Solo un grande sasso


11 Ago 2013 - Dischi

Figliocci italiani dei Nirvana o
fenomeno da Mtv? Molti aspettano i Verdena
al varco. Che lo si apprezzi o lo si detesti,
il gruppo dimostra perentoriamente di non
essere un bluff: “Solo un grande sasso” si
sbarazza del fantasma di Kurt Cobain per
puntare verso altre direzioni. Le ragioni
del mercato avrebbero suggerito di replicare
l'approccio di “Valvonauta”, ma il trio ha
deciso di non puntare su ritornelli a presa
rapida, arricchendo invece la trama
sonora che sorregge i brani. Alla base
di tutto resta il classico intreccio
chitarra-basso-batteria, ma l'impatto
è più massiccio rispetto al passato e
c'è spazio per interventi di tastiere
e archi. L'impressione è che i Verdena
si siano ascoltati un sacco di rock
degli anni '70 e piegato tutto alle
proprie esigenze. Un bel passo avanti
per la band, con buoni pezzi come il
singolo “Spaceman”, “Buona risposta”,
“Onan” e l'acustica “La tua fretta”.
Ora, resta da vedere se il pubblico
sarà disposto a stare ad ascoltare.
Ma sarebbe davvero un peccato trascurare
un album del genere solo perchè non
c'è una “Valvonauta parte 2”.

(da: RockingtheMail )


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