LITTLE NICKY (Un diavolo a New York)


di Davide Rivelli

11 Ago 2013 - Senza categoria

Cinema: Recensioni

Titolo originale : Little Nicky
Nazione : USA
Anno : 2000
Regia : Steve Brill
Interpreti : Adam Sandler, Rodney Dangerfield, Harvey Keitel, Quentin Tarantino,Patricia Arquette, Salvatore Cavaliere, Henry Winkler.
Distribuzione : Nexo

Un cast stellare per un film demenziale, e un film pensato ed incentrato su un solo attore : Adam Sandler, che qui da noi può anche sembrare un nome da signor nessuno, ma che negli States furoreggia, raggiungendo livelli di gradimento presso il pubblico da vera star.
In Italia è sbarcato con “Un tipo imprevedibile”, un film su un mancato giocatore di hockey su ghiaccio che si scopre casualmente un fenomeno del golf, trovandosi immerso in un mondo elegante ed educato che assai poco si confà alla rozzezza che è bagaglio irrinunciabile di qualsiasi giocatore di hockey che si rispetti. Poi sono seguiti, “The Waterboy” (con Henry Winkler – Fonzie – che faceva l'allenatore della squadra di football), “The big daddy” e “The wedding singer”, tutti film comico-demenziali contraddistinti dal marchio Sandler (che, tra l'altro, mette anche mano alle sceneggiature, dimostrandosi testa pensante dei prodotti in cui compare come attore). Ha avuto la parentesi di Bulletproof, un poliziesco sconclusionato e divertente sulla scia fortunata di film con coppie d'investigatori scalcinati ed agli antipodi tra di loro (evoluzione verso toni sempre più da farsa della leggendaria serie di Arma Letale).
Tutto ciò non ha nulla a che vedere con il film in sè, ma voleva rappresentare un'inquadratura per chi non conoscesse il personaggio Sandler, e per spiegare inoltre com'è che per un film spudoratamente stupido come questo si sia mossa gente del calibro di Harvey Keitel, Patricia Arquette e Quentin Tarantino.
A seguire, trama : il Diavolo (Keitel) ha tre figli, uno dei quali è Nicky, il più buono, e stupido, dei tre. Gli altri due, vista frustrata la loro brama di potere dalla rinuncia del padre ad abdicare, decidono di salire nel mondo dei vivi per procurarsi direttamente le anime da condannare alla dannazione eterna. Questa loro fuga condanna il diavolo a morire poco alla volta, fino a scomparire, lasciando così vacante il trono degli inferi. L'unico che può fermarli è Nicky. Nicky parte per la terra, conoscerà un mare di svitati e, infine, ovviamente, anche l'amore. Salverà il trono del padre e ne combinerà un po' di tutti i colori.
Alla fine, farà attaccare Fonzie dalle api e verrà aiutato nello scontro finale contro il Male da Ozzy Osborne, paladino del paradiso.
L'idea potrebbe essere carina, anche se non è sfruttata fino in fondo, ma si adagia su uno sviluppo stanco sorretto solo da gag non sempre all'altezza. Questo fino a metà del film. Da un certo punto in avanti infatti la storia si anima, le trovate si fanno più fresche, la demenzialità più spinta, come se fino ad allora ci fosse stata l'attenzione a non superare una certa linea di ridicolo.
In questi casi è vitale superarla, tale linea.
Il film è divertente, anche se non il migliore della serie. Va detto che il pubblico italiano non può apprezzare numerosi richiami a situazioni e personaggi della tv americana, perdendosi così una buona fetta della ragion d'essere del film.

daviderivelli@tiscalinet.it

(Davide Rivelli)


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