Tananai sconvolge la Vitrifrigo Arena di Pesaro
di Elena Bartolucci
6 Dic 2024 - Commenti live!
Grande ritmo. Grande musica. Grandissimo impianto scenico con luci sorprendenti il concerto di Tananai al Vitrifrigo Arena di Pesaro.
(Foto di @alessandro.stronati e, dove non indicato, di Elena Bartolucci)
Pesaro – venerdì 29 novembre, presso la Vitrifrigo Arena di Pesaro, è andato in scena uno spettacolare concerto del giovane e promettente Alberto Cotta Ramusino in arte Tananai, in giro per i palazzetti con il suo tour intitolato “CalmoCobra Live 2024”.
Dall’omonimo album, accolto con grande entusiasmo dal pubblico, sono state eseguite quasi tutte (e non sole) le canzoni come ad esempio Veleno, Androne, Sesso occasionale, Punk love storia, Radiohead, Maleducazione, Esagerata, Pasta, Booster, Fango e Ragni.
Un ragazzo genuino e divertente che mostra tutte le sue fragilità quando prova a presentare brevemente le sue canzoni ma che dimostra però di avere una forte personalità quando canta trasformandosi in un vero animale da palcoscenico.
Con notevole solidità e intonazione esecutiva, efficace prestanza sia alla chitarra che al piano nonché grande carisma ed energia, Tananai ha regalato un concerto davvero serrato e ricco di emozioni. Per quasi un’ora e mezza, infatti, il cantautore milanese non si è affatto risparmiato destreggiandosi benissimo tra pezzi più acustici dal sapore romantico e quelli più pop o dance con influenze elettroniche.
Le sue due anime contrastanti permettono infatti al pubblico di commuoversi ma anche di ballare e cantare a squarciagola.
L’esecuzione di brani come Pasta, Tango, Calcutta (dedicata a tutti gli insicuri), 10k scale (brano scelto direttamente dal pubblico tramite l’applausometro) e Abissale sul finale sono risultati davvero da pelle d’oca e hanno fatto infiammare il palazzetto, che si è illuminato a giorno con le torce dei telefonini accesi.
Negli ultimi anni Tananai ha sicuramente conquistato tutti per la sua bravura come cantante ma anche per l’immediatezza dei suoi testi come autore, ma dal vivo il suo carisma è davvero sorprendente.
Un’artista versatile che incanta soprattutto per semplicità, empatia e fragilità, caratteristiche che emergono in modo molto naturale nel suo modo simpatico di comunicare, quasi impacciato, con il pubblico.
Non ha infatti mancato di esprimere la sua gratitudine iniziale alle numerose persone presenti per il fatto di aver terminato in pochissimo tempo tutti i biglietti ancor prima dell’uscita del disco. Grande motivo di orgoglio e un enorme segno di fiducia, per niente scontato.
Meritevoli di nota anche i musicisti sul palco che lo hanno accompagnato per tutta la durata del concerto: Enrico Wolfgang, Leonardo Cavion, e Riccardo Onori alle chitarre, Daniel Bestonzo alle tastiere, Lucio Enrico Fasino al basso e Donald Renda alla batteria.
Uno degli aspetti più incredibile è però l’uso strepitoso di effetti speciali, luci e grafiche proiettate sul palco creati sotto la direzione creativa degli Ombra e la cura dedicata al sound design gestito da due grandi tecnici del suono italiani, Andrea Corsellini e Marco Monforte, che fanno dimenticare di essere a un concerto in un semplice palazzetto.