Pat Metheny infiamma Ancona
Giovanni Damiani
26 Lug 2004 - Commenti live!
Ancona 13 luglio 04 – Memorabile concerto ieri sera al Teatro delle Muse dove il celebre chitarrista americano con il suo Trio ha estasiato il pubblico proponendo un repertorio dalle mille sfaccettature fatto di swing, classica e pop con suoni acustici alternati o mescolati ai suoi inconfondibili timbri synth.
Metheny ha aperto il concerto da solo, con alcuni brani in cui ha ribadito le sue già note qualità di virtuoso dello strumento oltre ad una accurata raffinatezza nelle sonorità delle sue diverse chitarre. Questa prima parte dello spettacolo si è chiusa con l'utilizzo di un mostro dell'arte liutaia (una sorta di 3 chitarre in una) caratterizzato dalla particolarità dei timbri sonori.
L'ingresso della sezione ritmica (Christian McBride al Contrabbasso e Antonio Sanchez alla batteria) è avvenuto in maniera molto discreta, quasi a non voler disturbare quella magica atmosfera che si stava creando, ma il pathos continuava a crescere inesorabilmente.
Un alternarsi di soli impressionanti un interplay che raramente capita di sentire, hanno dimostrato la maestosità e la classe dei due nuovi protagonisti che hanno certo fatto capire di essere degna ritmica del loro leader: preparazione tecnica, sensibilità musicale e groove impeccabili, hanno scatenato il pubblico in frequenti e spontanee ovazioni. Si è giunti così all'ultimo brano che è stato semplicemente avvolgente! Fatto di sonorità e tessiture ricchissime tanto che, chiudendo gli occhi, sembrava di ascoltare un orchestra di 20 elementi invece di un semplice Trio. E, per il bis, richiesto a gran voce, si è giocato! Sulle note di Guadalupe Islands Hanno chiuso un concerto che non potrà non rimanere nella memoria di chi c'era.
L'unica nota stonata stata quella di non poter ripagare un Trio così formidabile con una sala piena anche in platea questo non certo per la scarsa fama dell'artista, ma per i prezzi non certo popolari per l'ingresso allo spettacolo Peccato!
(Giovanni Damiani)