Ottima “Cavalleria rusticana” ad Offida
Silvana Scaramucci
17 Set 2013 - Commenti classica
Offida (AP). Una strepitosa esecuzione di Cavalleria rusticana ha concluso la quarta edizione dell’Offida Opera Festival e la qualità della musica, e delle interpretazioni, ha stemperato via via il nervosismo di un numerosissimo pubblico, degli orchestrali e visibilmente anche del direttore e concertatore, m.° Maurizio Petrolo, per il ritardo di oltre un’ora dell’apertura del teatro. La ricchezza dell’offerta in cartellone per la serata conclusiva, – oltre a “Cavalleria” del maestro livornese anche un omaggio a Verdi, con pagine da La Traviata e da Aida, c’è stato un inatteso quanto gradito proemio in memoria del musicista Pietro Mascagni di cui ricorrono in questo anno i centocinquant’anni dalla nascita, – ha messo in crisi l’organizzazione pragmatistica comunale ma gli ingredienti per un buon festival ci sono e si sono espressi proprio nei requisiti: buona orchestrazione, voci eccellenti, direzione e concertazione molto partecipate, un sicuro dominio della bacchetta, uno sforzo registico degno di nota, un tentativo in parte riuscito di coinvolgere la città tutta alla manifestazione.
L’impianto dell’opera a unico atto su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci pretenderebbe un palcoscenico più ampio per la dislocazione dei luoghi d’azione ma noi abbiamo trovato assai gradevole la risorsa un po’ naif delle scene di Annibale Biocca e, facendo altri confronti, ci è parsa una soluzione molto azzeccata per il teatro Serpente aureo, pittoresca e paesana come l’ambientazione dell’opera stessa e della novella verghiana da cui trae il tema, richiede. La regia di Giovanna Muller ha rispettato l’impostazione originaria concepita da Mascagni puntando sulla resa drammatica a forti tinte e su una gestualità degli interpreti “sfogata” e fortemente espressiva che il cast ha mirabilmente interpretato. D’altra parte si è trattato di un cast di buona formazione ed esperienza, nel ruolo di Turiddu, eccellente per voce e per performance, il tenore Renato Cazzaniga, il carrettiere Alfio è stato interpretato dal baritono Maurizio Leoni, davvero bravo per tonalità, tecnica ed estensione vocale, una brava Santuzza è stata il soprano Maria Teresa Bottini, nondimeno il contralto Idilia Annese nel ruolo di mamma Lucia e il mezzosoprano Assunta Berlingieri interprete di Lola.
Anche la seconda parte del programma, quella dedicata a Verdi, è stata molto apprezzata dal pubblico che ha generosamente applaudito l’intero cast di cui sopra al quale si è aggiunto, nel ruolo di Violetta il soprano Yuka Nakao, sorprendente per la potenza e il colore del timbro vocale. Un particolare apprezzamento va all’Orchestra, un po’ sacrificata negli spazi ma molto coesa, al Coro lirico-sinfonico di Roma e, soprattutto, al m.° Maurizio Petrolo che del festival offidano è l’ideatore e l’anima e che ha avuto il merito di individuare in Offida uno scrigno d’arte con molte potenzialità da proporre in campo internazionale.