Ricordare Mozart
10 Mar 2002 - News classica
di Fausto Di Maria
Mozart è l'angelo della musica celeste. Tutto rappresenta: dai contrappunti, al bel canto, alle musiche di scena che diventano passione per gli spettatori nei teatri cittadini, i drammi giocosi per una vita più di gloria che di sconfitta.
Questa sua arte non appartiene a questo mondo: richiama sempre la gioia, la grazia, l'allegria colorata di malinconia.
Dopo essersi liberato da un principe arcivescovo odioso , un padre chioccia (violinista, amministratore della musica del figlio), passò da Salisburgo a Vienna ancora ventiseienne, dando lezioni private, suonando in concerti e per la scena. Troppa perfezione c'era in quelle opere, tanto che la stessa capitale se ne stancò. Raggiungendo livelli artistici più alti Mozart cominciava a trovarsi nella miseria e nell'oblio, morendo nel 1791 a trentacinque anni.
Mai la sua arte manifesta o testimonia delle lotte e si limita all'evento scenico, osserva l'evoluzione dei soggetti che in qualche modo si allontanano dal musicista, che impegnato nel suo lavoro, dimentica se stesso.
Fausto Di Maria