Le “Nozze di Figaro” alle Muse di Ancona
25 Gen 2012 - News classica
di Alberto Pellegrino
ANCONA. La Stagione lirica 2012 della Fondazione Teatro delle Muse si apre il 27 gennaio (con replica il 29) con l’opera Le nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart con regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi. Questo nuovo allestimento va a completare il ciclo della trilogia mozartiana dopo le due magistrali messe in scena di Don Giovanni (2010) e Così fan tutte (2011). La direzione della Form è stata affidata al Maestro Guillaume Tourniaire, mentre il cast degli interpreti è formato da Carmela Remigio (Contessa), Alessandro Londo (Conte) Adriana Kucerova (Susanna), Riccardo Novaro (Figaro), Elena Belfiore (Cherubino), Giacinta Nicotra (Marcellina), Luca dell’Amico (Don Bartolo), Luca Canonici (Don Basilio) e il Coro Lirico Marchigiano. Le luci sono di Vincenzo Raponi e i movimenti coreografici di Roberto Maria Pizzuto.
La Stagione prevede anche il recital del tenore Paolo Fanale, vincitore dell’ottava edizione del Premio internazionale Franco Corelli (18 febbraio); il concerto (25 febbraio) con i solisti Antonio Pappano (pianoforte) e Luigi Piovano (violoncello); l’esecuzione della Sinfonia n.9 di Ludwig van Beethoven con la Form diretta dal Maestro Hubert Soudant (23 marzo); infine la stagione si chiuderà il 22 aprile con un grande spettacolo di danza del Balletto Accademico di Stato di San Pietroburgo che interpreterà Il Lago dei Cigni di Cajkovskij.
La prima parte di una grande trilogia
Le Nozze di Figaro (1786) sono un dramma giocoso in quattro attiche costituisce il primo risultato della collaborazione artistica traMozart e Lorenzo Da Ponte e rappresenta un esempio di rara perfezionenell’ambito del teatro musicale per il perfetto connubio trapartitura e testo drammaturgico. Mozart concepisce l’idea dicomporre quest’opera dopo aver letto Il matrimonio di Figarodi Beaumarchais, una commedia allora celebre in tutta l’Europa escritta da un autore che il compositore salisburghese ammira per le sueidee rivoluzionarie. Il drammaturgo francese affronta il tema deirapporti tra le classi sociali rappresentate in questo caso dalloscontro tra un aristocratico arrogante e ancora legato ai suoiprivilegi feudali con un astuto esponente di quel terzo stato che staormai conquistando un posto di rilievo nella società europea.Mozart e Da Ponte mettono in questa opera molta parte della loropersonalità e delle loro esperienze di vita con un particolareapprofondimento psicologico dei personaggi principali, attuatoattraverso lo specchio di una realtà umana che si riverberacontinuamente nel quotidiano, privilegiando la natura degli“esseri umani” che hanno interessi più o menonobili, che affrontano la vita con i loro valori, ma che ricorronoanche alla finzione, alla menzogna, all’intrigo, altravestimento.
Nonostante il melodramma si rifaccia all’opera buffa italiana epresenti una forma semplice e lineare, è impressionante ilnumero delle invenzioni musicali esso presenta con una partitura dove ibrani sono equamente divisi tra “a solo” e pezzid’insieme: 14 brani solistici (10 arie, 3 cavatine e unacanzone), 12 pezzi d’insieme (6 duetti, 2 terzetti, un sestetto e3 concertati finali), 2 cori. Particolarmente importanti sono i trefinali d’atto (il primo atto si chiude con un’aria) chesono delle composizioni “sinfoniche” dalle dimensioni edalla forza assolutamente innovative per quell’epoca. A questecomposizioni vanno aggiunti, oltre l’Ouverture d’aperturadel primo atto, i numerosi pezzi a solo di incontestabile bellezza: lacavatina di Figaro Se vuol ballare, l’aria di Bartolo La vendetta, oh, la vendetta, l’aria di Cherubino Non so più cosa son, cosa faccio, l’aria di Figaro Non più, andrai farfallone amoroso, la cavatina della contessa Porgi, amor, qualche ristoro, la “canzona” di Cherubino Voi che sapete, l’aria del conte Vedrò, mentr’io sospiro, il sestetto Riconosci in questo amplesso, il recitativo e aria della contessa E Susanna non viene…Dove sono i bei momenti, il celebre duetto tra Rosina e Susanna Che soave zeffiretto, le arie di Figaro contro le donne Aprite un po’ quegl’occhi e di Susanna Deh, vieni, non tardar, il concertato in sei sezioni Pian Pianino le andrò più presso, la riappacificazione finale tra Figaro e Susanna Pace! pace! mio dolce tesoro e tra il conte e Rosina Contessa perdono!
La trama
Atto primo. L’azione si svolge nel palazzo delconte d’Almaviva, dove Figaro e Susanna fanno i preparativi peril matrimonio, quando si accorgono che la camera loro assegnataè vicina alla camera da letto del conte che ha delle mire sullagraziosa cameriera. Marcellina, la governante di Don Bartolo, presentaun impegno di matrimonio sottoscritto da Figaro per ottenere da lei unprestito. Cherubino, un paggio che fa la corte a tutte le donne e cheè innamorato della contessa Rosina, chiede a Susanna diintercedere presso il conte che l’ha sorpreso in compagnia dellaservetta Barberina. Il conte corteggia Susanna e chiedehttp://www.fenice.org/cgi-bin/musicult/concorsi/scheda.pl?scheda=156coninsistenza un appuntamento, mentre Cherubino si è nascostodietro una poltrona. Sopraggiunge Don Basilio e ci vuolel’abilità di Susanna per far nascondere il conte senza ches’incontri con Cherubino. Quando Don Basilio rivela la passioneche Cherubino nutre per contessa, Almaviva esce dal suo nascondiglio escopre la presenza di Cherubino; sopraggiunge anche Figaro a chiedereal padrone di poter affrettare le nozze. Cherubino sarà speditoa Siviglia a fare il soldato.
Atto secondo. Figaro e Susanna cercano di convincerela contessa, che non si sente più amata, a dare una lezione almarito: Susanna fingerà di accettare un appuntamento al qualeandrà Cherubino travestito da donna. Segue la vestizione delpaggio, ma ecco arrivare il conte: Susanna si nasconde dietro una tendae Cherubino nello spogliatoio da quale il conte sente dei rumori, percui esce a prendere gli arnesi per scassinare la porta. Cherubino escee salta dalla finestra, Susanna entra nello spogliatoio, dove vienetrovata dal conte. Tutto sembra risolto, ma arriva il giardinieredicendo che qualcuno ha calpestato le sue rose e facendo rinascere isospetti del conte. Da parte sua Marcellina continua a pretendere lenozze con Figaro.
Atto terzo. La contessa non rinuncia al proposito difissare tra il conte e Susanna un appuntamento al quale andràlei stessa. Per liberarsi di Figaro, Almaviva vuole che si celebri ilmatrimonio con Marcellina, ma improvvisamente si scopre che questiè il figlio illegittimo avuto da Don Bartolo. Cherubino, semprevestito da donna, si nasconde fra le ancelle, ma viene scoperto e ilconte gli ordina di sposarsi, per cui ora i matrimoni saranno tre:Figaro con Susanna, Marcellina con Don Bartolo, Cherubino conBarberina. L’intrigo ai danni del conte continua e Susanna glidà un biglietto in cui fissa un appuntamento.
Atto quarto. Nel giardino del palazzo Figaro viene asapere dell’appuntamento di Susanna con il conte e va sul luogodel convegno per smascherare la fidanzata infedele. Arrivano anche glialtri personaggi e s’intreccia una fitta rete di equivoci. Afarne le spese sono Figaro, sorpreso a corteggiare la contessa cheè in realtà Susanna, ma anche il conte sorpreso mentre fala corte a Susanna che è in realtà la moglie. I due sitrovano pertanto nella condizione di dover chiedere perdono e di farela pace con le loro rispettive donne, per cui la vicenda si conclude inmodo festoso.
La grandezza dell’opera
In questa straordinaria opera gli autori fanno confluire da un lato ladinamica delle classi sociali, di cui l’assolutismo illuminatoavverte la spinta innovatrice senza però trovare le soluzionicapaci di conciliare nuovi diritti e privilegi; dall’altrol’energia dinamica e vitalistica dell’eros che non vienesconfitto nemmeno dal razionalismo libertino del Settecento tuttoincentrato sulla forza dell’intelletto. Per Mozartl’erotismo è una condizione patologica dell’uomo chesi verifica quando la supremazia dei sensi sostituisce quella dellamente, per cui l’amore non ha più la leggerezza di uncapriccio, ma il peso incombente del destino. Primo musicista capace diportare sulla scena l’inconscio, egli riesce a mostrareattraverso i suoni l’individualità dei caratteri,l’umorismo degli intrighi, le cause e gli effetti delle passioniumane nei vari personaggi: la passione puberale di Cherubino (un DonGiovanni in erba); la sessualità matura del conte; la passioneche diventa certezza del diritto in Figaro (pronto però a cederealla contessa); la ricerca del piacere nell’anziana Marcellina;lo stimolo di vendetta di Don Bartolo verso l’astuto ex-barbiere;la voglia di essere ancora amata da parte di Rosina convinta di nonessere più giovane e bella, per cui un velo di malinconia e ditristezza conferisce un particolare fascino alle sue melodie.
Non è vero che la forza politica della commedia originale siaffievolisce in Mozart e Da Ponte, proprio perché essi sonoabili nel far convivere la componente ideologica con quella emozionale,tanto che Figaro arriva ad ipotizzare uno scontro fisico con unrappresentante di quella classe sociale fino a quel momento ritenutaintoccabile. Recenti contributi critici hanno anzi messo in evidenzache nelle Nozze vi sono altrettante componenti massoniche, al pari di Così fan tutte e del Flauto magico.Il finale afferma il principio che la volontà guidata dallatolleranza permette di conciliare natura individuale e società,ragione e sentimento, per cui in tutta la trilogia circola l’ideache la politica è inscindibile dalla morale, che il patto traindividuo è individuo si fonda sull’etica individuale ecollettiva, un patto che va scoperto e difeso: in nome di questoprincipio la contessa riesce a perdonare il marito nel momento in cuine scopre la fragilità. Mozart e Da Ponte seguono un loropreciso progetto: l’arte e la massoneria, alle quali si accedeattraverso un percorso iniziatico, sono necessari per decifrare lacomplessa realtà dell’esistenza umana, conduconol’individuo a confrontarsi con la collettività e con unaopinione pubblica capace di condizionare il potere dei singoli, chesono dotati di molte anime e che indossano molteplici maschere. Aquanti sostengono che si arriva a un finale conservatore di tipopaternalistico con l’esaltazione della fedeltà e delmatrimonio, si può controbattere che nelle Nozze loslancio etico non soffoca la ricchezza dei sentimenti nénasconde la fragilità umana e che nella concezione massonicadell’opera c’è una forza contestatrice capace dirovesciare l’alto in basso, il ricco in povero, il maschile infemminile, anche se questa energia innovatrice sarà prestospenta in Europa dalla Restaurazione nel giro di pochi anni.
(Alberto Pellegrino)