Prezioso e raffinato il ventesimo Ferré


di Patrizia Isidori

22 Giu 2015 - Commenti live!, Musica live

Benjamin Clementine 1 MusiculturaonlineSan Benedetto del Tronto (AP). Sembra incredibile, ma nonostante i consueti problemi inerenti finanziamenti ed altro il “Festival Ferré” resiste e con esso il suo creatore il mattatore della scena Giuseppe Gennari. Molti gli artisti che nelle tre serate dell’11, 12 e 13 giugno hanno deliziato il numeroso pubblico con la loro musica per l’edizione 2015. Un successo veramente gratificante per una proposta che di certo non si rivolge alla massa, ma la tradizione creata dagli organizzatori in tanti anni e i big della chanson portati nella città in passato sono una vera garanzia, un notevole biglietto da visita insomma. “Il 20° Festival Ferré– ci dice Giuseppe Gennari nella presentazione – si propone in versione di varietà variegata e variegante. Gli artisti sono stati prescelti in base a criteriEugenio in Via  Di Gioia Musiculturaonline che li hanno voluti diversi gli uni dagli altri e capaci, ognuno a sua volta, di variegarsi ulteriormente. Si è voluto offrire un ampio cesto di fiori fruttificanti nei più svariati gusti da quelli per giovanissimi a quelli per i più adulti con in mezzo tutte le generazioni di mezzo.” Ha aperto il Festival l’ironia, l’autoironia pungente e la vivacità dei giovani Eugenio in Via Di Gioia, presenti al “Tenco 2014”. Un sound energico dai testi irriverenti. Sempre nella prima serata si è poi esibito il cantautore metalmeccanico vincitore all’ultima edizione di “Musicultura” Dante Francani con i suoi testi caratterizzati da una grande sensibilità riguardo i problemi sociali e del lavoro. La Scraps Orchestra ha chiuso la prima serata con l’originalità dei suoni e dei tanti vari strumenti anche stravaganti dal banjio al tic-tac, organetti o theremin. Il cantautore Alex Bandini ha aperto la seconda serata con le Benjamin Clementine Musiculturaonlineraffinate note al piano e i testi rivolti all’attualità, di cui L’ultima guerra del mondo è  il suo brano  più eloquente. In mezzo il cantante viaggiante Carmine Torchia, 9000 km in un viaggio che lo ha portato a cantare e suonare per le “Piazze d’Italia” un progetto diventato poi libro, cortometraggio e spettacolo teatrale. Due standing ovation e il tutto esaurito per il big della serata Benjamin Clementine, africano inglese, scoperto per le strade di Parigi. Polistrumentista autodidatta, altissimo e timido si è innamorato di Ferré a Parigi e il più bel regalo per la sua toccante versione di Avec le temps da brivido è stato l’invito della moglie di Ferré, presente al Festival, a suonare il piano del grande musicista francese. Daniela Fiorentino MusiculturaonlineMolto al femminile la terza ed ultima serata che ha visto calcare  la scena due grandi cantanti ed interpreti, molto diverse ma entrambe eccezionali. Sandra Aliberti, cantante ed attrice francese di Nizza, ha interpretato con grande raffinatezza e teatralità un omaggio al Ferré più intimo e delicato. Daniela Fiorentino, napoletana vivace, frizzante dalla voce possente ha dedicato il suo omaggio a Edith Piaf, il mito cui è stata dedicata la targa Ferré di quest’anno. La Fiorentino aveva già portato in scena con successo  il musical sulla Piaf ed un monologo musicale. Tra le due si è esibito l’artista Lucio Matricardi, presenza storica del Festival e grande appassionato di Ferré con la sua interpretazione toccante al pianoforte.

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