Pavarotti torna alla regia


21 Lug 2005 - News classica

Pavarotti: Ci sono stato da ragazzo e sono particolarmente felice di tornarci nella veste di regista in una delle opere che ho interpretato e amato di più nella mia carriera.

Un regista d'eccezione, un cast di bravissimi giovani ed una cornice d'incomparabile bellezza. Luciano Pavarotti torna alla regia per La Bohème , opera in quattro quadri di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giocosa e Luigi Illica da Scènes de la vie de Bohème di Henry Murger, in scena il 7 agosto al Teatro Valle dei Templi di Agrigento.
Per l'evento centrale della stagione estiva del Festival Il Mito , il grande tenore italiano sarà nelle vesti di regista di uno dei titoli più amati dal pubblico internazionale, con il quale Pavarotti ha debuttato nella lirica a Reggio Emilia, nel 1961, e che ha poi interpretato nei teatri più importanti del mondo. Il Maestro porterà in scena il commovente intreccio tra la giovinezza e le sue gioie e il dolore della malattia e della morte, rappresentato dalla coppia di innamorati più amata dell'intera letteratura operistica, Mimì e Rodolfo.
Una Bohème fresca e giovane, nel pieno rispetto del libretto e della partitura pucciniana : così Pavarotti descrive la sua regia, che esalta i giovani e l'amore e, naturalmente, la partitura pucciniana .
Un evento di grande importanza nel panorama lirico internazionale, per il quale il maestro Pavarotti si avvarrà della preziosa assistenza di Beppe De Tomasi, affermato e apprezzato regista, e di un cast di giovani artisti di grande talento, sui quali il Maestro Pavarotti ha da tempo deciso di puntare, perchè credo che condividere con i giovani la propria passione ed esperienza sia il tesoro più prezioso che si possa donare loro .
Concertatore e direttore d'orchestra è Yanos Acs, Maestro del coro è Mauro Visconti, mentre scene e costumi portano la firma di Artemio Cabassi, che colloca la vicenda della povera Mimì – interpretata da Simona Todaro nella Parigi degli anni 50, in uno spazio scenico surreale e magico con i contorni appena accennati che prendono forma dalle intense note della partitura pucciniana , come evidenzia Pavarotti.
Rodolfo, il poeta, sarà interpretato da Alessandro Liberatore, Musetta sarà Sabrina Vianello, Marcello, il pittore, sarà Mauro Bonfanti, Colline, il filosofo, sarà Andrea Patucelli, Schaunard, il musicista, sarà Pier Luigi Dilengite, e Benoit, il padrone di casa, sarà Domenico Colayanni.
Un evento attesissimo, di scena il 7 agosto ore 21.30 al Teatro Valle dei Templi di Agrigento, in una delle cornici più suggestive al mondo, meta di migliaia di turisti che ogni anno ammirano questo splendido Patrimonio dell'Umanità , che Pindaro definì la più bella città dei mortali .


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