Performance di Chiara Francini al Teatro dell’Aquila di Fermo
di Fiorella Bonfigli
17 Gen 2024 - Commenti teatro
Chiara Francini ha presentato lo spettacolo “FORTE E CHIARA”, riprendendo le tracce del suo libro uscito nel maggio del 2023, edito da Rizzoli.
Fermo 11.01.2024 – Come la stessa attrice-autrice dichiara “Un modo bizzarro di farvi compagnia. Racconta di me e della mia vita, è una storia umana che corre da quando ero un embrione nella pancia della mia mamma, saltella all’infanzia, si precipita all’adolescenza, scruta l’età adulta fino ad arrivare all’attuale Chiara che sono e che vorrei essere, una mamma oppure no. È la storia di “una ragazza come io”, che è anche il titolo bellissimo del libro di una grande autrice, Anita Loos. A Girl Like I, “Una ragazza come io” è un’espressione apparentemente strana, sgrammaticata, sbagliata, diversa, quando la leggi per la prima volta. Esattamente come, da sempre, appaio io. In questa espressione, è vero, c’è qualcosa che disvia dalla regola, ma se le guardi tutte insieme, quelle parole che le danno vita, ti restituiscono un ordine, un’immagine bella, come la verità. Una ragazza sì, ma come io. E in quell’io ci sono le mani, i capelli, i tic, le ginocchia, la saliva e le lacrime di ognuna di noi, così simili ma anche così uniche e irripetibili. Io, una ragazza, peraltro, non lo sono più da molti anni. Ma ogni donna ha l’età che si merita”.
Chiara Francini in scena, accompagnata dal pianoforte di Francesco Leineri, si abbandona e ci coinvolge ad una confessione autobiografica, densa di ricordi, di normalità ma anche di umanità.
La memoria di tante ragazze di provincia che, piene di sogni, si lanciano nella vita per metterli in atto senza risparmiarsi, e che, anche davanti a sconfitte e a calci pur necessari per alzarsi in volo, mai perdono dignità e desiderio di libertà. “Ed è anche, nella seconda parte, una riflessione illuminante e profonda, talvolta grave, sulla tirannide del denaro e del potere che governa i comportamenti umani e, in chiusura, sulla condizione di ogni donna: quella di essere sempre dilaniata fra realizzazione personale e desiderio di maternità. Ovvero di essere destinata a una felicità, per definizione, mutilata. «Perché la parte più complessa per una donna è nascere tale. Bello e terrificante”.