ROSOLINA MARE (RO): DeltaPoesia
Irene Lissandrin (gliamicidellamusica.net)
15 Ott 2001 - Commenti live!
(per gentile concessione di www.gliamicidellamusica.net)
ROSOLINA MARE (RO)
La cittadina balneare più frequentata del Polesine, è stata teatro di uno spettacolo unico nel senso che è stato creato appositamente per l'occasione dell'anniversario dell'alluvione, secondo la filosofia di DeltaPoesia, la manifestazione che negli anni pari è un concorso di liriche e negli anni dispari un evento. Nel 2001 per DeltaPoesia, Gino Paoli e i La Crus si sono ritrovati insieme, sul palco di Piazzale Europa. I La Crus contano, alla loro quarta incisione, fans in tutt'Italia che numerosi sono accorsi a questa nuova esperienza. Gino Paoli ha una notorietà che non va nemmeno raccontata. Quindi non è difficile pensare che almeno un migliaio di persone si siano riunite in nome della musica, della poesia e delle vacanze. Chi era lì per i La Crus sicuramente è rimasto entusiasta.
Joe e Cesare, i due componenti del gruppo, sono generosi, e hanno offerto la loro musica con passione, intenzione e poesia. Erano affiancati da un quartetto d'archi di ragazze i “Daigo String Quartett” e da una band di bravi musicisti quali un bassista, un batterista e un valente trombettista-tastierista. La musica dei La Crus è un panorama interessante di creazioni proprie a rivisitazioni di brani storici, affrontando il pop, il rock, la canzone italiana, non senza offrire punti di vista e sviluppi propri come gli accordi armonici di seconda tra strumenti e voce (in “Natale a Milano”) o come la variazione a tonalità vicina delle strofe man mano di un tono più alte (in “Ricordare”); insomma dalla storia della musica hanno preso appunti e rimesso insieme dei pezzi. I fans di Gino Paoli sono invece tornati a casa con la bocca asciutta. Un po' perchè la regia prevedeva semplicemente che il celebre cantautore leggesse delle poesie legate al tema dell'acqua e del mare, un po' perchè il cantante de “Il cielo in una stanza” era colpito da un'influenza tale che sembrava già un miracolo che potesse varcare il palco. Così solo versi cadenzati dalla voce di un uomo che la poesia sembra l'abbia vissuta perchè, come ha affermato, dal suo punto di vista “la poesia è la compagnia dell'anima”: ecco l'apparire fugace del topo bianco d'avorio di A Dora Marcus' di Eugenio Montale, dei Monti de sabia' ereditati dal mare di Gino Piva, de “Il pescatore” di Mario Luzi, del “Limo di antiche torbide alluvioni” di Corrado Govoni, col respiro finale su “Questo odore marino” di Giorgio Caproni. Poi poco più di qualche battuta. Un'unica condivisione, oltre al palco, tra i La Crus e Gino Paoli la canzone Il vino e un Senza fine cantato dai La Crus alla prima apparizione del cantautore, quindi poco. Gli Applausi sono scrosciati sinceri per tutti, dopo la rituale ma doverosa consegna di riconoscimenti agli artisti da parte del sindaco di Rosolina Luciano Mengoli e dell'assessore alla cultura Isi Coppola. Poi il ritorno a casa: i fans dei La Crus sicuramente appagati. “A capo chino ma col cuore pieno di speranza” gli altri.
(Irene Lissandrin (gliamicidellamusica.net))