Piano solo per Stefano Bollani29
21 Giu 2008 - News live
Stasera alle ore 21.30 il Sant'Elpidio Jazz Festival circuito Jazz di Marca ospita l'atteso ritorno di Stefano Bollani. Non c'è molto da dire per presentare questo straordinario pianista che tutto il mondo ci invidia e che, una volta tanto, è apprezzato anche da un pubblico non meramente di nicchia.
Milanese di nascita, toscano d'adozione, Stefano Bollani ha lasciato da parecchio tempo l'etichetta di enfant prodige per diventare una solida realtà in patria e all'estero, vista la considerazione con la quale è tenuto sia dal pubblico che dalla critica. Plurivincitore da oltre un decennio dei premi più prestigiosi del settore sia in Italia che all'estero (musicista dell'anno 2007 per la giuria dell'Hans Koller European Jazz Prize, nel 2008 ha già ricevuto, insieme ad Enrico Rava, una Nomination come Best Jazz Album per The Third Man, agli Italian Jazz Awards 2008), Bollani è l'esempio perfetto dell'artista con la A maiuscola, che sa divertirsi e divertire anche come intrattenitore e conduttore radiofonico, o nelle sue originali apparizioni televisive grazie al suo talento vulcanico e camaleontico, ma che in fondo rimane sempre un musicista, eclettico e raffinato, tra i più ispirati e versatili, a suo agio in ogni contesto sonoro, dal jazz alla canzone d'autore, coniugando creatività e tecnica con un non comune gusto melodico.
Per il concerto di Sant'Elpidio a Mare (AP), Bollani sarà l'unico protagonista sul palco e potrà così dare libero sfogo al suo estro e alla sua ironia, interpretando il suo Piano Solo, un lavoro che spazia un po' dovunque, dagli standard alla musica latina, dall'improvvisazione ai brani originali, finanche alle citazioni classiche e al ragtime. Vederlo suonare sarà così, ancora una volta, un avvenimento unico e denso di emozioni: naturalezza, eclettismo, virtuosismo e briosità , infatti, nei suoi concerti si alternano vorticosamente, con punte di genialità ritmica e oasi di dolcezza.
Innumerevoli le sue collaborazioni che lo hanno portato ad essere una presenza creativa e trascinante del panorama musicale italiano ed internazionale. Oltre a quella storica con Rava, il suo mentore, si ricordano, tanto per citarne solo alcune, le sue performance con Richard Galliano, Gato Barbieri, Pat Metheny, Miroslav Vitous, Michel Portal, Phil Woods, Lee Konitz, Han Bennink, Paolo Fresu e le sue presenze sui palchi più prestigiosi del mondo (da Umbria Jazz al festival di Montreal, dalla Town Hall di New York alla Scala di Milano).
La sua musica vive spesso all'insegna dell'ironia, caratteristica evidente in molti dei suoi lavori, alcuni particolarmente bizzarri e fuori dai canoni come la Gnosi delle fanfole, disco nel quale ha messo in musica, insieme al cantautore Massimo Altomare, le surreali poesie di Fosco Maraini (1998), e la Cantata dei pastori immobili, sorta di oratorio musicale per quattro voci, narratore e pianoforte, realizzato su testi di David Riondino.
Per il suo carattere estroso e divertente e per le sue doti naturali di entertainer, Bollani non soltanto si è guadagnato la copertina del settimanale Topolino, unico jazzista italiano a confrontarsi con Paperoga, ma si è anche meritato l'appellativo di Benigni del jazz per la poesia e la simpatia che riesce a trasmettere, anche nei suoi libri come L'America di Renato Carosone e La sindrome di Brontolo.
Info:
www.jazzdimarca.it