Marilyn Manson, satanismo di cartapesta


trato da Rocking the mail

22 Mag 2003 - Commenti live!

Marilyn Manson “The Golden Age of Grotesque”

Mentre scriviamo queste righe, il Comune di Milano ancora non ha saputo decidere se permettere a Marilyn Manson (altro gran bel nome, complimenti al titolare Brian Warner) di suonare dal vivo al Mazdapalace, dopo un primo rifiuto di Monza. E’ ridicolo come i politici e i bigotti abbocchino a questo satanismo di cartapesta. Il rock “demoniaco” ha davvero una nefasta influenza sui poveri ragazzi, che diventano violenti e antisociali dopo avere ascoltato i suoi dischi? Ascoltate “The golden age of grotesque” e capirete che sì, si può diventare antisociali ascoltando questa musica, ma solo per la sua bruttezza. Un esempio? Manson ha spiegato di essersi ispirato agli anni ’30. E’ soprattutto la title-track a giustificare l’affermazione: nel testo si usano espressioni come “scabaret sacrilegends” e “it’s a Dirty Word Reich”. Ma il pezzo suona come Alice Cooper costretto a suonare a cottim o in un cabaret berlinese. Le colonne portanti del sound del disco restano comunque l’elettronica e i riffoni di chitarra di matrice paleo-metal. La solita zuppa, insomma: da “Ka-boom ka-boom” a “Doll-dagga buzz-buzz ziggety-zag” a “Use your fist and not your mouth”. Un vero finto maledetto, che ormai fa paura solo agli amministratori comunali.

(tratto da Rocking the mail)


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