Marilyn Manson, “Portrait of an American Family”
a cura di Francesca Bruni
26 Giu 2023 - Dischi
Continuiamo il nostro viaggio tra gli album storici che hanno segnato per molti versi la strada del Rock. Questa volta la recensione di Francesca Bruni riguarda “Portrait of an American Family”, il primo album di Marilyn Manson del 1994.
Spregiudicato, dissacratorio questo è “Portrait of an American Family” primo album in studio della band statunitense Marilyn Manson uscito il 19 Luglio del 1994.
La copertina del disco è il ritratto grottesco e spaventoso della famiglia perbenista americana, un’opera blasfema e provocatoria che porterà Brian Warner, leader della band ad una carriera ricca di eccessi, divenendo un personaggio scomodo per la società statunitense.
Ormai abbandonato dal gruppo il nome d’origine “The Spooky Kyds”, i ragazzi bizzarri vengono notati da Trent Reznor leader del gruppo americano Nine Inch Nails che deciderà di co- produrre il disco insieme a Mr. Manson.
Distribuito dalla casa discografica Nothing, Interscope Records, l’album contiene tredici tracce dai molti riferimenti alla cultura americana con sperimentazioni sonore dallo stile folle, basti pensare che una parte del disco è stato registrato nello studio “Pig” a Beverly Hills, dove avvenne l’efferato assassinio di Sharon Tate, moglie del regista Roman Polansky per mano dei seguaci dl Charles Manson che sconvolse l’America nell’agosto del 1969.
La band si contraddistingue per le loro performance estreme e sconcertanti procurandogli non pochi guai con la giustizia ed in breve tempo Brian Warner diverrà un esempio di ribellione per molti giovani.
Nella breve introduzione del disco Prelude (The Family Trip) un rito musicale allucinato e delirante apre le porte all’ inferno.
https://music.youtube.com/watch?v=8hKwHs9QkDc&list=OLAK5uy_nmID3uZXzgvMdNaxXJwgzBFMdqkRvcEDU
La prima traccia Cake and Sodomy inizia con un ritmo tribale di batteria, una chitarra che picchia sodo si fonde a rumori in sottofondo dettati da sintetizzatori ed una voce ad effetto “megafono” si scaglia contro la società contemporanea corrotta.
La scaltra e ruvida Lunchbox, rappresenta unachiara denuncia al bullismo nelle scuole e la rabbia spacca prepotentemente, le sonorità “death metal” hanno un groove massiccio e sporco pronto a scalfire il perbenismo americano ed a rovesciare le ideologie conformiste.
https://music.youtube.com/watch?v=PRFJoUBP54o&list=OLAK5uy_nmID3uZXzgvMdNaxXJwgzBFMdqkRvcEDU
Il suono sinistro di un organo da luna park introduce Organ Grinder, un ritmo dissennato ed un ritornello distorto danno al brano un’atmosfera inquietante, descrizione di un cappellaio matto triste ed angosciato ed ecco che improvvisamente le chitarre e la voce di Brian Warner diventano furiose, una fiaba che si tinge di nero con sonorità simili a quelle dei cartoni animati.
Cyclops è dettata da una chitarra assordante accompagnata da una ritmica severa che scorre faticosamente come il vetro che raschia al suolo, canzone tipicamente “metal” dal sound pesante.
Suoni macabri e fantasmagorici dettati dal “Theremin” prevalgono in Dope Heat, una ballata psichedelica dal rock psicotico con tendenze “pop” accompagna una chitarra ruvida verso un mondo allegorico.
https://music.youtube.com/watch?v=Mq1sHDwpgqo&list=OLAK5uy_nmID3uZXzgvMdNaxXJwgzBFMdqkRvcEDU
Il “Reverendo” del rock in Get Your Gunn colpisce nuovamente, il testo invita a non farsi sottomettere dalle istituzioni ed a ribellarsi con azioni rivoluzionarie per ottenere un mondo più giusto.
https://music.youtube.com/watch?v=phjXoYqYE2U&list=OLAK5uy_nmID3uZXzgvMdNaxXJwgzBFMdqkRvcEDU
La gotica Wrapped In Plastic omaggia la celebre serie televisiva “Twin Peaks” del regista statunitense David Lynch, un brano contraddistinto da momenti fluidi alternati ad euforie rock per sottolineare l’ipocrisia della provincia americana.
Sonorità angoscianti introducono Dogma, una furia nevrotica ed assillante predomina in tutta la canzone dettata da un caos delirante di voci assordanti con chitarre dirompenti sul finale.
Nella decima traccia Sweet Tooth sezioni musicali rendono il brano frammentato da riff di chitarra che si allacciano ad una voce filtrata con suoni decisamente più sofisticati rispetto alle tracce precedenti.
Snake Eyes and Sissies è introdotta dalla voce a ripetizione del serial killer Richard Ramirez per poi partire con un boom distopico di chitarra ed organo dettati da intervalli di suoni conturbanti in sottofondo.
My Monkey è caratterizzata dalla voce tratta da frammenti di interviste al criminale Charles Manson in opposizione a cori grotteschi come in un macabro circo tra provocazioni e goliardia, il bene ed il male si mischiano in un gioco perverso.
Nell’ultima traccia del disco Misery Machine un “pot- pourri” di suoni assordanti e squilli di telefono incessanti creano angoscia e turbamento, la canzone termina con l’audio originale di una madre che minaccia la band di ricorrere ad un avvocato se non cessano di inviare materiale pornografico al proprio figlio.
https://music.youtube.com/watch?v=ioORbtVem8o&list=OLAK5uy_nmID3uZXzgvMdNaxXJwgzBFMdqkRvcEDU
“Portrait of an American Family” è un disco dai molteplici aspetti sovversivi e destabilizzanti, sicuramente non uno dei migliori dischi della band ma che getta le basi su quel che sarà successivamente la filosofia del “Reverendo”.
Aprite le porte agli inferi, questo è il disco che fa per voi.
Tracklist
- Prelude (The Family Trip)
- Cake and Sodomy
- Lunchbox
- Organ Grinder
- Cyclops
- Dope Hat
- Get your Gunn
- Wrapped in Plastic
- Dogma
- Sweet Tooth
- Snake Eyes and Sissies
- My Monkey
- Misery Machine
Band
- Daisy Berkowitz: psychoacoustical guitars
- Twiggy Ramirez: base tendencies
- Madonna Wayne Gacy: hammond organ, theremin, saxophone, calliopenis, brass, babies distorted muzette, loops
- Sara Lee Lucas: hitting and Mr. Manson accusations, child manipulations, backwards masking, polaroids
Executive Producer: Trent Reznor
Produced by: Mr. Manson and Trent Reznor