“L'Imbalsamatore” di Battistelli a Siena
11 Lug 2009 - News classica
Dopo il caloroso successo di pubblico e di critica per la prima rappresentazione italiana dell'Imbalsamatore di Giorgio Battistelli dello scorso 10 luglio, lo spettacolo replica nell'unica data di domenica 12 luglio alle ore 21.15 al Teatro dei Rozzi di Siena per la 66 Settimana Musicale Senese dell'Accademia Chigiana.
Da sempre attenta al teatro musicale contemporaneo, anche per questa presente edizione la Settimana Musicale Senese ha presentato dunque una novità per l'Italia portando in scena L'Imbalsamatore di Giorgio Battistelli, monodramma giocoso da camera su testo di Renzo Rosso, interpretato dall'attore Paolo Calabresi, una delle Iene televisive più trasformiste della trasmissione di Italia 1, e dall'Orchestra della Toscana diretta da Erasmo Gaudiomonte. L'allestimento segna il debutto nella regia dello stesso Battistelli, affiancato da Angela Linzalata (scene e costumi), Guido Levi (luci), Alvise Vidolin e Davide Tiso (live electron ics); Erasmo Gaudiomonte dirige l'Orchestra della Toscana.
Presentato in prima assoluta sette anni fa all'Omega Place di Londra su commissione dell'Almeida Festival, l'opera che sarà registrata da Rai Radio Tre – racconta gli ultimi momenti di vita dell'imbalsamatore del corpo di Lenin, Alessio Miscin, che appena abbandonato dalla moglie fuggita con un ballerino assai più giovane di lui, si consola con birra e vodka e si lascia andare a riflessioni disincantate, amare e dissacranti sulla sua vita personale e sul comunismo, apprestandosi al periodico lavoro di conservazione della salma. Miscin a tu per tu con la salma di Lenin, decide di sperimentare una nuova sostanza che però malauguratamente fa sbriciolare pezzo per pezzo il corpo del leader russo. Il finale è grottesco e surreale: preso dal panico, Miscin decide di sostituire il suo corpo a quello svanito di Lenin, si trucca e si inietta il liquido per l'imbalsamazione. Prima dell'inizio dello spettacolo guardie rosse in divisa accoglieranno il pubblico del Teatro dei Rozzi di Siena.
Così spiega Battistelli: Fra i testi teatrali che Renzo Rosso mi aveva sottoposto, rimasi immediatamente colpito dalla forza dell'immagine contenuta nell' Imbalsamatore', da tutto quel che significava sia dal punto di vista politico, sia dal punto di vista di una domanda sull'umano come tale: la ritualità della conservazione di un corpo, la monumentalizzazione religiosa del Capo, la convinzione che le idee possano sopravvivere alla morte e la constatazione che sono mortali anch'esse, anzi che si disfano proprio come la salma di Lenin cade a pezzi sotto lo sguardo incredulo di Miscin. Che alla fine l'imbalsamatore prenda il posto di Lenin, che il corpo da esporre e da contemplare non sia quello del Capo, ma di un uomo qualunque, mi sembrava una rivalsa dell'anonimato che fa la storia, quasi che il Milite Ignoto si fosse travestito da grande condottiero per esporsi alla vista di tutti con l'astuzia dell'inganno. Il corpo morto è un corpo privo di identità . Se si tenta di restituirgliela inserendola in un contesto cerimoniale non si fa che esporre, in realtà , l'uomo qualsiasi, privato di tutto ciò che dentro al corpo contribuiva a dar forma all'esteriorità .
Info:
Accademia Musicale Chigiana
tel. 0577.22091
www.chigiana.it
Biglietti: 20,00 e 14,00, ingresso ridotto 6,00