Parma Jazz Frontiere
24 Nov 2007 - News live
12Parma Jazz Frontiere – incursioni e visioni presenta
due appuntamenti per incontrare e conoscere AMIRI BARAKA, vecchio leone dell'avanguardia culturale e politica afroamericana.
In programma per <b<PARMAJAZZ FRONTIERE, infatti, una CONFERENZA presso la Chiesa di San Cristoforo domenica 25 novembre alle 18.30 e il CONCERTO del BARAKA SPEECH QUARTETTI lunedì 26 novembre alle ore 21.00 presso la Casa della Musica.
Amiri Baraka è nato con il nome di Everett LeRoi Jones a Newark, New Jersey, nel 1934. Ha studiato alla Rutgers University, ma si è laureato in inglese alla Howard University. Ha lavorato nell'esercito per tre anni prima di stabilirsi a New York. Scrittore, poeta, saggista e drammaturgo, ha al suo attivo numerosi volumi di poesia, dischi, saggi e racconti. Per questa sua intensa attività ha anche ottenuto alcuni premi letterari, inclusi un Obie Award e un Langston Hughes Award. Come poeta esordisce nel 1961 con una raccolta intitolata TwentyVolume Suicide Note, e successivamente pubblica Blues People (Il Popolo del Blues. Sociologia degli afroamericani attraverso il jazz, Shake, 2003), fondamentale studio sulle origini e il senso della musica afroamericana e sul genio dell'improvvisazione jazzistica. Nel 1964, Baraka fonda la Black Arts Repertory Theatre/School (BART/S), che diventa una delle scuole di teatro più importanti all'interno del movimento per l'arte nera (BAM). Dopo l'assassinio di Malcolm X nel 1965, si orienta verso il nazionalismo nero, che teorizza una rigorosa forma di separatismo razziale.
Il Baraka Speech Quartet è l'ultima tappa di un lungo cammino culturale e politico di Amiri Baraka. Al suo fianco la moglie Amina che da anni condivide i progetti artistici di Baraka, anche in qualità di autrice e i musicisti William Parker (contrabbasso) e Dave Burrel (piano), fra i più significativi della scena jazzistica afroamericana.
Dopo l'incontro con GASLINI che ha parlato di musica totale, ritroviamo un approccio alla musica come forma di conoscenza dell'uomo e per l'uomo. Rifacendoci alle parole dello stesso Baraka: “Il blues è, prima di tutto, un sentimento, una conoscenza sensoriale, un'entità , in cui il sentimento è la forma, e viceversa. Bisogna prendere ispirazione dai grandi esempi, per essere artisticamente potenti e culturalmente rivoluzionari. Questo diceva Mao Ze Dong. E' quello che cerco di fare con il mio lavoro .
(Amiri Baraka)
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