Successo per “Trappola per Topi” al Teatro Manzoni di Milano
di Chiara Gamurrini
13 Nov 2023 - Commenti teatro
“Trappola per Topi” di Agatha Christie, tradotta e adattata da Edoardo Erba, è andata in scena al Teatro Manzoni di Milano con grande successo di pubblico. Bene il cast. Sorprendente esibizione di Lodo Guenzi.
(Foto di Federico Riva)
Inizia con un grido allarmato a sipario chiuso lo spettacolo “Trappola per topi” di Agatha Christie (produzione La Pirandelliana), una commedia in giallo tradotta e adattata da Edoardo Erba in scena al Teatro Manzoni di Milano.
La trama, ricca di imprevisti, ha contribuito sicuramente al successo che questo thriller ha ottenuto sin dal suo primo debutto a Londra nel 1952. I padroni di una locanda nei dintorni della capitale inglese si trovano a far parte di una inaspettata indagine per omicidio in cui potrebbero essere coinvolti anche i loro cinque ospiti, giunti a cercare riparo durante una tormenta di neve. Tutti nascondono qualcosa e i caratteri bizzarri dei vari personaggi contribuiscono a rendere la storia misteriosa agli occhi del sergente Trotter, incaricato di far luce sulla faccenda. Un secondo omicidio avvenuto proprio all’interno della locanda infittisce l’intrigo e conferma la presenza di un assassino tra i presenti. Ma il metodo infallibile della “trappola per topi” ideato dal sergente per individuare il colpevole porta a galla scomode verità che si incastrano come pezzi di un puzzle a delineare l’arrivo di un sorprendente finale.
L’ambientazione tipicamente inglese è resa con minuziosi dettagli nelle scene di Luigi Ferrigno, nelle quali si possono apprezzare arredamenti d’epoca raffinati a ricreare un accogliente salotto. La finta vetrata sullo sfondo offre allo spettatore la visuale su una realistica nevicata e lo aiuta a scandire l’alternarsi del giorno e della notte. I costumi di Francesca Marsella sono lo specchio di ogni personaggio e ne definiscono una precisa identità: colori vivaci e fantasie esuberanti per le figure più ironiche ed ambigue, completi più classici per gli altri ruoli. Le musiche di Paolo Silvestri e le luci di Antonio Molinaro accentuano la suspence e scandiscono i cambi scena.
Il regista Giorgio Gallione sceglie di valorizzare la comicità dei dialoghi e l’ironia che nasce nel confronto tra i soggetti, cosa che aiuta ad alleggerire la trama e a rendere lo spettacolo scorrevole. Questo non mina l’attenzione ed il coinvolgimento dello spettatore che si sente partecipe della ricostruzione del caso e della ricerca dell’assassino, rimanendo senza alcuna certezza fin quasi al termine della farsa.
Il cast è complessivamente preparato e comunicativo e la complicità dei suoi membri traspare in ogni scena. Sicuramente acquisiscono maggior risalto i personaggi più estrosi e simpatici impersonati da Dario Merlini, Stefano Annoni e Tommaso Cardarelli che riempiono il palco con la loro energia, in un continuo alternarsi di follia e lucidità, lasciando in chi osserva un interrogativo su quale sia la loro vera natura. Molto buona anche l’interpretazione di Maria Lauria, Marco Casazza e Raffaella Anzalone. Meno naturale ma comunque di alto livello la performance di Claudia Campagnola.
Da menzionare è la sorprendente esibizione di Lodo Guenzi nei panni del sergente Trotter. L’abitudine a calcare palchi importanti indubbiamente lo agevola nell’espressività e nella disinvoltura che mostra nonostante il teatro non sia l’ambito in cui siamo soliti vederlo.
Nel complesso è uno spettacolo molto ben riuscito, dal ritmo incalzante che rispecchia le sensazioni che si provano leggendo i romanzi di Agatha Christie.
Il pubblico si è rivelato entusiasta e ha mostrato la sua viva approvazione a suon di applausi.