Oberto Conte di San Bonifacio


11 Ago 2013 - Dischi

Oberto Conte di San Bonifacio, un disco di Macerata Opera da considerare un bene culturale

di Alberto Pellegrino

Nel quadro delle celebrazioni verdiane giovedì 7 giugno è stato presentato nell'Aula consiliare del Comune di Macerata il CD dell'opera Oberto Conte di San Bonifacio di Giuseppe Verdi, tratto da una registrazione dal vivo della rappresentazione eseguita nel Teatro Lauro Rossi nel corso della XXXV Stagione Lirica 1999 di Macerata Opera . Erano presenti il Sindaco di Macerata Giorgio Meschini, l'assessore alla cultura della Provincia di Macerata Renato Pasqualetti, il Sovrintendente dell'Arena Sferisterio Claudio Orazi, il direttore d'orchestra M Daniele Callegari e gli interpreti dell'opera, il soprano Giovanna De Liso e il basso Michele Pertusi.
L'opera è stata pubblicata dalla prestigiosa casa discografica Fonè, rappresentata dal suo amministratore delegato ing. Giulio Cesare Ricci, che ha manifestato la soddisfazione di aver inserito nella sua collana operistica (altamente qualificata a livello internazionale) la prima opera di un giovane genio che sarebbe diventato grande nel giro di pochi anni. L'opera, composta da Verdi nel 1839, è stata messa in scena durante le celebrazioni verdiane soltanto da Macerata Opera , in un'edizione che meritava di essere fissata su Cd per l'alta qualità degli interpreti, per la straordinaria messa in scena curata da Pier'Alli, per l'ottima direzione del M Callegari alla guida dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana e per la buona prova fornita dal Coro Lirico Marchigiano Vincenzo Bellini . Questa iniziativa discografica consente di lasciare una testimonianza artisticamente qualificata del debutto operistico del grande compositore di Busseto, che nel dare alla luce questo primo lavoro ha tenuto presente tutta la produzione operistica a lui contemporanea, da Bellini a Donizetti, da Vaccai a Mercadante. Nonostante Verdi non avesse ancora acquistato quel suo straordinario senso del teatro in musica e malgrado l'azione contenuta nel libretto di Temistocle Solera risulti alquanto statica, l'eccezionale vena melodica verdiana, presente nei capolavori della maturità , si rivela già nella Sinfonia d'apertura, nel Recitativo ed Aria di Oberto, nel susseguente Recitativo e Quartetto e nella Scena e Rondò finale.
Questa iniziativa discografica di Macerata Opera , unita a quelle precedenti riguardanti il Mozart interpretato da Mariella Devia, lo Stabat Mater di Pergolesi, le Tre Ore di Agonia di N. S. Gesù Cristo e il Passio per il Venerdì Santo di Giuseppe Giordani, rientra in una ormai consolidata tradizione di registrazione di opere musicali in luoghi naturali e originali (soprattutto chiese e teatri), che salvaguardano l'immediatezza e la spontaneità del prodotto senza mai fare violenza alla musica. Si tratta quindi di un altro merito culturale di Macerata Opera , da sempre impegnata sul doppio fronte della sperimentazione e del rilancio della tradizione operistica. Questa serie di iniziative discografiche non fa che accrescere l'importanza delle stagioni liriche dello Sferisterio, che hanno ormai una collocazione precisa a livello internazionale e che costituiscono – come ha sottolineato il Sindaco di Macerata – un patrimonio culturale, turistico ed economico per tutta la nostra provincia. Proprio dalla collaborazione sempre più stretta con le istituzioni e gli enti locali, che insistono sul territorio provinciale, ci si attende un sostegno aggiuntivo per fare un balzo in avanti che segni un'affermazione definitiva dell'intera manifestazione, che viene affiancata per il secondo anno dal Festival Terra di Teatri con spettacoli allestiti dalla Provincia di Macerata in diversi comuni del Maceratese.
(Alberto Pellegrino)


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