Recensione del film “DIAMANTI” di Ferzan Ozpetek
di Francesca Bruni
3 Gen 2025 - Commenti cinema
Pubblichiamo la recensione del bellissimo film “DIAMANTI” di Ferzan Ozpetek, curata da Francesca Bruni con alcune note di approfondimento dello stesso regista e del costumista Stefano Ciammitti.
(Foto di Stefania Casellato)
È uscito nelle sale cinematografiche il 19 dicembre DIAMANTI, quindicesimo lungometraggio del regista italo-turco Ferzan Ozpetek.
La pellicola è ambientata in una elegante sartoria romana di costumi teatrali e cinematografici, negli anni Settanta dove la moda, il cinema ed il teatro aiutano ad affrontare le avversità della vita di ognuna delle innumerevoli protagoniste interpretate da un cast di altissimo livello.
La trama è incentrata sulla figura severa ed autoritaria di Alberta interpretata magistralmente da Luisa Ranieri, titolare della Sartoria Canova insieme alla sorella Gabriella, ruolo affidato alla straordinaria Jasmine Trinca, silenziosa osservatrice dalla personalità fragile che ama profondamente la sorella.
Ogni protagonista ha una storia personale; in alcuni momenti di “fuori scena” insieme alle attrici appare anche il regista stesso che con il suo sguardo rassicurante alla fine del film invita lo spettatore a guardarsi dentro.
Ferzan vuole sottolineare quanto la donna sia fondamentale nella società dell’epoca come ai giorni nostri facendo riflettere lo spettatore su ciò che molto spesso nascondiamo; emozioni, ricordi indelebili e dolori sono parte integrante di noi, sfuggire alle nostre paure e fragilità serve solo a farsi più male.
Un’opera incantevole in cui prevale la sensibilità e la grande raffinatezza del maestro, un inno alle donne in cui predominano sentimenti, fragilità e forza in un momento storico e sociale in cui si avverte la necessità di rappresentare il mondo femminile in tutte le sue sfaccettature, senza filtri.
Di rilevante importanza è anche il concetto che l’unione rende più forti per affrontare le avversità della vita, Ferzan contrappone momenti attuali “trasportando” le sue attrici in un’epoca molto significativa per il nostro paese, metà anni 70, in cui l’incertezza e l’ombra degli “anni di piombo” incombevano in Italia.
Sublime è l’interpretazione di Mara Venier che si toglie le vesti di conduttrice televisiva per ricoprire il ruolo materno e rassicurante di Silvana; accompagna le innumerevoli donne della sartoria ognuna con la propria storia, ogni diamante è fragile e brilla di anima propria come lo è il mondo femminile.
Da citare sono anche i pochi protagonisti maschili che hanno un ruolo altrettanto importante: Stefano Accorsi, Vinicio Marchioni, Luca Barbarossa, Carmine Recano ed Edoardo Purgatori.
Il regista rappresenta un mondo delicato, fragile quanto potente con una eleganza e raffinatezza come solo Ferzan riesce a delineare.
APPROFONDIMENTI
(Le foto che seguono sono state scattate da Stefania Casellato durante la lavorazione del film)
SCHEDA DEL FILM “DIAMANTI”
Regia di Ferzan Ozpetek con Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, e in ordine alfabetico Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Vinicio Marchioni, Paola Minaccioni, Edoardo Purgatori, Carmine Recano, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic.
E con Lorenzo Franzin, Antonio Iorio, Antonio Adil Morelli, Valerio Morigi, Dario Samac, Edoardo Stefanelli, Erik Tonelli.
Una produzione Greenboo Production, Faros Film e Vision Distribution in collaborazione con Sky.
STOFFE BOTTONI E DIAMANTI (di Ferzan Ozpetek)
Come accade quasi sempre per i miei lavori, che siano Film, Romanzi o Spettacoli teatrali, parto da un’esperienza personale, ricordi di vita, talvolta forti suggestioni e perfino visioni trasfigurate come potevano essere le mie Fate e le Magnifiche Presenze. Domina sempre uno spunto autobiografico. E questo film scava nella memoria di quando negli anni ’80 come aiuto regista frequentavo le sartorie di cinema e teatro – Tirelli tra le più celebri – dove incontravo i grandi costumisti e naturalmente registi importanti, attrici, attori. Luoghi che mi affascinavano, sentivo l’incanto di quei santuari laici del bello dove la creatività si declinava con ingegno, forte laboriosità e dedizione. A quelle stanze animate soprattutto di donne mi sono ispirato per sviluppare l’idea di Diamanti, un cinema raccontato e “vestito” attraverso le storie di chi quei costumi li inventa, li disegna, ne testa i tessuti, palpa le stoffe, ricerca ostinatamente i punti di colore perfetti, le decorazioni, la mania per i dettagli che contribuiscono all’armonia della confezione finale, a volte veri capolavori. È anche un omaggio alla ricca tradizione dello stile, dell’eleganza raffinata e confortevole allo stesso tempo, alla grande artigianalità, e nell’evocare tutto questo ho voluto mostrare tra gli altri anche i costumi originali di Claudia Cardinale nel Gattopardo e Romy Schneider in Ludwig, entrambi film di Visconti. Questo progetto era l’occasione ideale per potere raccontare un mondo attorno al quale eleggere le donne a protagoniste assolute e l’ho fatto convocandone molte di quelle con cui ho lavorato nella mia carriera e con le quali mantengo, laddove possibile, rapporti di affetto oltreché stima professionale. Nel mio lavoro ho sempre avuto un’intesa molto bella con le attrici e io sono attratto dalle storie di donne, di quelle che hanno un rapporto di parentela, mamma e figlia, o sorelle come in questo caso. Qui volevo trasmettere il rapporto che sentivo tra quelle meravigliose sarte di un tempo, ho visto che quando le donne lavorano insieme sanno dimostrare grande affetto e solidarietà tra loro. E la stessa complicità è nata sul set tra le attrici, che durante la pausa pranzo, ad esempio, se ne andavano a mangiare tutte insieme in una stanza.
Mi piaceva l’idea di collocare le stesse attrici in due diverse epoche, per mostrare come possono trasformarsi fisicamente e nel carattere. Diamanti è anche un’opera che riconduce ad un periodo della mia gioventù, c’è la nostalgia per quel mondo ormai scomparso, abiti così non si fanno più, oggi si riadattano quelli esistenti.
Il film è dedicato a Mariangela Melato, Virna Lisi e Monica Vitti, tre donne e attrici straordinarie con le quali avrei voluto lavorare ma per un motivo o per l’altro le cose non sono andate come avrei voluto.
I COSTUMI (di Stefano Ciammitti – Costumista)
È stata una cosa molto speciale perché era la prima volta che lavoravo con Ferzan: mi ha dato fiducia, trasmesso grande entusiasmo e libertà creativa. Forse per la prima volta è anche un film sul mestiere del costumista. Per questo motivo Ferzan ha voluto che entrassi già in fase di scrittura e così alle sceneggiatrici Carlotta Corradi ed Elisa Casseri, ho potuto raccontare aneddoti, tic, superstizioni, ma soprattutto immaginare come potesse essere questo abito che le protagoniste tentano di portare faticosamente a termine per tutto il film, tutte le sue fasi e le sue variazioni, come una grande opera architettonica collettiva che le unirà finalmente in una perfetta armonia.
La Sartoria Tirelli Trappetti ci ha accolto nei suoi archivi, il fotografico, il tessile e quello sterminato degli abiti, ma soprattutto ha accolto le attrici che hanno voluto conoscere e imparare direttamente dai gesti e dalle parole delle sarte che ogni giorno lavorano senza sosta e con infinita passione. Abbiamo potuto così documentare, prima di metterlo in scena, la lavorazione dell’abito rosso che ha richiesto più di 160 metri di tessuto, tutto doppiato di crinolina nera. Oltre agli abiti che indossano le sorelle Diamante, anche l’abito della Diva del Teatro per Giorni Felici di Samuel Beckett è stata un’impresa, con la sua crinolina di otto metri di diametro e una immensa gonna di stracci.
Che onore e quale emozione poter omaggiare alcuni tra i più importanti costumisti italiani della storia mostrando nel film, tra gli altri; gli abiti scultura di Piero Gherardi per Mina, costumi del mio Maestro Piero Tosi per Luchino Visconti (fino al 1975) e abiti di Danilo Donati, dall’archivio della Sartoria Farani, per il Casanova di Federico Fellini!
LE MUSICHE
Le Musiche Originali sono opera di Giuliano Taviani e Carmelo Travia.
Orchestrazioni: Giuliano Taviani, Carmelo Travia, Francesco Marchetti
Orchestra diretta da: Alessandro Molinari
Orchestra: Roma Film Orchestra
Edizioni Musicali FM Records Srl
Supervisione Musicale: Valerio Mirabella. Il brano “Diamanti” è scritto da Giuliano Taviani, Carmelo Travia e Giorgia Todrani, arrangiato e diretto da Francesco Marchetti e interpretato da Giorgia.
BIOGRAFIA DI FERZAN OZPETEK (regista, sceneggiatore)
Ferzan Ozpetek (Istanbul, 1959) si trasferisce nel 1976 a Roma per studiare storia del cinema all’Università “La Sapienza”. Debutta alla regia con Il Bagno Turco – Hamam (1997), selezionato per la Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes. I film successivi – tra gli altri titoli Le Fate Ignoranti (2001), La Finestra di Fronte (2003), Mine Vaganti (2010), Saturno contro (2006), Magnifica Presenza (2012) e La Dea Fortuna (2019) occupano al box office posizioni formidabili e ottengono i migliori riconoscimenti come David di Donatello, Nastri d’Argento, Ciak e Globi d’oro.
Nel 2008 il MOMA di New York City gli dedica una prestigiosa Personale.
Nel 2011 dirige la sua prima opera lirica, L’Aida di Giuseppe Verdi, uno straordinario successo replicato l’anno successivo al Teatro San Carlo di Napoli con la Traviata e nel 2019 con Madama Butterfly. Nel 2017 esce nelle sale Napoli velata e due anni dopo La Dea Fortuna (premi David e Nastro d’argento a Jasmine Trinca come migliore attrice protagonista). Nel maggio 2019 è alla Biennale d’Arte di Venezia con la video installazione Venetika mentre nel gennaio 2020 dirige l’adattamento teatrale del suo omonimo film Mine vaganti ritornato di recente in tour nazionale. E’ di questa stagione teatrale 2024 anche l’adattamento scenico e regia di un altro suo film di successo, Magnifica presenza, Nel 2013 pubblica il suo primo romanzo, Rosso Istanbul per Mondadori da cui quattro anni dopo trae il film omonimo. Nel 2015 firma il suo secondo romanzo sempre per Mondadori, Sei la mia vita, e nel maggio 2020 il terzo romanzo Come un respiro, balzato come un fulmine in vetta alle classifiche di vendita e collocandosi tra i bestseller italiani degli ultimi anni. Il quarto romanzo, Cuore nascosto, ancora per Mondadori, arriva in libreria nell’Aprile 2024.
Alla Mostra del Cinema di Venezia, in occasione delle Giornate degli Autori, riceve il Premio SIAE 2020. In ottobre ottiene per La Dea Fortuna il Premio FICE quale “autore che può vantare la non comune capacità di coniugare una costante qualità di scrittura, messa in scena, direzione degli attori e un indiscusso successo di pubblico”. Ancora per La Dea Fortuna arrivano 3 Ciak d’oro per Migliore Film, Migliori attori protagonisti Stefano Accorsi e Edoardo Leo, Migliore canzone a Diodato. Il cineasta è stato l’ideatore, sostenuto dalla SIAE, della costituzione della “Giornata dei Camici bianchi” divenuta legge dello Stato per celebrare ogni 20 febbraio l’immenso impegno di tutto il personale sanitario nella lotta al Covid 19.
Sul finire del 2021 Ozpetek porta in scena FERZANEIDE, il monologo da lui stesso scritto, diretto e interpretato, “un viaggio sentimentale attraverso i ricordi, le suggestioni e le figure umane che hanno ispirato molti dei suoi film”. Un successo strabiliante, inaspettato, con sold out in tutti i teatri italiani che ospitano lo spettacolo.
Sempre nel 2021 al Festival di Giffoni gli viene attribuito il prestigioso Premio Truffaut riservato negli anni a cineasti italiani ed internazionali. Partecipa inoltre ai Festival del Cinema di Taormina e di Venezia dove viene celebrato il ventesimo anniversario del film Le Fate ignoranti da cui è stata tratta la serie tv omonima in otto episodi diretta da lui stesso e da Gianluca Mazzella disponibile su Disney + a partire da aprile 2022. Nello stesso mese di aprile al Museo MAXXI di Roma viene riproposta la sua video installazione Venetika già realizzata per la Biennale d’Arte di Venezia 2019. Ancora a Venezia in occasione della 79ª Mostra del Cinema l’amFAR, Fondazione internazionale per la ricerca sull’AIDS, ha tributato a Ferzan Ozpetek il prezioso riconoscimento Courage Award.
A settembre ’23 con una nuova versione registica riporta in scena al San Carlo di Napoli l’opera Madama Butterfly, sul podio il Maestro Dan Ettinger. Replicato il successo dell’edizione 2019 con il tutto esaurito per le dieci rappresentazioni.
Nello stesso anno il cineasta ha diretto The Istanbul Trilogy: Meze, Music, Muhabbet, tre cortometraggi ambientati nella metropoli turca e disponibili su Netflix.
Nuovo Olimpo, il film di Ozpetek che ha segnato la sua prima collaborazione con Netflix, è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di ROMA 2023 nella sezione Grand Public ed è entrato in programmazione sulla piattaforma dal 1° novembre. Ha ottenuto 2 riconoscimenti, Ciak d’oro alla migliore regia e all’interprete rivelazione dell’anno Damiano Gavino.
Sul fronte editoriale-letterario per il romanzo Cuore nascosto gli è stato attribuito nel giugno 2024 a Pescara il prestigioso Premio internazionale Flaiano speciale di Narrativa.
S’intitola Diamanti, il più recente e quindicesimo film del cineasta con un cast straordinario che annovera tra le protagoniste ben 18 attrici italiane. Ambientato nel presente e negli anni ’70, girato interamente a Roma, Diamanti è una produzione Greenboo Production in collaborazione con Vision Distribution e Faros Film. Nelle sale italiane il 19 dicembre 2024.
FILMOGRAFIA
- Il bagno turco – Hamam – 1997
- Harem suaré – 1999
- Le fate ignoranti – 2001
- La finestra di fronte – 2003
- Cuore sacro – 2005
- Saturno contro – 2006
- Un giorno perfetto – 2008
- Mine vaganti – 2010
- Magnifica presenza – 2012
- Allacciate le cinture – 2014
- Rosso Istanbul – 2017
- Napoli Velata – 2017
- La Dea Fortuna – 2019
- Le Fate ignoranti – Serie tv, 2022
- Nuovo Olimpo – 2023
- Diamanti – 2024
TEATRO
- Mine Vaganti – 2020
- Ferzaneide – 2021
- Magnifica presenza – 2024
BIBLIOGRAFIA
- Rosso Istanbul – 2013
- Sei la mia vita – 2015
- Come un respiro – 2020
- Cuore nascosto – 2024