Successo di un Amleto “da bar” a Milano
di Chiara Gamurrini
13 Ott 2022 - Commenti teatro
Al Teatro Carcano la bravura di Davide Lorenzo Palla, accompagnato dal polistrumentista Tiziano Cannas Aghedu, riesce a coinvolgere il pubblico, in un contesto atipico ma socializzante, su un testo estremamente raffinato come il celeberrimo Amleto.
(Foto di Alessandro Villa)
Milano 9/10/2022 – La formula decisamente non convenzionale proposta dalla giovane impresa culturale “Tournée da Bar” è un successo garantito. Animati dall’obiettivo di diffondere il teatro, la cultura e l’amore per la letteratura, gli artisti della tournée portano in scena i grandi classici in luoghi teatralmente insoliti ma vicini alla quotidianità dello spettatore. Ecco allora che un semplice bar si trasforma nello storico Globe Theatre grazie ad un connubio di immaginazione e peculiare abilità descrittiva del protagonista Davide Lorenzo Palla, ideatore e direttore artistico del progetto. La parola chiave è coinvolgimento: in questo evento dinamico e vivace l’interesse del pubblico rimane vivo per tutta la durata dello spettacolo, mentre l’orecchio viene sapientemente rieducato ad un linguaggio “alto” che è sempre meno comune al giorno d’oggi.
Anche nel caso dell’Amleto in programmazione al Teatro Carcano di Milano l’esercizio creativo di calarsi in epoca elisabettiana viene caldamente incoraggiato durante la premessa introduttiva allo spettacolo. L’assegnazione di brevi battute recitate a persone casuali tra il pubblico contribuisce a coinvolgere i presenti e scaldare l’atmosfera in vista del prologo. L’allestimento scenografico previsto dalla regia di Riccardo Mallus risulta spoglio e ridotto all’essenziale. Alcune cassette di legno impilate sul fondo della scena riportano ad un contesto informale, quasi a voler suggerire una sala costumi all’interno del teatro. Al centro del palco un basamento rialzato in legno contribuisce a catalizzare l’attenzione degli spettatori sui gesti e sulle diverse voci di cui il protagonista si serve per la caratterizzazione dei numerosi personaggi che animano la vicenda.
La bravura di Davide Lorenzo Palla risiede nella facilità con cui riesce a modulare le espressioni, dallo scherzo alla tragedia, senza mai risultare scontato. Questo gli consente di portare in scena in maniera efficace anche personaggi dalla complessa caratterizzazione psicologica, come Amleto. Non solo li racconta, ma ne condivide pensieri ed emozioni con naturale trasporto, come dimostra durante i monologhi recitati direttamente dal testo originale, tradotto in italiano.
Ad accompagnare il monologo di Palla il polistrumentista Tiziano Cannas Aghedu che, grazie alla sua esperienza in ambito musicale, riesce a supportare in maniera eccellente la recitazione, creando atmosfere avvolgenti per un’esperienza ancora più immersiva. Interessante ed inusuale la presenza del theremin per simulare l’arrivo del fantasma del defunto re. Tra i punti di forza di questo format c’è il recupero della dimensione di socializzazione, incoraggiata dalla situazione informale in cui lo spettatore si sente a suo agio e calato in prima persona nella storia, circondato dagli attori stessi, che rompono fisicamente la quarta parete lasciando il palcoscenico per mescolarsi ed interagire con la platea. Questo nuovo modello di intrattenimento culturale si rivela inoltre in grado di avvicinare all’ambiente teatrale persone di tutte le età, consentendo di scardinare l’idea del teatro come ambiente elitario in cui svolgere solo il ruolo di osservatore passivo.