Macy Gray e David Murray a Milano
Redazione
8 Ott 2013 - News live
DAVID MURRAY INFINITY QUARTET
feat. MACY GRAY
Macy Gray – voce
David Murray – sassofono tenore
Thornton Hudson, Jr. – pianoforte, Hammond B-3
Jaribu Shahid – contrabbasso, basso elettrico
Nasheet Waits – batteria
Be My Monster Love
Domenica 13 ottobre 2013, alle ore 11.00, presso il Teatro Manzoni (via Manzoni, 42 – Milano), “Aperitivo in Concerto” inaugura la stagione 2013-2014 con un nuovo, appassionante progetto del sassofonista David Murray, alla guida del suo Infinity Quartet e con la partecipazione dell’ icona del neo-soul Macy Gray, che non si esibisce a Milano dal 2010.
La collaborazione fra una cantante dal timbro peculiare e dalla frequentazione di un neo-soul elegantemente patinato ma di grande intensità emotiva, con un artista che tramite il linguaggio delle avanguardie post- Albert Ayler scava nella tradizione dei grandi tenoristi del jazz come Coleman Hawkins, Ben Webster e Paul Gonsalves, porta a dei risultati straordinari quanto spettacolari: una rivisitazione modernissima della cultura vocale e strumentale africano-americana, che sa guardare con spirito innovativo sia alla drammaticità poetica di Billie Holiday che all’espressività aggressiva di una interprete R&B come Esther Phillips.
“Aperitivo in Concerto” inaugura così la sua ventinovesima stagione con un vero e proprio evento che sa dispensare grande spettacolo ma anche eccezionale raffinatezza e trascinanti emozioni nell’esplorazione di un repertorio che rilegge creativamente il ricchissimo contesto del song americano e africano-americano.
DAVID MURRAY
Sassofonista e compositore, David Murray, dalla fine degli anni Novanta, è stato spesso associato all’avanguardia improvvisativa per il suo modo di esplorare l’intersezione di jazz, hip hop, gospel, sonorità africane e dei caraibi. La musica di Murray ha combinato le innovazioni del free jazz degli anni ’70 con il jazz della tradizione per ottenere un suono estremo e aspro. La sua carriera sembra confermare quanto sostiene Ornette Coleman, e cioè che l’anima dei neri d’America si esprime al meglio attraverso il sax tenore. Dal 1975 si trasferisce a New York dalla natia Oakland in California, per collaborare con Cecil Taylor e Dewey Redman, che lo incoraggiano a proseguire l’attività musicale. Sempre a New York lavora con Sunny Murray, Anthony Braxton, Oliver Lake, Don Cherry. Entra a far parte della Energy Band di Ted Daniel, collabora con Hamiet Bluiett, Lester Bowie e Frank Lowe. Nel 1976 Murray partecipa alla fondazione del World Saxofone Quartet con Oliver Lake, Julius Hemphill e Hamiett Bluiett. E’ l’inizio di un periodo estremamente fertile e che dura fino ad oggi: Murray incide e collabora con il World Saxophone Quartet, Dave Burrell, John Hicks, Craig Harris, Butch Morris, McCoy Tyner, Elvin Jones, Mal Waldron, Amiri Baraka, creando inoltre molteplici lavori originali che ne fanno uno dei più acclamati protagonisti dell’improvvisazione contemporanea. Da poco ha inoltre iniziato una collaborazione con la cantante Macy Gray, con cui si è esibito sia a capo di una big band che con il suo abituale quartetto. Assieme hanno inciso l’album Be My Monster Love, programma del concerto al Manzoni, con la collaborazione del grande poeta africano-americano Ishmael Reed.
MACY GRAY
Macy Gray è il nome d’arte di Natalie Renee McIntyre, celebrata cantante e attrice statunitense. Il suo stile musicale mescola soul e jazz, con accenni “urban”. Per questi motivi, è una esponente del neo soul, sviluppatosi nella metà degli anni ‘90.
Fin da piccola si appassiona alla musica, ma viste le prese in giro dei suoi compagni di scuola, per via della sua voce buffa e roca, decide di parlare il meno possibile. Si trasferisce a Los Angeles, dove canta in alcuni locali jazz, coinvolgendo amici ed altri artisti in lunghe jam session che si protraevano fin all’alba. Nel 1999, dopo aver ottenuto un contratto discografico, pubblica On how life is. L’album ottiene un enorme successo da oltre sette milioni di copie nel mondo, anche grazie a brani come Do something e soprattutto I Try, che le fanno guadagnare un Grammy Award. Collabora con Fatboy Slim, prestando la sua voce nel brano Demons.
Nel 2001 pubblica il suo secondo album The Id, trascinato dai singoli Sexual evolution e Sweet baby che vanta la collaborazione con Erykah Badu. L’album è prodotto da Rick Rubin, e oltre la Badu, vanta collaborazioni di nomi importanti della scena black contemporanea. Nel 2002 appare in Spider-Man, dove interpreta se stessa, e partecipa all’album Shaman di Carlos Santana. Nel 2003 pubblica The trouble with being myself che contiene brani come When I see you e She ain’t right for you. Nel marzo 2007 pubblica l’album Big, anticipato dal singolo Finally Made Me Happy che vede la collaborazione di Natalie Cole. L’album vanta inoltre collaborazioni con Justin Timberlake, Fergie, Will.i.am e Nas. Anticipato dal singolo Beauty in the World, nel giugno del 2010 pubblica il suo quinto album in studio dal titolo The Sellout.
Il 16 febbraio del 2012 partecipa al Festival di Sanremo in qualità di ospite, esibendosi al fianco di Gigi D’Alessio e Loredana Bertè con il brano Almeno tu nell’universo, nella versione inglese intitolata Flame. Il 19 febbraio dello stesso anno il designer Joshua Fenu la porta come ospite internazionale della trasmissione Chiambretti Sunday Show e le organizza un party Maison Rouge in suo onore a Milano.
In occasione del 40esimo anniversario della pubblicazione dell’album Talking Book di Stevie Wonder pubblica un tribute album nel quale interpreta tutte e dieci le tracce originali.
Ad oggi, Macy Gray ha venduto oltre 14 milioni di copie dei suoi album.
THORNTON HUDSON, Jr.
Thornton James Hudson, Jr., conosciuto anche come Lil Pookie, nasce il 24 novembre 1980 a Merrillville, Indiana. Eccellente pianista ed organista, versato nell’interpretazione della tradizione gospel africano-americana, è apprezzato anche come arrangiatore. Collabora da anni con David Murray (con cui ha partecipato nel 2009 anche alla messa in scena, con Amiri Baraka, di The Sisyphus Revue, presentato ad “Aperitivo in Concerto”), e si è esibito più volte con artisti quali The Last Poets, Hamiet Bluiett, Jamaaladeen Tacuma e Mingus Murray
JARIBU SHAHID
Nato a Detroit, Michigan, ed eminentemente autodidatta, il contrabbassista Jaribu Shahid ha esordito nella città natale, esibendosi a fianco di artisti come Kenn Cox, Wendell Harrison, Jimmy Wilkins, J.C. Heard, Martha and the Vandellas. Nel 1975 entra a far parte del gruppo Griot Galaxy, per poi passare, nel 1978, a far parte dell’Arkestra di Sun Ra, con cui collabora sino alla morte del leader. Dal 1979 collabora stabilmente con Roscoe Mitchell, ed in tempi più recenti ha allacciato un sodalizio artistico con David Murray, collaborando inoltre con l’Art Ensemble of Chicago (dove ha sostituito lo scomparso Malachi Favors). Ha inoltre inciso e collaborato con Milt Jackson, James Carter, Geri Allen, Rod Williams, Craig Taborn, Hugh Ragin, Abdoulaye Ndiaye e Blue Dog.
NASHEET WAITS
Nasheet Waits è uno dei batteristi più stimolanti e creativi della sua generazione. In possesso di mezzi tecnici e sfumature timbriche come di rado è dato incontrare, egli ha messo a punto uno stile estremamente originale, caratterizzato dalla mescolanza di flussi poliritmici che sembrano dare vita a delle vere e proprie onde sonore in grado di sottolineare e arricchire la musica dei gruppi cui partecipa. Nato nel 1971 a Manhattan, New York, è stato incoraggiato a suonare la batteria dal padre, il celebre Frederick (Freddie) Waits, grande musicista che nel corso della sua carriera ha collaborato con molte leggende del Jazz, tra cui Ella Fitzgerald, Sonny Rollins, McCoy Tyner, Max Roach. Nasheet Waits si è laureato con lode in Arts in Music presso la Long Island University, e ha inoltre studiato con il percussionista Michael Carvin, al contempo influenzato ovviamente dal padre così come da Max Roach, che lo ha scritturato come membro del suo ensemble di percussioni M’Boom, proprio in sostituzione di Freddie Waits. La prima scrittura di rilievo gli è stata offerta dal sassofonista Antonio Hart, nel cui quintetto ha a lungo militato effettuando tournée e partecipando all’incisione di tre album. Tra le proprie influenze egli cita Billy Higgins, Art Blakey, Tony Williams, Philly Joe Jones e Billy Hart. Oltre a prendere parte a vari gruppi di Andrew Hill, uno dei quali ha vinto il prestigioso premio danese JAZZPAR nel 2003, Waits è stato un componente del trio di Fred Hersch, nonché del gruppo “Bandwagon” di Jason Moran. Tra le sue altre collaborazioni spiccano quelle con Geri Allen, Mario Bauza, Hamiett Bluiett, Abraham Burton, Ron Carter, Marc Cary, Steve Coleman, Stanley Cowell, Orrin Evans, Stefon Harris, Andrew Hill, Bill Lee, Jackie McLean, The Mingus Big Band, The New Jersey Symphony Orchestra, Greg Osby, Joshua Redman, Vanessa Rubin, Antoine Roney, Wallace Roney, Jacky Terrasson, Bunky Green e Mark Turner.
Abbonamento 11 concerti €110,00
In vendita alla cassa del Teatro
dal 18 giugno al 12 ottobre 2013
Tel. 02.7636901
Biglietto intero €12 + €1 prevendita
Ridotto giovani €8 + €1 prevendita
Prevendita
dal 30 settembre 2013 alla cassa del Teatro
Tel. 02.7636901 – Numero verde 800-914350
Online:
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CircuitoTicketone + Call Center 892.101
Posti fissi e numerati
Info:
Teatro Manzoni
Via Manzoni, 42 – Milano
Tel. 02.7636901
info@teatromanzoni.it
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