Noris Borgogelli incanta col suo Pierino e il Lupo


Chiara Ciceroni

7 Apr 2009 - Commenti classica

San Lorenzo in Campo (PU). Ci sono tanti modi di raccontare una storia. Ce la può raccontare un libro, una sequenza di immagini, una canzone, una danza e un insieme di suoni, ovvero la musica. Pierino e il lupo è una fiaba musicale per bambini (ma meglio sarebbe dire per bambini di ogni età ) scritta per voce narrante e orchestra da Sergej Prokof'ev. Un'opera talmente popolare che fin dalla sua prima esecuzione, avvenuta nel 1936, ha avuto molteplici trasposizioni coreografiche. Lo stesso Walt Disney ci ha lasciato un mirabile cortometraggio animato sulla musica di questo piccolo capolavoro, senza contare le innumerevoli incisioni e versioni che ne sono state realizzate con orchestre prestigiose e con la voce di attori famosi di tutto il mondo (per gli italiani, basti citare Paolo Poli e Roberto Benigni).
Prokof'ev, che teneva particolarmente a cuore questa felice e fresca composizione, è autore anche della fiaba e specifica che ogni personaggio del suo racconto è rappresentato nell'orchestra da uno strumento musicale o da un gruppo di strumenti e da un suo tema musicale. L'autore raccomanda ai musicisti di mostrare al pubblico gli strumenti e di farne ascoltare i rispettivi motivi, cosicchè gli ascoltatori, durante l'esecuzione, impareranno ad individuare i vari timbri e a riconoscerne l'appartenenza.
La versione di Pierino e il lupo che ha voluto offrire Noris Borgogelli insieme ai bravi e brillanti solisti dell'Orchestra Sinfonica G. Rossini , risultava perfettamente aderente alla finalità didattica e didascalica di far conoscere ai ragazzi (ma non solo) gli strumenti che compongono un'orchestra e come questa funziona. Ma, fin dalle prime battute di questa esecuzione dell'opera di Prokof'ev, era impossibile non avvertire una freschezza nuova, un diverso respiro ritmico e interpretativo.
L'aspetto veramente originale e particolare di questo Pierino, oltre alla trascrizione per undici strumenti curata dallo stesso Borgogelli, si appunta proprio sul fatto inconsueto di vedere riunita in un'unica persona il narratore e il direttore, dando origine ad una insolita figura di direttoraffabulatore che, dirigendo, narrando ed assumendo le caratteristiche dei vari personaggi della storia, dà vita a un'esibizione pantomimica e travolgente.
Noris Borgogelli si conferma un artista a 360 gradi: violista, arpista, cantante, direttore e attore, si è esibito nei più importanti teatri e sale da concerto italiane, d'Europa, Estremo Oriente, Nord Africa e Americhe; ma, nella vita di una personalità artistica multiforme come la sua, la musica sinfonica, il melodramma, il teatro, le arti visive, si alternano, si intrecciano, si potenziano vicendevolmente in una reciprocità luminosa. E Noris riesce a tradurre in gesti, parole e suoni, la sua personalissima cifra stilistica, lieve come un sorriso, densa come la ricerca della verità .
Poco più di un anno fa l'avevamo applaudito al teatro Sanzio di Urbino, sempre in compagnia delle prime parti dell'Orchestra G. Rossini , nella ripresa di una versione de L'histoire du soldat di Stravinskij da lui curata in cui ha fatto emergere e apprezzare anche le sue doti di regista, mimo e danzatore. Vesti e ruoli da lui meno frequentati per un'ovvia impossibilità di ubiquità ma di certo non meno affascinanti. In Pierino e il lupo l'artista fanese ha saputo esprimere al meglio le sue grandi capacità affabulatorie e la sua attitudine innata alla parola che insegna e che incanta. Noris Borgogelli ha saputo offrire un'interpretazione multiforme dell'opera di Prokof'ev mettendone sapientemente in luce tutti gli aspetti musicali, ritmici, mimici, didattici. Ne è risultato uno spettacolo che consentiva diversi piani di lettura e permetteva una fruizione integrale ma differenziata del racconto in musica offrendone diverse modalità di accesso modulate sulle esigenze e sugli interessi senz'altro variegati del pubblico. In questo modo a tutti gli spettatori, dall'adulto al bambino, dal musicologo all'inesperto veniva offerta l'opportunità di cogliere e apprezzare la bellezza sfaccettata di un'opera godibilissima. Il pubblico di grandi e piccini che assisteva al concerto è stato rapito dallo spettacolo assolutamente coinvolgente che il narratore-attore, e i musicisti, hanno offerto. Due i bis di cui un divertente finale a sorpresa della storia originale seguito da uno spassoso fuori programma. Con uno strepitoso scherzo musicale, difatti, Noris Borgogelli ha trasformato il Duetto buffo di due gatti di Rossini (giusto per rimanere in tema animalesco) in un' inedita' aria per basso e orchestra interpretandola con la consueta eleganza istrionica che gli ottimi solisti dell'orchestra (Elena Giri flauto, Renato Paparelli oboe, Vanessa Scarano clarinetto, Luca Bonci fagotto, Alessandro Fraticelli corno, Matteo Fratesi percussioni, Ulf Carlson primo violino, Francesco Pellegrini secondo violino, Michele Vagnini viola, Colombo Silviotti violoncello e Jean Gambini contrabbasso) hanno assecondato con vera bravura e che gli spettatori hanno ricambiato con un'entusiasta standing ovation.

Gli spettacoli:
Teatro stabile delle Marche Progetto ragazzi
Sant'Agata Feltria, 8 febbraio 2009 Teatro A. MARIANI
San Lorenzo in Campo, 15 marzo 2009 Teatro M. TIBERINI
Rassegna Lirica Torelliana Martedì grasso dei bambini
Fano, 24 febbraio 2009 Teatro DELLA FORTUNA
(Chiara Ciceroni)


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