Porto Sant'Elpidio (AP): “Laus Deo” per organo


21 Set 2002 - News classica

L'organo della Chiesa SS. Annunziata di Porto Sant'Elpidio, costruito nel 1967, è opera della Pontificia Fabbrica d'Organi di Giovanni Tamburini di Crema, che, insieme alla ditta Mascioni di Cuvio, era ritenuta, negli anni '60, tra le più prestigiose case organarie italiane. Lo strumento può essere ritenuto uno dei pochi organi moderni di questo tipo esistenti nell'intera Arcidiocesi fermana (non ve ne sono a tre tastiere) ed uno dei più ragguardevoli del comprensorio, vuoi anche per la ricchezza e varietà di registri che per la sua equilibrata sintesi fonica. Consapevole di questo, la Parrocchia si è fatta carico, nel 1998, di una manutenzione straordinaria effettuata dalla ditta organaria Claudio Anselmi Tamburini, erede della casa suddetta.

Lo strumento, oltre che disimpegnare il servizio liturgico, offre nel contempo anche l'occasione di avvicinarsi ad un vasto repertorio di raro ascolto, legato storicamente alla produzione sacra sia cattolica che luterana.

La rassegna Laus Deo , realizzata grazie al patrocinio del Comune di Porto Sant'Elpidio(AP) e della Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, prevede quattro appuntamenti annuali (Pasqua, Luglio, Ottobre, Natale in una sorta di organum per annum), primi ed insostituibili punti fermi nella offerta organistica comprensoriale, complementare a quella sugli organi antichi espletata nella vicina Sant'Elpidio a Mare da una più che ventennale attività dell'Accademia organistica elpidiense. Ma mentre quest'ultima ha un'attività incentrata sugli organi antichi (che come noto hanno un solo manuale e una pedaliera fortemente limitati nell'estensione, che rendono praticabile solo una piccola porzione di letteratura Bach stesso, ad esempio, non vi può essere eseguito, nè tanto meno la letteratura romantica e novecentesca), questo strumento permette l'esecuzione di quasi tutta la letteratura organistica.

Lo scopo della manifestazione è dunque quello di offrire uno spazio di ascolto sia della produzione bachiana che soprattutto di quella otto-novecentesca, raramente eseguita e di conseguenza poco conosciuta nella nostra regione che, dopo una urgente e doverosa attenzione al proprio patrimonio organario antico, deve recuperare e dotarsi di adeguati strumenti moderni. L'articolazione in appuntamenti stagionali, più che la concentrazione dei quattro concerti in un periodo delimitato secondo una prassi oggi consolidata, è voluta. L'obbiettivo che ci si propone, attraverso questo piccolo segnale, è di far sì che l'appuntamento con la musica organistica, sia meno evento' e sempre più una piacevole e sentita consuetudine, frutto di una esigenza primaria dello spirito, e non dunque festivaliera, e in tal modo profondamente radicata nella cultura individuale e collettiva.

Ugo Gironacci (direttore artistico)

Appuntamenti e programmi nel giorno per giorno.

Info:
www.conservatorio.net
Tel. 0734.842457


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