Milano: “Aperitivo in Concerto”, le anticipazioni della rassegna 2002-2003
29 Ago 2002 - News live
Aperitivo in Concerto stagione 2002/2003
22 settembre 2002 23 febbraio 2003
Aperitivo in Concerto , la rassegna domenicale promossa e organizzata al Teatro Manzoni da Mediaset e Fininvest con l'importante partecipazione di
Unicredito Italiano, e in collaborazione con Mondadori, giunge al suo diciottesimo anno di vita e continua a mantenere l'impegno preso di presentare al suo pubblico quanto di più attuale e valido esiste nella musica dei nostri tempi. La vasta molteplicità di codici e tradizioni culturali che sempre di più va allargandosi ai nostri giorni è stato l'oggetto principale di quella politica di innovazione, cosmopolitismo e spettacolarità che nelle ultime stagioni ha contribuito a un crescente consenso di pubblico e critica, e che ha mirato a realizzare delle vere e proprie istantanee della nostra contemporaneità (e anche oltre). La conoscenza e la diffusione di tradizioni un tempo sconosciute o ignorate; il macroscopico ampliamento dei confini linguistici ed
espressivi; il grande sviluppo dei mezzi di comunicazione; l'apporto di nuove tecnologie; la ricerca di una creatività in cui impegno e intrattenimento sappiano coniugarsi: tutto ciò fa del panorama musicale odierno una stimolante esperienza di straordinaria varietà e significativa ricchezza. La stagione 2002/2003 di Aperitivo in Concerto per il sesto anno consecutivo sotto la direzione artistica del M. Gianni Morelenbaum Gualberto-continua perciò a documentare questa intrigante realtà , evidenziandone la complessità e la variegata molteplicità dei suoi aspetti. Negli ultimi decenni, con la più approfondita conoscenza di molte altre tradizioni musicali extra-europee di valore, è mutato il tradizionale modo di porsi rispetto a quei fenomeni un tempo semplicisticamente definiti extra-colti. Altresì, il progressivo abbattimento delle barriere fra i generi ha permesso di modificare radicalmente la nostra concezione di contemporaneità , e di accogliere un vasto numero di esperienze creative in grado di arricchire anche il panorama accademico occidentale. Non deve dunque stupire che nel corso delle ultime stagioni Aperitivo in Concerto abbia attribuito un ruolo particolarmente significativo al jazz, linguaggio musicale avanzatissimo cui tanto deve il Novecento: vero e proprio precursore dell'integrazione fra linguaggi e culture diverse, il jazz è uno fra i massimi protagonisti culturali della nostra contemporaneità , nè più nè meno delle principali pagine di musica accademica che hanno arricchito il secolo da poco conclusosi. E' proprio l'improvvisazione pura, aperta a ogni contributo culturale e alle più diverse tradizioni musicali, infatti, ad aprire in modo spettacolare la rassegna, con l'esibizione di un eccezionale complesso di sole voci guidato da uno fra i più acclamati interpreti vocali del nostro tempo, il geniale Bobby McFerrin (22 settembre), già annunciato nella scorsa stagione, prima che i tragici eventi dell'11 settembre portassero alla temporanea cancellazione di tutti i suoi impegni. A capo della sua Voicestra, composta da dodici solisti di altissima levatura (fra cui Janis Siegel, che molti ricorderanno sia come straordinaria cantante che come impareggiabile vocalist di un gruppo come i Manhattan Transfer), McFerrin presenta un affascinante spettacolo in cui l'uso della voce non si piega alle sole esigenze del canto, ma assume vere e proprie capacità strumentali, facendo anche uso del corpo: prenderanno così vita intense e quasi archetipiche improvvisazioni collettive, che traggono ispirazione dalle più varie e antiche tradizioni musicali. All'interazione fra diversi linguaggi musicali e spettacolari è d'altronde dedicata l'intera rassegna, che presenta, per la prima volta in orario serale, due concerti straordinari, dedicati a due artisti la cui produzione è caratteristica di una contemporaneità senza confini, stilistici o linguistici: l'acclamato compositore e pianista Ryuichi Sakamoto (lunedì 14 ottobre, ore 21.00), autore, fra l'altro, di celebrate colonne sonore (ricordiamo, fra le tante, Furyo, L'Ultimo imperatore e Il Tè nel deserto), affronterà la squisita sensibilità brasiliana di alcune straordinarie pagine di un leggendario autore come Antonio Carlos Jobim,
con due amici e stretti collaboratori di quest'ultimo: l'eccezionale violoncellista ed arrangiatore Jacques Morelenbaum (da anni, fra l'altro,direttore musicale di Caetano Veloso) e l'affermata cantante Paula
Morelenbaum; salirà poi sul palcoscenico del Teatro Manzoni un'icona della musica popolare come Marianne Faithfull (lunedì 28 ottobre, ore 21.00), interprete di culto, Musa trasgressiva che, con la sua inconfondibile vocalità , ha contribuito a trasformare un genere come la canzone pop in un sofisticato e appassionante veicolo di emozioni e nozioni. Anche quest'anno la nuova stagione di Aperitivo in Concerto intende illustrare con particolare attenzione quei linguaggi, un tempo erroneamente considerati estranei o addirittura inferiori a quelli della tradizione occidentale, che si sono invece affermati come poderose forze motrici culturali. Il nuovo cartellone accoglie una serie di significativi artisti che, pur non agendo nell'ambito dell'accademia europea, sono stati fra i grandissimi protagonisti della musica del Novecento: così, Andrew Hill (3 novembre), leggendaria figura dell'improvvisazione africana-americana, compositore e pianista di valore assoluto (non casualmente, Hill è stato di recente premiato con il Jazzpar Prize, importantissimo premio musicale assegnato in Danimarca, e da molti considerato come il Nobel del jazz), si presenta per la prima volta al pubblico milanese, a capo di un fenomenale sestetto composto da alcuni fra i più apprezzati protagonisti dell'odierna scena improvvisativa americana; non meno appassionante si annuncia il ritorno a Milano di uno fra i più importanti complessi nella storia della musica africana-americana contemporanea, il celeberrimo Art Ensemble of Chicago (19 gennaio), capace di fondere coinvolgente azione teatrale, trascinante esecuzione musicale, possente rievocazione della tradizione africana-americana, fenomenale virtuosismo strumentale in un unico, ieratico happening. In esclusiva europea (che segna inoltre il rientro di Joseph Jarman nel gruppo, dopo lunga assenza) con l'Art Ensemble sarà in scena un grande esponente del pianismo improvvisato africano-americano, Kirk Lightsey (già a fianco di artisti come Chet Baker e Dexter Gordon), per un tributo alla memoria del famoso trombettista Lester Bowie. Altri aspetti della contemporaneità improvvisativa saranno illustrati
dall'eccezionale big band guidata dal grandissimo contrabbassista Dave Holland (fra i più acclamati protagonisti del jazz di oggi e da poco votato dalla critica statunitense come il jazzista dell'anno), una compagine che annovera fra le sue fila alcuni fra i migliori e più innovativi strumentisti statunitensi, come il sassofonista Chris Potter, il trombonista Robin Eubanks,lo straordinario vibrafonista Steve Nelson (20 ottobre). L'impressionante virtuosismo di Gary Burton, vibrafonista le cui doti strumentali e poetiche da tempo ne hanno fatto un personaggio storico,e del noto pianista Makoto Ozone, condurrà il pubblico attraverso un itinerario musicale la cui raffinatezza sa anche raggiungere vere e proprie vette di coinvolgente spettacolarità (10 novembre). Aperitivo in Concerto festeggia a Natale l'anniversario di uno fra i più significativi e spettacolari eventi nella musica del Novecento, l'ormai leggendario concerto che, nel 1938, l'orchestra di Benny Goodman tenne alla austera Carnegie Hall di New York: per la prima volta la più importante e prestigiosa istituzione concertistica americana (e forse del mondo) aprì le sue porte al jazz, riconoscendone la primaria importanza per la cultura del secolo. Il concerto, che ebbe un successo così travolgente da far parlare della nascita di un'epoca, l'Era dello Swing, verrà rievocato (15 dicembre) così come si svolse all'epoca, utilizzando gli stessi arrangiamenti. Va da sè che diversi saranno i contributi solistici: nel ruolo che fu di Goodman
sarà un altro artista di levatura storica, l'eccezionale clarinettista Buddy DeFranco, strumentista di affascinante modernità , grandissimo
protagonista della musica americana del secondo dopoguerra. DeFranco sarà affiancato nella sua unica data italiana-dallo straordinario Chicago Jazz
Ensemble, fondato e diretto dal noto compositore e arrangiatore Bill Russo, artista che molti ricorderanno anche per la sua prolungata collaborazione
con un band leader del calibro di Stan Kenton. Il cartellone annovera inoltre la presenza (e il ritorno) di uno fra i massimi compositori accademici contemporanei, l'inglese Steve Martland (24 novembre), artista che ha fatto dell'interazione fra linguaggi la caratteristica della sua musica energica e trascinante. Jazz, rock, motorismo stravinskiano, echi di Weill e Eisler, ricordi della tradizione popolare e folkorica britannica, ipnotica reiteratività si fondono in una scrittura di eccezionale virtuosismo, che produce risultati non solo affascinanti, ma di dirompente teatralità , coinvolgendo il pubblico e i virtuosistici esecutori (fra i migliori della scena britannica, alcuni fra i quali hanno già ottenuto un personale successo presso il pubblico del Teatro Manzoni, come componenti dell'applauditissimo gruppo London Saxophonic) in un'esaltante e collettiva azione spettacolare in cui il ritmo ricopre il ruolo principale. Proprio la ricchezza linguistica odierna e le sue innumerevoli possibilità combinatorie chiudono la stagione 2002/2003 di Aperitivo in Concerto , in un alternarsi di eventi particolarmente originali ed innovativi. Il noto compositore e sassofonista americano Phillip Johnston presenterà (26 gennaio), contestualmente alla proiezione della pellicola, la musica che egli ha ideato per commentare il celebre film muto del grande regista Friedrich Wilhelm Murnau, Faust: un progetto di intensissimo fascino e di forte spettacolarità , che si articolerà anche attraverso momenti improvvisati di rara intensità e cui parteciperanno solisti di eccezionale rilevanza, come lo straordinario fisarmonicista Guy Klucevsek, l'affascinante cantante Shelley Hirsch e l'eccellente violoncellista Tomas Ulrich, tutti acclamati protagonisti della scena musicale e teatrale americana di oggi. Uno strumentista dalle supreme doti tecniche ed espressive, il ben noto clarinettista David Krakauer, a capo del gruppo Klezmer Madness! (unica data italiana, 16 febbraio), rilegge in chiave affascinantemente moderna la drammatica tradizione musicale popolare ebraica, quel klezmer, ora
tragicamente dolente ora euforicamente trascinante, che per secoli ha accompagnato la quotidianità e le festività delle popolazioni di lingua yiddish dell'Est europeo. Già solista di un apprezzato gruppo come i Klezmatics, Krakauer ambienta la ieratica tradizione ashkenazita nello scenario urbano della New York dei nostri giorni, unendola ai ritmi funky e jazz metropolitani, ai timbri cangianti dell'elettronica, all'impatto fonico di chitarre che si intrecciano con antichissime e sinuose melodie dettate da clarinetto e fisarmonica, in una rivisitazione che si ammanta di un fascino particolarissimo, senza per questo alterare la ricchezza e la bellezza della tradizione. Un musicista-poeta come il celebre bandoneonista Dino Saluzzi (23 febbraio) chiude Aperitivo in Concerto , lanciando uno sguardo appassionatamente indagatore, ma alieno ad ogni retorica, alla complessità culturale del cosiddetto Sud del mondo : la violenta poeticità del tango, la dolente drammaticità della milonga, la cultura intricata e densa di pathos dei sobborghi di Buenos Aires, le incantatorie melodie andine, i solitari canti delle estesissime pianure argentine sono inscindibili dall'arte di questo artista, che oggi può ben dirsi il più importante e passionale cantore dell'America Latina, di cui sa evocare come forse nessun altro l'affascinante molteplicità delle tradizioni. Artista di lirica e intensa espressività , Saluzzi sarà accompagnato dal figlio, Josè M. Saluzzi, alla chitarra, e da un eccezionale quanto ben conosciuto contrabbassista, Palle Danielsson, grandissima figura dell'improvvisazione europea.
Nel giorno per giorno tutti gli appuntamenti e i programmi
Info:
TEATRO MANZONI
via Manzoni, 42 – Milano
tel.: 027636901
DOMENICA MATTINA, ORE 11.00
Biglietto ingresso: 10,50
Ridotto giovani: 7,75
Abbonamento per i 10 concerti domenicali: 100,00
Concerti serali (ore 21.00): biglietto unico 18,00 (in prevendita 20,00)
N. B.: Abbonamenti e prevendite presso la cassa del Teatro, a partire dal 9 settembre 2002, dalle ore 10.00 alle ore 18.00, da lunedì al venerdì.
per ulteriori informazioni:
Viviana Allocchio
Iniziative Speciali
Teatro Manzoni
Palazzo Canova, VII piano
Centro Direzionale
20090 MILANO 2 (Segrate)
tel.: 0221025118
fax: 0221025110
e-mail: aperitivi@fininvest.it