Reggio Emilia: “POETA EN NUEVA YORK” al Teatro Ariosto
21 Mar 2003 - News classica
Reggio Emilia
Teatro Ariosto
Martedì 1 aprile 2003
ore 21.00
POETA EN NUEVA YORK
ispirato all'opera di F.G.LORCA
COMPAGNIA RAFAEL AMARGO
Una Produzione di Rafael Amargo ispirata all'opera di Federico Garcia Lorca
Direzione e Coreografie RAFAEL AMARGO
Direzione audiovisiva JUAN ESTELRICH
Costumi ANTONIO BELART
Musiche e direzione musicale EDITH SALAZAR
Assistente alle coreografie MANUEL SEGOVIA
Consulenza letteraria FONDAZIONE GARCIA LORCA
Ingegnere del suono JAVIER G. ISEQUILLA
Fotografia BERNARDO DORAL
Progetto grafico BARBEITO & MANRIQUE
CORPO DI BALLO
RAFAEL AMARGO Primo Ballerino
MARà A DEL MAR MARTà NEZ, OLGA RAMOS PERICET,CARMEN LA TALEGONA, MAR VIVà , YOLANDA JIMà NEZ, PEPA MOLINA, YOLANDA CORTà S, SARA CAMPOS, ROSA DE LAS HERAS,
CECILIA LIZCANOM, MARCOS FLORES, ALFONSO SIMà , DANIEL DOà A, MARà A DEL MAR MARTà NEZ, ALFONSO SIMà
EDITH SALAZAR Pianoforte
EDUARDO CORTà S Chitarra
BASILIO GARCà A Chitarra
IRAPOà FREIRE Tromba
DAVID MOREIRA Violino, tastiere
MONTSE CORTà S Voce
MIGUEL DE LA TOLEA Ballerino solista
RODNEY D'ASIS Percussioni
LUCKY LOSADA Percussioni
Con la partecipazione di
MARà A LA CONEJA – Voce
TONY MAYA – Voce
PROGRAMMA
OBERTURA
(Apertura)
MURMULLOS DE GENTE EN LA CIUDAD
(Mormorii della gente della città )
POEMAS DE LA SOLEDAD EN COLUMBIA UNIVERSITY
(Poema della solitudine alla Columbia University)
LOS NEGROS
(I Negri)
CALLES Y SUEà OS
(Strade e Sogni)
POEMAS DEL LAGO DE EDEN MILLS
(Poema di Eden Mills Lake)
EN LA CABAà A DEL FARMER
(Nella Capanna del fattore)
INTRODUCCIà N A LA MUERTE
(Introduzione alla morte)
VUELTA A LA CIUDAD
(Ritorno alla città )
DOS ODAS
(Due Odi)
HUIDA DE NUEVA YORK
(In fuga da New York)
EL POETA LLEGA A LA HABANA
(Il poeta torna all'Havana)
Rafael Amargo ha presentato POETA EN NUEVA YORK per la prima volta al Teatro Lope De La Vega di Madrid il 5 aprile 2002, in replica per 4 settimane. Questo spettacolo lo ha definitivamente consacrato come uno dei “grandi” del flamenco contemporaneo. Ispirato al lavoro di Federico Garcia Lorca, che descrive le vicissitudini del poeta nella città di New York nel 1929, lo spettacolo comprende elementi del flamenco più tradizionale mescolati a tendenze contemporanee, tra cui il Jazz e la musica latina. Sul palco musica e danza sono affiancate dalla poesia, interpretata da attori professionisti tra i quali, nella versione originale, la grande Marisa Paredes. La produzione audiovisiva è stata curata dal regista Juan Estelrich. Lo spettacolo è diretto e coreografato da Rafael Amargo e, nella versione originale, comprende 15 ballerini, 7 musicisti e 4 cantanti di flamenco. Gli interventi coreografici di Manuel Segovia, direttore e coreografo della Compaà à a Ibèrica de Danza sono un adattamento del folklore spagnolo. A luglio lo spettacolo è stato ospite dei maggiori festival di Spagna e del resto d'Europa. In Italia lo spettacolo ha debuttato al “Festival dei Due Mondi” di Spoleto con una settimana di repliche che hanno fatto registrare il tutto esaurito.
L'OPERA DI GARCIA LORCA
“Poeta en Nueva York – Poemas de la Soledad en Columbia University”
POET IN NEW YORK è una raccolta di poesie che Lorca ha scritto a New York tra il 1929 e il 1930, in un periodo di 9 mesi in cui il poeta ha vissuto da studente alla Columbia University. Il viaggio di Lorca, nell'estate del 1929, è la storia di uno scrittore che arriva in una grande città , un luogo per lui sconosciuto. Non parlando l'inglese, si trova immerso in un mondo completamente diverso dove non riesce a comunicare con tutto ciò che gli sta intorno, cosa che egli reputa fondamentale per ogni essere umano. Per Lorca New York è il compendio della pochezza spirituale, dove le persone sono irrimediabilmente malate di spirito ed hanno perso il loro contatto con la natura. Nel corso di questo piccolo capolavoro, tuttavia, si nota una chiara evoluzione. Riusciamo a percepire la sua graduale integrazione in quella società e come il poeta si adatta ad essa, senza, tuttavia, rinunciare ai suoi valori. Inizialmente, in Poemas de la Soledad en Columbia University sono presenti descrizioni apocalittiche e immagini di distruzione. Il poeta resiste ma deve accettare di vivere in un ambiente che gli è estraneo e per questo motivo sprofonda in quello che lui chiama “inferno sociologico”. Tuttavia, è presente anche l'amore. Nella seconda parte, Los Negros descrive l'anima ed i sentimenti della comunità nera d'America. Lorca osserva le loro danze poichè comprende che esse sono usate per esprimere i sentimenti e il dolore. Si immerge nella realtà degli Afro-americani e la paragona a quella dei gitani spagnoli che vivono nella sua nativa Andalusia.
Anche i gitani rappresentano un'altra cultura, un mondo differente in cui il loro non essere convenzionali li rende male accetti dalla società .
Passo dopo passo, Lorca inizia a conoscere l'ambiente che lo circonda. In Calles y Sueà os il poeta parla di Coney Island, Battery Place, River Side Drive, Newburg, Brooklyn Bridge e Hudson River, descrivendoli minuziosamente. Alla fine il poeta raggiunge il suo equilibrio e riafferma la sua identità . Lorca percorre le strade, cammina sui marciapiedi ed osserva le grandi vetrate, ascolta i rumori, parla con la gente.
Tuttavia, egli condanna lo stile di vita dei newyorchesi, perchè gli fanno dubitare che l'uomo sia l'essere più importante sulla terra.
RAFAEL AMARGO
Rafael Amargo, ballerino e coreografo, è oggi uno dei più brillanti giovani talenti del flamenco. Ha iniziato la sua carriera molto giovane, sotto la guida di Ciro e Alejandro Granados e nella sua fulminante carriera ha ballato con i più importanti solisti e le più importanti compagnie, da Antonio Canales, Mario Maja, a Luisillo, Maria Rosa, Rafael Aguilar e La Chunga. Negli ultimi anni Amargo ha partecipato ed è stato 'guest star' di molti Festival internazionali, come il Gala del Baile Espanol y Flamenco (Madrid), si è esibito al Teatro Real (insieme alle figure più importanti della danza flamenca), ha interpretato il ruolo di Zeus nel Prometeo che Antonio Canales (con il quale Amargo ha collaborato nella coreografia) ha diretto per il Festival di Merida; ha ballato nel ruolo solista nel De Cadiz a Cuba, di Mario Maya per la X Biennale di Flamenco, presso il Teatro de La Maestranza; inoltre, ha interpretato il ruolo di Don Josè nella Carmen del Maestro Luisillo, portato in tournee in tutto il mondo. Ha partecipato ad importanti eventi internazionali, come il Festival Latino di Miami (unendo il suo ballo al Jazz del sassofonista cubano-americano Paquito D'Rivera) e il Festival di Cannes (insieme alla cantante pop Gala, per la quale ha curato le coreografie del videoclip); ha partecipato al Gala “Grestest Love” al Victoria & Albert Museum di Londra (per i Duchi di Kent) e ai Gala delle Stelle in tutto il mondo. Amargo è un ballerino e coreografo eclettico. Ha attinto dagli stili dei grandi maestri del flamenco puro, ai quali ha associato altre tendenze, come quella della scuola di Marta Graham a New York. Le sue coreografie uniscono infatti la concezione tradizionale del flamenco ad una più attuale, vicina alla danza contemporanea senza nulla togliere all'essenza pura del flamenco. Il suo incessante contatto con il mondo artistico e culturale (che gli ha permesso, agli inizi della carriera di lavorare con Luis Gordillo e Esperanza D'Ors, di essere fotografato da Bruce Weber e da Christopher Makos, di curare le coreografie di Chillida Leku di Hernani, un pezzo ispirato all'opera di Eduardo Chillida Peine del Viento) ha contribuito a formare una mentalità aperta che gli ha consentito di arricchire le sue coreografie e di entrare a far parte a pieno titolo di questo ambiente ricco di stimoli e di influenze. Anche se Rafael Amargo è un sostenitore del concetto teatrale e scenico del flamenco, ciò non gli ha impedito di esibirsi dal vivo nei teatri per non perdere il contatto diretto con il pubblico e l'essenza della purezza del flamenco, contatto che, secondo lui, deve essere sempre presente in questa arte.
RAFAEL AMARGO E LA SUA COMPAGNIA
Dopo aver portato il suo modo di ballare in tutto il mondo ed essersi esibito insieme ai più importanti nomi del flamenco, nel 1997 decide di fondare una sua Compagnia e di produrre il suo primo spettacolo: “La Garra y el Angel”, presentato al Circolo di Belle Arti di Madrid. Questa sua prima opera, che lo vede nelle vesti di ballerino, coreografo e produttore, viene presentato in Andalusia e ai Festival di Jerez e Granata. Nel maggio del 2000, presenta al Teatro Bellas Artes di Madrid il suo nuovo spettacolo “Amargo!”, una rappresentazione rispettosa, e nello stesso tempo trasgressiva, della più pura tradizione dell'arte del flamenco. Grazie ad un'accoglienza eccezionale da parte del pubblico e con l'appoggio unanime della critica egli si consacra definitivamente come ballerino e coreografo.
“Amargo!” viene dichiarato dalla rivista “El pais de las Tentaciones” (su voto dei lettori) Miglior spettacolo di danza del 2000; inoltre, ha ricevuto due nomination per il Premios Max de las Artes Escenicas, come miglior interprete maschile e come miglior coreografia. Nel dicembre 2000 Rafael Amargo ha presentato il suo spettacolo al Centro Cultural de La Villa, come omaggio alla carriera artistica del suo maestro Manolete, spettacolo che, nuovamente, riceve gli apprezzamenti del pubblico e della critica.
Attualmente sta lavorando ad uno spettacolo ispirato alla Guerra di Troia, dove si esibisce insieme a Julio Bocca e Maria Jimenez, sotto la direzione di Gerardo Vera. L'ultima produzione, “Poeta en Nueva York”, ispirata all'opera di Federico Garcia Lorca, ha debuttato lo scorso aprile 2002 al Teatro Lope De La Vega di Madrid. Lo spettacolo è una fusione perfettamente riuscita della migliore tradizione del flamenco con le tendenze contemporanee e ben rappresenta la nuova direzione del flamenco moderno.
Amargo sta attualmente lavorando ad un nuovo progetto liberamente ispirato all'omonimo film di Bernardo Bertolucci “Un te' nel deserto”, che debutterà in Spagna la prossima stagione, prima di affrontare una tournee europea.