Superlativa Lucia Mascino in scena con “Il sen(n)o”


di Elena Bartolucci

3 Mar 2025 - Commenti teatro

Quanto è importante il se(n)no? Lucia Mascino regala una performance sublime interpretando un testo molto intenso e avvincente. Profluvio di calorosi e ripetuti applausi da parte del pubblico presente al Teatro Comunale di Porto San Giorgio (FM).

Porto San Giorgio – Mercoledì 26 febbraio, al Teatro comunale di Porto San Giorgio la poliedrica attrice Lucia Mascino è andata in scena con il testo “Il sen(n)o” per la regia di Serena Sinigaglia.

Dopo aver riscosso un enorme successo in Inghilterra, questo monologo (titolo originale The B*easts) scritto da Monica Dolan è arrivato anche in Italia tradotto da Monica Capuani.

L’apparente lentezza del racconto è molto dettagliata nel cercare di far addentrare lo spettatore nella vicenda quasi ai limiti del grottesco o dell’assurdo messa a nudo, passo dopo passo, dal racconto di una psicoterapeuta.

Una storia ingarbugliata proprio come i rami secchi e senza foglie della pianta che troneggia al centro del palcoscenico (usata anche come insolita seduta o leggio) nella quale la Mascino tenta di addentrarsi proprio come cerca di scandagliare ogni dettaglio di quella vicenda che ha fatto ormai il giro del paese, finendo addirittura a giudizio di svariati educatori nonché uomini di legge.

Una vicenda che fa riflettere, che scompiglia ogni scala di valori e che addirittura sconvolge: una madre sola, Karen, asfissiata dalle continue richieste della figlia Lilly di appena otto anni, acconsente a farla operare per una mastoplastica additiva in Brasile (perché un simile intervento è impossibile da eseguire in Inghilterra).

Un seno enorme sul corpo esile di una bambina non può che attirare l’attenzione di tutti.

Ma come è nata questa esigenza? Colpa solo delle tante riviste patinate lette da quella figura genitoriale che avrebbe invece dovuto proteggerla e farle capire che certe immagini proposte anche dalla TV o dalla rete sono solo l’accanita ricerca di una bellezza artificiale da ottenere a tutti i costi e contro ogni limite di età?

Come sembrano inutili i tentativi della psicoterapeuta di innaffiare o spuntare i rami visibilmente secchi, vani sono i ragionamenti nel capire una società che sembra ormai alla deriva e sempre più intenzionata a inculcare in maniera pressante modelli femminili pressoché identici in termini di canoni di bellezza.

La psicoterapeuta, emotivamente coinvolta e sconvolta al tempo stesso, tenta con il suo racconto di presentare i fatti in maniera oggettiva, mostrando anche quelle che sono state le cause scatenanti alla base di una decisione simile, che la porteranno però a scandagliare altri aspetti vissuti in prima persona.

Una recitazione fluida che riesce a regalare pause ben calibrate e passaggi in cui la naturalezza, la spontaneità e lo stress diventano un unicum attraverso un fiume di parole in crescendo.

Ottima l’idea di dare voce all’intero monologo in un’ambientazione spoglia e molto scura, quasi gotica, che solo in pochi momenti prende maggior vita attraverso l’uso di luci dai toni più caldi.

“Il Sen(n)o” è un monologo intenso, scritto in modo arguto e avvincente, che fa riflettere come l’esposizione sempre più precoce ed esplicita alla sessualizzazione abbia inciso profondamente sulla nostra cultura e sulla visione del corpo umano da parte di ragazzi/e in età prepuberale.

Al termine dello spettacolo la Mascino ha ottenuto un profluvio di calorosi e ripetuti applausi e “fischi” di apprezzamento.

Lo spettacolo fa parte delle proposte in cartellone in abbonamento del Comune e dell’AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche. È prodotto da Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano in collaborazione con Mismaonda. Le scene sono di Maria Spazzi, luci e suoni di Roberta Faiolo, l’assistente alla regia è Michele Iuculano e le foto di scena sono di Serena Serrani.

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