Luca Rossi a “Incontri con l'artista”


Andrea Zepponi

11 Ago 2011 - Commenti classica

ALTIDONA.Concerto suggestivo e coinvolgente della serie dal titolo Grandi maestri per giovani talenti , inaugurata con I Concerti dell'Accademia Malibran ad Altidona (FM) nell'ambito dell'International Master Classes 2011 – Perfezionamento ed alto perfezionamento musicale, è stato quello del 31 luglio cha ha preso il via dalle 21.30 in varie location del centro storico di Altidona partendo dal Largo Municipale attraverso la Porta dei Leoni e infine alla Chiesa della Misericordia, la chiesetta adibita ad auditorium dall'Accademia. L'evento musicale ha avuto come strumento protagonista il M Luca Rossi con il suo suggestivo armamentario di diversi tamburi del mediterraneo e tre corsisti della Master Class di canto lirico e cameristico del M Rossella Marcantoni: Roberta Sollazzo mezzosoprano, Marco Castellucci tenore e Michele Soldo baritono accompagnati al pianoforte dal M Michele Ciopettini con la collaborazione organizzativa dell'Associazione Altidona Belvedere . La serata apre la serie di tre appuntamenti dedicati all'Incontro con l'Artista, curati dal Prof. Vincenzo Pasquali. Quello di domenica ha messo in risalto il tamburo come strumento simbolo di vita e di morte : sia il principio della vita, il battito cardiaco che quello finale della marcia funebre sono scanditi da un ritmo, ha detto Pasquali nella sua prolusione e la serata ha avuto inizio con una processione dal Largo Municipale di Altidona attraverso la Porta dei Leoni dove il pubblico si è raccolto per poi entrare nella Chiesa della Misericordia, una delle sedi di in cui si esibisce l'attività dell'Accademia: qui abbiamo assistito a una vera e propria cavalcata sui ritmi e le sonorità di uno strumento che lega indissolubilmente, pur nelle sue varietà , tutti i popoli, a tutti i livelli culturali, nella musica popolare come nella colta, nel jazz come nel rock. Si tratta del tamburo a cornice del mediterraneo suonato magistralmente da uno dei suoi maggiori interpreti in ambito internazionale, il tamburo suonato da Luca Rossi che ha intrecciato la musica popolare con la cosiddetta musica colta dell'800 ritmando due composizioni da camera di Maria Malibran, la Tarantella e il Rataplan; queste sono state eseguite al pianoforte e interpretate anche con movimenti di danza dai giovanissimi corsisti dell'accademia il mezzosoprano Roberta Sollazzo e il baritono Michele Soldo. In questi brani si apprezza il lato misterioso e romanticamente orientato della inflessione musicale della Malibran compositrice. La tessitura grave della parte vocale deve certamente rispecchiare quella della grande cantante lirica del passato che aveva una vocalità duttile e passava disinvoltamente dalla tessitura di soprano a quella di contralto. Mediterraneo senso del ritmo accomuna il soprano di origine spagnola con il gusto della percussione espresso da Luca Rossi che ha accompagnato con i suoi ritmi tutto il concerto. Il tenore Marco Castellucci ha poi interpretato una delle canzoni napoletane più caratteristiche e più provocanti, O sarracino, che ha convogliato l'attenzione sulla tradizionale mescolanza e integrazione delle culture nel Mediterraneo. La serata dolce e calda ha fatto il resto invogliando il pubblico ad interagire con Luca Rossi che ha coinvolto gli astanti con la sua simpatia e comunicativa partenopea. La compresenza di musica colta e di musica popolare è stato l'ingrediente più accattivante della serata che ha lasciato il pubblico aperto ad ulteriori esperienze e lo ha invogliato a seguire l'attività dell'Accademia Malibran che darà luogo a molti concerti e saggi nella zona. Il progetto e la manifestazione sono realizzati dall'Accademia Musicale Internazionale Maria Malibran , in collaborazione con Regione Marche, Provincia di Fermo, Camera di Commercio di Fermo, Fondazione Carifermo, Fondazione Cassa Risparmio di Ascoli Piceno. Sponsors della manifestazione la Cantina Colli Ripani, Banca dell'Adriatico, Bcc Picena, Fim Edil, la Splendente, 5 Ghiande, Il Casale di Altidona, Banca Lanciano e Sulmona, Roberto Valli pianoforti.
(Per gentile concessione di GBOPERA www.gbopera.it)
(Andrea Zepponi)


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