Subsonica: “SubsOnicA”
di Francesca Bruni
1 Giu 2023 - Dischi
Recensione dell’album omonimo della band torinese Subsonica, il loro primo lavoro del 1997.
L’esplosione Subsonica stava per abbattersi su di noi, era il 24 Maggio del 1997 quando uscì il primo album omonimo della band torinese che da lì a poco divenne uno dei nomi più influenti del panorama musicale italiano.
Il disco fu registrato in Casasonica a Torino per la casa discografica indipendente Mescal e fu prodotto dal fondatore e chitarrista del gruppo Max Casacci.
L’album è composto da dodici brani caratterizzati da miscelazioni di generi underground (dub, trip hop, reggae), con influenze electro pop tipiche di gruppi come The Chemical Brothers e Massive Attack,rappresentando una Torino in continuo fermento tra locali alternativi e centri sociali in cui la musica esprimeva la cultura giovanile del periodo.
Nel 1998 ne fu realizzata una versione in edizione limitata contenente il primo EP del gruppo dal titolo “Coi piedi sul palco” contenente sei tracce in più rispetto all’ originale.
Le danze iniziano con Come se, una fusione acida di rock, pop ed elettronica acuiti da una voce mordace con una dolce melodia contrastante in sottofondo.
Istantanee è dettata da suoni robot pop con contaminazioni reggae dal magnetismo affascinante, con questa canzone la band realizzò il loro primo videoclip divenendo popolari al pubblico e successivamente diventò uno dei loro cavalli di battaglia.
Non identificato è una miscela adrenalinica di suoni elettronici incontrollabili in contemporanea a sonorità di genere “big beat” che ricordano le colonne sonore della serie cinematografica 007 di James Bond, durante l’ascolto sembra di sfrecciare su piste automobilistiche a bordo della leggendaria Aston Martin.
Suoni psichedelici ed una voce dettata dal “vocoder” accompagnano Onde quadre, il cui ritmo energico e le bizzarre distorsioni sonore danno al brano una paranoica follia.
Pulsazioni cibernetiche fibrillano in Radioestensioni, un pezzo “groove” caratterizzato da originali sperimentazioni sonore dalle concentriche frequenze supersoniche.
Una ritmica ossessiva prevale in Momenti di noia,un ritornello perpetuo ed un sound “electro pop” creano un’atmosfera claustrofobica.
Giungla nord è una potente canzone d’ amore dal ritmo underground dettato da vibrazioni sonore simili a battiti cardiaci.
Nell’ ottava traccia dal titolo Cose che non ho un ritmo reggae è contaminato da suoni “electro funk”, un brano orecchiabile che entra in testa e non si dimentica più.
Preso blu affronta la mediocrità della società e di quanto il potere possa renderci impotenti, una bellissima canzone in cui si capisce l’importanza che può avere la musica nel far riflettere l’ uomo su tematiche importanti.
Un’intensità elettrizzante predomina in Funk star in cui sfumature di “black music” sono accompagnate da un sound pop, regalando al brano una ritmica morbida che si contrappone alle sonorità delle precedenti canzoni presenti nel disco.
Velocità supersoniche dalle musicalità “techno” sono presenti in Velociraptor, pezzo strumentale caratterizzato da molteplici contaminazioni dance.
Il disco si conclude con la trascinante Nicotina groove dettata da timbri sonori emblematici come galassie nello spazio, una voce ripete il titolo all’infinito creando un vuoto intorno, l’ascoltatore viene immerso in un mondo intergalattico.
“SubsOnicA” ha aperto nuovi orizzonti nel panorama musicale italiano degli anni ’90, a distanza di ventisei anni è un disco ancora innovativo che ha portato i Subsonica verso una carriera piena di successi, considerata tutt’ oggi una delle band italiane più significative grazie al loro sound originale.
Alzate il volume dello stereo e cominciate a ballare!
Brani
- Come se
- Istantanee
- Non identificato
- Onde quadre
- Radioestensioni
- Momenti di noia
- Giungla nord
- Cose che non ho
- Preso blu
- Funk star
- Velociraptor
- Nicotina groove
Gruppo
- Samuel: voce
- Boosta: tastiere
- Pierfunk: basso
- Ninja: batteria
- Max Casaccci: chitarra
Altri musicisti
- Zoe Hamsworth: violoncello
- Sergio Caputo: violino
- Roy Paci: tromba
- G. P. Malfatto: trombone
- Fabio Gurian: sassofono
- Enrico Manera: batteria campionata