San Benedetto del Tronto (AP): le facce della bellezza a Miss Italia


di Francesco Massi

11 Ago 2013 - Senza categoria

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Bellezza, tanta. Ma non solo. Anzi. C'è anche molta concretezza, senso della realtà , dove i sogni vengono coltivati ed accarezzati (guai se così non fosse!) ma senza lasciarsi rapire dalle illusioni, quindi una buona dose d'intelligenza e spesso un buon livello di scolarizzazione, quasi tutte hanno un titolo di studio medio-alto. Non è solo un tripudio di eccezionale estetica, passerella di beltà fisica, questa Prefinale di Miss Italia a San Benedetto del Tronto. Occorre saper guardare, leggere nei volti, scavare dentro lo sguardo e soprattutto, saper ascoltare, avvicinando (pur nei limiti stretti imposti dall'organizzazione) queste ragazze e poi ci si trova, alla fine, ad osservare un quadro, un pò impressionista, dei giovani di questo inizio secolo, comunicativi, pronti a cogliere ogni occasione per migliorarsi, sedotti dal patinato mondo dello spettacolo, ma senza perdere la testa e dimenticare i doveri ed i valori primari, come lo studio, la famiglia, l'amore. Certo il concorso è principalmente di carattere estetico, poichè si tratta di stabilire quale ragazza è la più bella per quest'anno (chiaramente con la relatività di ogni concorso seppur ben congegnato come questo). E questo aspetto è stato ribadito da tutti i componenti della giuria tecnica, che dovrà scegliere le 100 finaliste, guidata da Michele Cucuzza, e riconfermato dalla stessa Patrizia Mirigliani figlia di Patron Enzo. Ma poi, chi frequenta l'ambiente e sa leggere tra le righe coglie anche un caleidoscopio di umanità e di modi di vivere, tante storie, le più diverse, tutte interessanti anche le più semplici perchè sono la fotografia delle emozioni , delle speranze, dei sogni, dei progetti di queste giovani e dell'approccio in genere della gioventù nei confronti della vita e del futuro. Noi siamo qui per giudicare la bellezza-dice Cucuzza- ma ho visto con sorpresa che le ragazze hanno i piedi ben piantati per terra, hanno progetti di vita precisi relativi al lavoro, a ciò che vogliono, con molto realismo . Poi chiedendo in giro, tra le ragazze, tutte ripetono un elemento comune di questa esperienza: la bella amicizia ed il clima di simpatia che si instaura con le colleghe . Beh, è decisamente bello (quanti significati ha la bellezza a Miss Italia!) che in una società come la nostra dove la competizione sfrenata tende a diventare regola di vita, qui sembra terra d'isola dove si respira un clima di gioco e divertimento, con tanta voglia di esserci ma sdrammatizzando, pur essendo importante la posta da raggiungere. Una sola vincerà il titolo di reginetta di Miss Italia, ma tutte più o meno vinceranno il titolo dell'amicizia e della bella esperienza umana. E quest'ultimo è sicuramente più duraturo e contribuisce a dare un altro tipo di bellezza, più profonda e che completa la prima trasformandola in fascino. à in crescita, da quanto si è visto nei giorni scorsi, la versatilità di molte ragazze nei confronti degli ingredienti del fare spettacolo, e specialmente in alcune discipline come la musica, il canto ed il ballo. Molte partecipanti hanno già esperienze musicali, suonano strumenti o cantano e frequentano scuole per migliorare. Moltissime hanno una forte passione per l'ascolto della musica che va dalla classica alla più moderna, da autori conosciuti a quelli un pò più ricercati. Nutrita la schiera delle appassionate del ballo, quello più moderno nei suoi vari tipi, con la consapevolezza di doverli sempre abbinare ad altre capacità come per esempio il canto. Beh, non siamo certo a livelli impegnati, ma c'è comunque la coscienza di doversi preparare, di lavorare, ma intanto la disponibilità è tanta e tirano fuori il meglio che hanno. Ed anche la disponibilità umana e sociale di queste ragazze è molta, ma sa di maturità e non di leggerezza.
(Francesco Massi)


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