“Muri e Divisioni” per il 49 Macerata Opera Festival
9 Lug 2013 - News classica
di Alberto Pellegrino
MACERATA. La Stagione lirica di Macerata Opera Festival 2013 vive logicamente nel segno di Giuseppe Verdi e il cartellone si apre con il Nabucco (19-26 luglio, 2-4-9 agosto). L'esecuzione dell'opera è stata affidata all'Orchestra Regionale delle Marche sotto la direzione del M Antonello Allemandi che guiderà un cast di interpreti formato da Alberto Mastromarino (Nabuccodonosor), Valter Borin (Ismaele), Virginia Tola (Abigaille) e Gabriella Sborgi (Fenena). Per la messa in scena è stato chiamato Gabriele Vacis, un regista teatrale di grande spessore culturale che nel corso della sua carriera ha curato con successo la rappresentazione di opere del teatro classico e contemporaneo (per lo Stabile delle Marche ha diretto La rosa tatuata di T. William con Valeria Moriconi); ha svolto un'intensa attività didattica e sperimentale soprattutto con il Progetto Laboratorio di Settimo Torinese; nel campo dell'opera lirica sono da segnalare alcune sue regie di Lucia di Lammermoor (Arena di Verona, 1994), I cavalieri di Ekebù di Zandonai (Opera Festival di Irlanda, 1999), Maria de Buenos Aires di Piazzolla (Teatro Comunale di Bologna, 2002), Manon Lescaut di Puccini (Teatro Petruzzelli di bari, 2005). Le scene, i costumi e le luci sono di Roberto Tarasco.
Siamo di fronte alla prima grande opera verdiana, composta nel 1842 e destinata ad aprire la strada del successo al compositore facendolo uscire dalla grave crisi personale e creativa che l'aveva colpito nel 1840. Il melodramma si avvale anche di un potente dramma lirico in quattro atti scritto da Tommaso Solera che trae ispirazione dall'opera teatrale di Anicète Bourgeois e Francis Cornue, ispirato alle vicende narrate nella Bibbia e riguardanti il popolo ebraico ridotto in schiavitù dai Babilonesi. In questo melodramma, interpretato per la prima volta da Giuseppina Strepponi, i cori assumono una rilevanza determinante, mentre lo stesso impianto musicale indica che Verdi si sta avviando verso una piena maturità artistica. La sottomissione del popolo d'Israele allo straniero e il grandioso coro Va pensiero non solo fanno scattare la molla del successo, ma fanno diventare questa opera uno dei simboli del Risorgimento italiano, facendo accendere in Verdi quella vena patriottica successivamente sviluppata nelle opere Ernani, I Lombardi alla prima crociata, La battaglia di Legnano e I Vespri siciliani. Il dubbio tuttavia rimane come ha scritto il musicologo Massimo Mila: Chi potrà mai dire se Solera e Verdi ebbero in mente ben chiara, fin dal principio, l'analogia fra la situazione politica italiana e quella degli Ebrei in schiavitù o se si trattò di un accostamento inconscio .
La prima parte dell'opera si svolge a Gerusalemme e si apre con la solenne Sinfonia seguita dal coro d'introduzione Gli arredi festivi giù cadono infranti cantato da Leviti, Vergini e popolani; vi è poi la cavatina del Basso Sperate, o figli! Iddio , per concludersi con l'irrompere sulla scena del re babilonese Nabuccodonosor che canta O vinti, il capo a terra! . Nella seconda parte, intitolata L'empio , prende corpo l'amore tra la figlia del re Fenena e l'ebreo Ismaele che viene considerato un traditore del suo popolo. Da parte sua Nabucco è colto da un senso di onnipotenza e crede di essere un Dio, ma questo provoca la reazione della Divinità che lo colpisce con un fulmine che gli strappa la corona e lo fa precipitare in un delirio. La terza parte Agaille, presunta primogenita del re, scopre di essere una semplice schiava e s'impadronisce del trono deponendo Nabuccodonosor che appare distrutto dalla vicenda ( Or di quest'onta aggravasi ), mentre al centro di questa parte troneggia il coro Va pensiero . Nella quarta parte ( L'idolo infranto ) Nabucco si converte al Dio di Israele e riconquista il trono, mentre Abigaille cade in preda alla follia. L'opera termina con il coro Viva Nabucco! e con l'adagio della preghiera Immenso Jehova .
Il Trovatore è la seconda opera in cartellone è (20-27 luglio, 3-10 agosto), che sarà diretta dal M Paolo Arrivabeni, il quale dovrà guidare un cast di ottimo livello formato dal tenore Aquiles Machado nell'impegnativo ruolo di Manrico, dal baritono Simone Piazzola che sarà il Conte di Luna, dal soprano Susanna Branchini, che debutta nel ruolo di Leonora, e dal mezzosoprano Enkelejda Shkosa, anche lei per la prima volta alle prese con il personaggio-chiave di Azucena. La regia è stata affidata al messicano Francesco Negrin, un artista di valore internazionale noto per lo stile innovativo e sofisticato, che arriva per la prima volta allo Sferisterio, ma che si è già affermato con le ultime messe in scena di Werther (S. Francisco, 2010), Macbeth (Monte Carlo, 2010), La piccola volpe astuta di Janà cek (Copenaghen, 2012) Rinaldo di Handel (Chicago, 2012); ha inoltre realizzato i video del Giulio Cesare di Handel e dei Puritani. Le scene e i costumi sono stati realizzati da Louis Desirè.
Il Trovatore, composta nel 1853, è una delle opere verdiane più popolari, un grande capolavoro formato da una collana di melodie all'italiana tra le più tipiche del melodramma nazionale e in particolare di verdi. Si tratta quasi di una sola ballata di un blocco unico che mette in risalto non solo il valore di Verdi compositore ma anche il suo straordinario senso teatrale, la sua capacità di esaltare la tragedia, sfruttando a pieno le possibilità offerte dal libretto di Salvatore Cammarano, ispirato al dramma omonimo di Antonio Garcia Gutièrrez. La vicenda ruota intorno al personaggio di Manrico, un anarchico cantore, tipico eroe romantico senza passato e senza futuro, che si batte con coraggio contro il Fato, un trovatore libertario cronologicamente in ritardo rispetto ai suoi colleghi medioevali, ma capace di esprimere una enorme forza melodica e drammatica che tocca il suo punto massimo nella romanza Di quella pira : un Orfeo figlio di nessuno che si presenta cantando dietro le quinte la romanza Deserto sulla terra , uno degli interni più belli e magici che si conoscano, che servirà da modello per tutti i musicisti che verranno dopo. Un'altra caratteristica di questo straordinario melodramma è quella di essere dominato dalla notte che passa dal buio più profondo al chiaro di luna, ma sempre accompagna tutte le vicende della trama dai momenti d'amore a quello di odio, di violenza e di morte. Nell'oscurità notturna cantano Leonora ( Tacea la notte placida ) e il Conte di Luna ( Tace la notte! ); sempre nella notte cantano il coro ( Vedi! Le fosche notturne spoglie ) e Azucena ( Stride la vampa ). Nelle cupe atmosfere notturne avvengono il rapimento di Leonora da parte del Conte di Luna ( Il balen del tuo sorriso ) e la liberazione della giovane da parte di Manrico. Tra i bagliori notturni il protagonista canta Di quella pira , come nella notte risuona il Miserere di Manrico e si compie il tragico epilogo della vicenda.
Nella seconda parte del cartellone la direzione artistica ha previsto di fare un omaggio alla musica del Novecento e al compositore inglese Benjamin Britten (1913-1976), del quale andrà in scena il 29 luglio al Teatro Lauro Rossi la fiaba per bambini Il piccolo spazzacamino, composta su libretto di Crozier e considerata un capolavoro del teatro musicale del Novecento. La messa in scena è stata affidata a un regista esperto e già presente in varie occasioni a Macerata come Henning Brockhaus; le scene e costumi sono state realizzati dall'Accademia di Belle Arti di Macerata. Alla direzione è stato chiamato il giovane maestro Francesco Lanzillotta che sarà alla guida di un cast formato da Giacomo Medici (Nerone e Tommaso), Silvano Paolillo (Clementino e Alfredo), Lara Rotili (La sig.na Bracco), Anna Bella Ricci (Rosa). Gli altri ruoli saranno ricoperti dai giovanissimi solisti del Coro di voci bianche Pueri Cantores di Macerata.
Il piccolo spazzacamino è un'opera in miniatura composta nel 1949 ed è un'originale rappresentazione teatrale che s'inserisce nel solco della produzione britannica dedicata ai bambini e alla divulgazione delle tecniche musicali. I primi due atti dell'opera rappresentano il tentativo di un gruppo di bambini e si adulti di allestire una rappresentazione musicale nella quale essi stessi coprono i ruoli dei personaggi. S'inizia con l'ideare e sviluppare l'intreccio, si allestiscono le scene e, nel secondo atto vengono provate le varie parti dell'opera da parte dei solisti e del coro. Nel terzo atto si arriva alla rappresentazione vera e propria dell'opera che ha per protagonista il piccolo spazzacamino, un bambino che è stato abbandonato da genitori troppo poveri, che è sfruttato dal suo padrone e dal suo assistente e costretto a pulire un comignolo su un tetto molto alto e pericoloso di un asilo. Mentre la governante della scuola non prova nessuna commozione la bambinaia cerca di convincere il padrone a non far salire sul tetto il bambino che piange per la paura. Mentre i bambini giocano, il piccolo spazzamino, che si trova in difficoltà chiede aiuto e viene soccorso dai piccoli ospiti dell'asilo che lo nascondono dentro l'armadio dei giocattoli e lo accudiscono fino al mattino successivo, quando potrà uscire dall'asilo chiuso dentro una valigia e andare in vacanza insieme alla bambinaia e agli altri bambini. Grazie all'elegante linguaggio musicale di Britten e al libretto di Crozier, l'opera ha una sua godibilità anche se viene eseguita da un piccolo organico strumentale formato da un quartetto di archi, un pianoforte e alcune percussioni.
L'8 agosto allo Sferisterio andrà in scena lo spettacolo Sogni di una notte di mezza estate, un nuovo format di rappresentazione lirica diretto da Francesco Micheli, che ha ideato un grande viaggio nel mito di Shakespeare in un bosco di musica e parole con le composizioni di Mendelsshon e Britten, affidate alla direzione dell'americano Christopher Franklin. Il cast è formato da cantanti di grande spessore come Carmela Remigio, Gabriella Sborgi, Pervin Chakar, Ladislav Elgr, Haris Andrianos; da segnalare la presenza del basso marchigiano Andrea Concetti nel ruolo di Bottom, mentre l'attrice Lella Costa vestirà i panni del magico elfo Puck.
Info:
0733.271709 256361
www.sferisterio.it