Omaggio ai Deep Purple al “Symphony Pop Festival”


di Roberta Rocchetti

12 Lug 2023 - Commenti live!, Festival

Alla Rocca Malatestiana di Fano, per la quinta edizione del “Symphony Pop Festival”, Smoke on the water, l’omaggio dell’Orchestra Sinfonica Rossini, diretta da Roberto Molinelli, ai Deep Purple, con la incredibile voce di Simone Romanato.

(Ph ©Luigi Angelucci)

I Deep Purple sono stati la prima rock band ad esibirsi con il supporto di un’orchestra sinfonica, aprendo di fatto la strada a contaminazioni o quantomeno a possibilità esecutive fino a quel momento mai osate, ribadendo ancora una volta se mai ce ne fosse necessità che la musica non nasce classica, ma lo diventa quando la sua qualità intrinseca le dona la capacità di resistere alla ruggine del tempo e dell’oblio.

Un concetto questo che viene rispolverato ad ogni estate, quando il Symphony Pop Festival di Fano ormai arrivato alla quinta edizione, accoglie il suo pubblico alla Corte e alla Rocca Malatestiana con concerti che vedono protagonisti il talentuoso eclettismo dell’Orchestra Sinfonica Rossini e di volta in volta alcuni dei più interessanti musicisti della scena attuale. Nella serata di sabato 8 luglio abbiamo potuto assistere a Smoke on the water, come molti avranno già intuito dal titolo, l’omaggio dell’Orchestra Sinfonica Rossini è andato stavolta appunto ai Deep Purple.

Alla guida dell’orchestra Roberto Molinelli, supporto basilare di questa rassegna cross over, arrangiatore e direttore d’orchestra, con loro sul palco l’ottima Odessa Hard Prog Band e la voce incredibile del solista Simone Romanato.

Mentre sul maxischermo alle spalle dei musicisti si intervallavano opinioni e ricordi dei componenti la Odessa Hard Prog Band ei testi di Claudio Savi recitati da Fabrizio Bartolucci, la musica sul palco ha proposto i brani più radicati nel cuore del pubblico che da decenni segue questo leggendario gruppo, tra gli altri: Burn, Perfect stranger, Soldier of fortune,la bellissima Child in time e ovviamente il brano che dà il titolo alla serata Smoke on the water.

Una platea piena e un pubblico entusiasta a fine serata sono stati il giusto tributo a questo progetto.

Potremmo dire che questo festival ha molti meriti, quello di abbattere le barriere tra i generi musicali, quello di abbattere le barriere generazionali, quello di diffondere allegria e buone vibrazioni e soprattutto di farlo diffondendo bellezza che, come sappiamo, è la grande medicina universale.

Bellezza che verrà elargita ancora sabato 15 luglio con il concerto sinfonico Pulcinella e il gigante, sabato 5 agosto con un tributo ai fab four di Liverpool con The Beatles e si chiuderà domenica 20 agosto con il concerto Il carnevale degli animali.

Vorremmo concludere questo resoconto di una bella serata esprimendo un desiderio che da tempo coltiviamo nutrendolo con piccole dosi di speranza.  Parlando tempo fa con il Maestro Molinelli ci siamo permessi di suggerire una serata dedicata a uno dei più valenti musicisti del ‘900, autore di un genere musicale e di capolavori che vanno ben oltre i suoi brani più celebri, ovvero Mike Oldfield. Un compositore quasi mai eseguito in quelli che sono i suoi geniali album concept. Noi continuiamo a nutrire la speranza e chissà che non venga presto esaudita.

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