta Moretti, Valentina Gasparet, Isa Tutino Vercelloni, Marco Tracanelli, Orsola Zuccheri, Giampaolo Seguso, Lino Toso, Alberto Pozzato, Oswaldo Sergio Correa da Costa, Lucio De Majo, Giancarlo Pauletto, lo stesso Usicco e Nanni Cagnone, si sono succedute la prolusione di Salsi, la felice esposizione di Fiorella Mattio, che ha illustrato la biografia dell’artista, le toccanti testimonianze di Usicco, quella del dr. Angelo Battel, già responsabile dell’ufficio cultura al Comune di San Vito al Tagliamento e, infine quella della figlia di Toni, Orsola Zuccheri. Da questi interventi il pubblico intervenuto ha potuto ricevere un quadro esaustivo della figura dell’artista e una preziosa chiave di lettura del volume presentato: sono pertanto emersi, dalle parole di Salsi, il ruolo attribuito all’opera di Zuccheri nell’ambito delle arti decorative del 900, la singolarità e il carattere di poesia pura nella contemplazione degli animali da parte dell’artista; Salsi si è inoltre complimentato per lo studio critico svolto nel volume sui numerosi agganci dell’opera zuccheriana con il mondo del design che si sono realizzati nell’ambiente artistico di Venezia. La Mattio ha esposto piacevolmente ed efficacemente la biografia dell’artista collegando la sua opera con la presenza nel Museo Sforzesco della collezione Bellini Pezzoli in cui si rappresenta l’arte del vetro contemporaneo e dove sono già inserite tre opere dell’artista. La studiosa ha sottolineato inoltre la propensione del volume a far affiorare, con la rievocazione della vita di Zuccheri, tante altre storie di artisti del vetro. Colpisce la veste grafica della pubblicazione in cui si coniugano gli aspetti biografici e quelli artistici: non è affatto un catalogo freddo ed astratto, ma una storia di vita vera in cui concorrono gli apporti dei familiari di Zuccheri, le testimonianze di colleghi e amici con numerose schede tecniche di importanti collaborazioni. Tutto contribuisce a delineare la complessità della figura di Toni Zuccheri collocandolo a pieno titolo nella storia del vetro contemporaneo. Contestualmente alla conferenza di presentazione è stato possibile visitare la collezione di vetri artistici contemporanei “Bellini-Pezzoli” allestita nella Sala Castellana, che dal 2017 completa il percorso di visita del Museo delle Arti Decorative fino al XXI secolo.