“L’opera a luci rosse – Seduzione e sessualità nel melodramma del secondo Ottocento” di Federico Fornoni


a cura di Vincenzo Pasquali

6 Set 2023 - Libri

Presentiamo il libro, vincitore del Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca e pubblicato dalla Casa Editrice Leo S. Olschki di Firenze, L’opera a luci rosse – Seduzione e sessualità nel melodramma del secondo Ottocento del docente di Storia della Musica del Conservatorio di Novara Federico Fornoni.

L’Ottocento sente la sessualità come un problema. Quando la si affronta in uno spettacolo pubblico è soggetta a strategie rappresentative che possano renderla tollerabile agli occhi dello spettatore. Il volume discute tali modalità di rappresentazione nel momento in cui gli autori si confrontano con tematiche quali la prostituzione, l’adulterio, la malattia, la violenza, l’incontro carnale.

Le scelte drammaturgico-musicali sono poste in costante dialogo con la mentalità coeva da un lato e con la realtà dei comportamenti dall’altro, tenendo in considerazione i ruoli assunti dalla Chiesa, dalla scienza, dall’apparato legislativo, dalla società civile in materia di regolamentazione sessuale.

Al centro del discorso sono posti titoli di compositori assai noti, a cominciare da Verdi e Puccini, ma anche opere meno conosciute, come quelle di Petrella, a testimoniare come nella seconda parte del secolo la relazione sentimentale fra i personaggi sia sempre più declinata in chiave erotica. Ne emerge un quadro complesso e variegato, in progressivo sviluppo per via dell’emersione di nuove istanze estetiche, nuovi immaginari, nuovi modelli, alla cui affermazione le opere analizzate contribuiscono e di cui sono allo stesso tempo figlie.

Scorrendo l’indice del volume (ogni capitolo è declinato scrupolosamente in diversi paragrafi tematici) si evince la forma quasi “enciclopedica” del lavoro di Federico Fornoni che analizza un tema di scottante attualità che in quel secondo ottocento pone le basi per uno sviluppo in equilibrio tra tradizione e innovazione, oggi di non facile sintesi per le pressioni di cambiamenti repentini della società che spesso influenzano arbitrariamente la messa in scena di quel repertorio massicciamente presente nei teatri di tutto il mondo.

Ecco i titoli dei sei capitoli in questione: Progetti Versus Comportamenti; Socialità. La “Trilogia Popolare” di Verdi; Regolamentazione Petrella e (ancora) Verdi; Femminilità e alterità. L’Opera fin de siècle; Molteplicità, stimolazione sensoriale, morte, le vie pucciniane dell’erotismo; Maschio e femmina. Puccini di fronte ai generi.

Chiudono il prezioso libro una puntuale bibliografia e l’indice dei nomi e delle opere citati.

Un libro da leggere con attenzione, questo “L’opera a luci rosse – Seduzione e sessualità nel melodramma del secondo Ottocento”, per specialisti sì ma anche per chi, appassionato di lirica, vuole approfondire l’ascolto e la visione consapevoli del patrimonio musicale italiano di fine ottocento.

L’AUTORE

Federico Fornoni insegna storia della musica nel Conservatorio di Novara. Cura la collana Vox Imago, dirige la rivista Donizetti Studies ed è autore della monografia Oltre il belcanto. Direttrici drammaturgiche del teatro donizettiano (Musicom, con il patrocinio dell’Université de Fribourg). Ha curato diversi volumi miscellanei e ha pubblicato per riviste, teatri, case editrici (Olschki, Marsilio, Skira, Electa, Silvana, Ets, Lim, Treccani), stagioni concertistiche e festival (Teatro alla Scala, Orchestra Verdi di Milano, Festival MiTo, Società del Quartetto di Milano, Settimane barocche di Brescia). Per il Comune di Bergamo ha curato la mostra documentaria Gavazzeni a Bergamo nel nome di Donizetti (2016-2017).

IL PREMIO ROTARY GIACOMO PUCCINI RICERCA

Il Rotary Club Lucca e il Centro Studi Giacomo Puccini bandiscono dal 2006 il Pre­mio Rotary Giacomo Puccini Ricerca, che viene assegnato a uno studioso, italiano o straniero, che intenda svolgere una ricerca di argomento pucciniano.

Il Premio, a cadenza triennale, consiste in una somma di € 10.000,00 ed è conferito mediante un bando pubblico.

Gli esiti della ricerca, da condursi in un arco di tempo ideale di tre anni, si concre­tizzano nella realizzazione di una monografia, edita sotto la supervisione scien­tifica del Centro Studi Giacomo Puccini, nella collana dedicata «Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca».

Ad oggi cinque giovani studiosi si sono aggiudicati il Premio e i loro progetti sono confluiti in tre volumi pubblicati e in uno in preparazione. Il progetto del vincitore 2021 è in corso di svolgimento.

2006, Riccardo Pecci, Puccini, il ‘principe reale’, e Catalani, il ‘pertichino’. Consonanze e dissonanze di due lucchesi alla corte di Verdi.

Volume pubblicato: Riccardo Pecci, Puccini e Catalani. Il Principe reale, il pertichino e l’«eredità del Wagner». Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca, 1, Firenze, Ol­schki, 2013

2008, Arman Schwartz, Puccini’s Soundscapes: Geography and Modernity in Italian Opera.

Volume pubblicato: Arman Schwartz, Puccini’s Soundscapes. Realism and Modernity in Italian Opera. Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca, 2, Firenze, Olschki, 2016

2010, Suzanne Scherr, Tempo in the Operatic Works of Giacomo Puccini, pubblica­zione in preparazione.

2014, Federico Fornoni, Scene di seduzione nell’opera italiana del secondo Ottocento: da «Rigoletto» a «Madama Butterfly».

Volume pubblicato: Federico Fornoni, L’opera a luci rosse – Seduzione e sessualità nel melodramma del secondo Ottocento. Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca, 3, Firenze, Olschki, 2022

2021, Matteo Giuggioli, «Questo è il bacio di Tosca!». La rappresentazione della violenza nelle opere di Giacomo Puccini, ricerca in corso.


Federico Fornoni, L’opera a luci rosse – Seduzione e sessualità nel melodramma del secondo Ottocento, Centro studi Giacomo Puccini. Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca, vol. 3, Casa Editrice Leo S. Olschki, Firenze, 2022, cm 17 × 24, xiv-394 pp. con 64 esempi musicali € 40,00 [ISBN 978 88 222 6800 6]

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One response

  1. Andrea Zepponi ha detto:

    Un testo prezioso, dal linguaggio musicologico esemplare e dal contenuto assai interessante non certo dal punto di vista di quella odierna piega scenoregistica che vorrebbe fare di noi melomani tutti spettatori “voyeurs”, se non altro perché le sue pagine dimostrano, con acume elegante ed esempi lampanti, che la sessualità e l’erotismo espressi nell’opera vanno cercati e contemplati non sulla scena ma nella musica.

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