Note Stelle regala Dream Theater
Giovanni Damiani
29 Giu 2005 - Commenti live!
Martedì sera Ascoli ha vissuto una serata di grande rock. L'evento si è svolto nella suggestiva cornice di quella che è una delle piazze più belle d'Italia.
Che la cornice medioevale potesse stridere con le intricate ritmiche del gruppo americano, era un po' il pensiero di molti. In realtà , invece, i due elementi, nella loro maestosità , si sono sposati egregiamente. La serata è cominciata con gli italiani Labyrinth, giovanissimo gruppo milanese che di certo è una promessa del panorama musicale di casa. La band, che fa perno sull'impressionante duttilità ed estensione della voce leader, ha avuto il compito di cominciare a scaldare l'atmosfera della piazza che si andava gremendo.
E' toccato poi agli Angra, a cui il termine gruppo spalla , sta sinceramente stretto visto che, a pieno merito, vengono inseriti nel gotha del panorama prog attuale. Un'ora di energia pura che ha letteralmente scatenato i circa 4000 di Piazza del Popolo. Peccato che sia loro, ma soprattutto i Labyrinth, siano stati penalizzati da un audio molto approssimativo.
Come rigorosamente da programma, alle 22, i Dream erano pronti nel backstage. Ho avuto la fortuna di trovarmi lì, nei pochi minuti prima del loro ingresso sul palco. La tensione era palpabile, tutti e cinque erano concentrati e tesi; questo mi ha un po' sorpreso, conoscendoli come abituati a vivere già da molti anni palcoscenici del genere, eppure la sensazione era quella di vedere un gruppo al primo concerto importante. Poi, un attimo prima di uscire, si sono scambiati il 5 con grinta, caricandosi a vicenda. Mi sono reso conto di quello che sarebbe avvenuto immediatamente dopo: uno spettacolo da non dimenticare.
Non sto a dilungarmi su quello che tutti sanno: tecnicamente, abbiamo di fronte degli autentici mostri, ma, quello che tengo a ribadire, è che, sia amanti che non dei Dream, non potevano che essere d'accordo sul trovarsi di fronte a 2 ore di autentico spettacolo. Cinque musicisti che si divertono e che fanno divertire con la loro musica.
(Giovanni Damiani)