“Mercanti di Liquore” al Filodrammatici di Milano


24 Mag 2005 - News live

Reduci dai successi della parentesi teatral/musicale con Marco Paolini, i MERCANTI DI LIQUORE si ripresentano con un nuovo lavoro discografico che ha tutti i requisiti per consentire loro di marcare fortemente la loro presenza, nell'immensa distesa della musica italiana, costruendosi un senso, una fisionomia ed un'identità , d'indubbia sostanza e qualità . E la nuova, ulteriore sfida è quella di provare a calcare un palco particolare, diverso: quello di un Teatro, del Teatro Filodrammatici di Milano. L'appuntamento è per tre serate: giovedì 26, venerdì 27 e sabato 28 maggio alle ore 21.15 durante le quali la band riproporrà i suoi successi, con un duplice intento: consolidare la presenza nel panorama musicale italiano e provare a farsi conoscere ad un pubblico diverso, ma che può ugualmente apprezzarne le doti muiscali.
“CHE/COSA/TE/NE/FAI/DI/UN/TITOLO” è il paradosso identificativo di un CD che testimonia il “salto di qualità ” del gruppo: nella loro costruzione musicale, attraverso la felice metrica dei testi e con sempre maggiori incursioni in campo poetico, ma senza perdere la grinta, l'energia e lo spessore della dignità civile, spesso trattata ironicamente se non, a volte, persino in modo spiritosamente cabarettistico, che i loro personaggi, protagonisti/simbolo di una vita vera, rivendicano. Sì perchè il trio, composto da LORENZO MONGUZZI, SIMONE SPREAFICO e PIERO MUCILLI, (Monguzzi voce e chitarra acustica, Spreafico chitarra classica flamencata e Mucilli alla fisarmonica) non rinuncia al racconto e alla ballata, forme della canzone e dell'arte popolare che rappresenta il loro DNA artistico, ma anzi ne dilata i significati (o meglio, come nelle “storie”, le morali) per mettere meglio a fuoco, in quest'epoca così sbandata, altri modi di vedere la vita, di viverla, di giocarsela: di darle valore. Sono affreschi di un “romanzo popolare che non necessita di un titolo. Non costituisce un percorso da galleria artistica, se non occasionalmente. Anche se tratteggia un sentimento universale di drammatizzazione e amore. Più per le storie che per i protagonisti. Più per i significati che per le storie. Ecco, infatti, coesistere amare considerazioni dubitative sulla nostra capacità di andare nello spazio (“NON SIAMO MAI STATI SULLA LUNA”), fuggendo le responsabilità per le quotidianità omicide, alla graffiante ballata/metafora sulla nostra patria (“L'ITALIA”), con la complicità recitativa di Marco Paolini. Oppure la sofferta sensibilità che porta all'insonnia (“L'UOMO CHE NON DORME MAI”), prezzo per le consapevolezze dei disastri terreni cui fa contrasto, soprattutto ritmico, una sorta di nuovo “mondo in mi7” (“IL SUDDITO PEGGIORE”) che, questa volta nel sarcasmo, trova il tono giusto per porsi di fronte al potere. Spazio anche ai personaggi che vivono alla luce di vicende da balordi di periferia, tra amori legittimi (“LA MOGLIE BRONTOLONA”, dedicata a Piero Ciampi) e profani (“LA SEMI-AUTOMATICA”), o come l'eroico sacerdote, protagonista di una storia vera della Resistenza (“NELLA CHIESA DI BELLUSCO”), per passare ad un altro sarcasmo, ma stavolta dalla parte del potere, rappresentato da un boia, professionista della pena di morte (“HUNTSVILLE”). Tra tutte però, una canzone in particolare(“SENZA TITOLO”) sembra assumersi la responsabilità di punto di equilibrio di questo nuovo lavoro. Un brano che, coraggiosamente, scava dentro; interroga, ricerca una verità attraverso il ricordo. Ricostruisce ma senza voler risolvere. Constata e prende atto, con umana rassegnazione, indicando il valore dell'amicizia e del farsi dialogo reciproco, nel capire l'uno dell'altro. Una non-storia, quindi priva di titolo. Come questo CD che sull'effettiva necessità di un titolo, provocatoriamente, dileggia. Ma non dileggia, per contro, su tutte le nostre contraddizioni, pur lasciandoci liberi di pensare. Anche in modo divertente, se è necessario. E forse lo è.
I Mercanti di Liquore nascono a Monza a metà degli anni`90, quando tre musicisti che già militavano insieme nel gruppo rock “ZOO”, decidono di dar vita ad una formazione orientata verso la musica acustica. Il loro repertorio iniziale, è costituito da composizioni originali e da rivisitazioni di alcune tra le più belle canzoni di Fabrizio De Andrè e di altri importanti autori, nel panorama della musica italiana. Il gruppo si caratterizza per l'estro e l'originalità degli arrangiamenti, personalizzando l'interpretazione dei brani, tanto da essere definiti dalla critica specializzata un vero e proprio “power-folk trio”, per il loro particolare approccio alla musica d'autore. Negli ultimi anni I Mercanti di Liquore si sono esibiti in numerosissimi concerti, maturando e consolidando un'originale consistenza stilistica che li ha portati a valicare i confini regionali, fino a proporre la loro musica nelle più importanti manifestazioni musicali in tutta l'Italia, ospiti di numerose trasmissioni radiofoniche sulle reti nazionali. Ricordiamo, tra le altre, la partecipazione alla kermesse musicale “Faber, amico fragile”. Nel '99 I Mercanti di Liquore producono e propongono, in diversi teatri italiani, lo spettacolo “Gente Invisibile”, un omaggio a Fabrizio De Andrè e a tutti quelli che hanno raccontato storie sbagliate. E' del 2002 l'iniziativa: “Case del Popolo Tour”, itinerario di spettacolo che, per la formazione monzese, rappresenta il tentativo di trovare un proprio personale contatto con il pubblico, secondo un originale e inconsueto percorso. Mentre nell'aprile dell'anno successivo debutta “Song n.32” (Concerto variabile) uno spettacolo che vede protagonisti I Mercanti di Liquore e Marco Paolini, in un concerto con poesie, filastrocche e ballate raccolte in sezioni che spezzano, associano e intrecciano autori e testi diversi tra loro, cui partecipa lo stesso Paolini leggendo, interpretando e, a volte, canticchiando insieme ai musicisti. Altrettanto ricca la produzione più squsitamente musicale, che ha portato all'incisione di diversi Cd: “Mai paura”, nel settembre 1999; “La musica dei poveri”, nel marzo del 2002; “Sputi”, nel marzo del 2004, utilizzando parte del materiale dello spettacolo “Song n.32” e per finire, nel marzo di quest'anno CHE/COSA/TE/NE/FAI/DI/UN/TITOLO.

Info:
INGRESSO Euro 15 + PREV.
Biglietteria: 02.8693659
e-mail: info@teatrofilodrammatici.it


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