Quando suonano gli angeli


Andrea Zepponi

12 Set 2007 - Commenti classica

Il corso organizzato dal Comune di Verucchio (RN) e dalla Associazione Musicale DEAMUSICA ha l'obiettivo di preparare e di perfezionare nello strumento musicale e nell'interpretazione i giovani musicisti per mezzo di master class per la musica solistica e d'insieme. Fin qui la notizia non ha gran rilievo, data la relativa abbondanza dei corsi di perfezionamento, ma l'aspetto notevole del concerto, tenuto il 31 agosto a conclusione del corso di Verucchio, è stato senz'altro l'esibizione di ragazzi in età scolare (scuola media ad indirizzo musicale) che hanno dato prova di saper suonare nelle formazioni orchestrali da veri professionisti. Quest'anno i corsi sono cominciati il 23 agosto e si sono conclusi il 31, giorno in cui è stata organizzata dalla Prof.ssa Giovanna Salvatori, docente della classe di Flauto, la serata del concerto finale a Verucchio con il contributo dello sponsor ufficiale Editore Pazzini; la Prof.ssa Eliana De Biase, valida artista del panorama lirico romagnolo, e il Presidente del Teatro Pazzini Luca Venturini hanno presentato i brani in programma. I brani orchestrali che hanno messo in luce le qualità e la formazione a dir poco promettenti dei giovani allievi tutti di età non superiore ai tredici anni ha segnato il clou della serata che ha presentato nella prima parte brani solistici per vari strumenti come tromba (classe del Prof. Marco Bellini), chitarra (classe del Prof. Aldo Vianello), flauto, clarinetto (classe del Prof. Renzo Angelini) e violino (classe della Prof.ssa Paola Ottavi) e nella seconda anche un concerto lirico, erano: la Jalousie di Gade, la Danza Mediterranea di Reveberi- Giordano che l'Orchestra giovanile della Scuola Media Dante Alighieri di Rimini ha suonato sotto la direzione della Prof.ssa Silvia Leoni indi la Danza Ungherse n. 5 di J. Brahms, il Concerto in Sol minore di A. Vivaldi e le Danze popolari rumene di Bela Bartok sotto la direzione del Prof. Andrea Leopardi. La piacevolissima esperienza di assistere all'impegno motivato ed efficace di giovani poco più che bambini ben disciplinati e ben preparati è qualcosa che vorremmo e vedere e vivere più spesso. La direzione artistica dei corsi di Verucchio a cura del Prof. Claudio Casadei, docente al Conservatorio Rossini di Pesaro, ha fatto centro nel presentare un'offerta didattica ampia e qualificata riscontrabile nell'alto livello della preparazione dei corsisti e soprattutto nella tenera età di musicisti che hanno già il possesso delle cognizioni tecniche e la disciplina per suonare di fronte al pubblico: basti notare la presenza durante il concerto finale come solista e in orchestra di Caterina Vannoni di soli nove anni alle prese con un violoncello suonato con strabiliante carattere e perizia. La serietà che traspariva dallo zelo e dalla concentrazione dimostrata dai giovani strumentisti aveva qualcosa di straordinario e in tal senso si è svolta l'esibizione eccellente di un altro angelo della musica quale Ronnie Ventura alla tromba su musiche di Haendel e di Beethoven. La ricchezza del concerto proposto a Verucchio includeva anche il concerto vocale della classe di Canto della Prof.ssa Luisa Macchinizzi con un programma quanto mai accattivante e rappresentativo della valenza didattica ed artistica dei corsi suddetti; il tenore Enrico Giovagnoli, i soprani Francesca Carli, Valeria Bostrenghi e Ilaria Ceccarelli hanno interpretato in ordine: La donna è mobile, dal Rigoletto di Verdi, O mio babbino caro dal Gianni Schicchi di Puccini, Un bel dì vedremo dalla Madama Butterfly di Puccini, Mercè dilette amiche dai Vespri Siciliani di Verdi; tra questi giovani e promettenti artisti di canto è stata applauditissima la partecipazione straordinaria del basso marchigiano Roberto Ripesi il quale ha elargito tutta la sua vis comica e la sua irresistibile verve di belcantista di tipo buffo nell'Udite o rustici dall'Elisir d'amore di Donizetti e nell'aria di Tartaglia dall'opera Le Maschere di Mascagni unendosi poi ai giovani nel quartetto finale dell'atto terzo della Bohème di Puccini. Ad accompagnare i cantanti al pianoforte era il M Maurizio di Muro. Il bel riscontro del successo della performance di tutti gli artisti del concerto e soprattutto dei giovanissimi strumentisti dell'orchestra testimonia un'ottima scuola che ci fa sperare al meglio per il futuro della vera musica.
(Andrea Zepponi)


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