L'affascinante “Traviata” degli specchi


Patrizia Isidori

6 Apr 2011 - Commenti classica

Ascoli Piceno. Grandi artisti, il Coro Ventidio Basso, diretto da Carlo Morganti e l'Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta da Giampaolo Maria Bisanti, hanno regalato al numerosissimo pubblico due serate emozionanti con la Traviata di G. Verdi, opera tra le più famose, rappresentate ed amate del genere lirico. Apertura di serata con il commovente omaggio ai 150 anni della nostra Italia con tutto il pubblico in piedi a cantare, insieme a Coro ed Orchestra l'Inno di Mameli. Quindi l'inizio del sogno con la rappresentazione della famosa Traviata degli specchi per la regia di Henning Brockhaus, la riduzione dell'allestimento scenico di Benito Leonori, i costumi di Giancarlo Colis e le coreografie di Emma Scialfa. Particolarissime ed affascinanti tutte le scene, realizzate grazie ad un sofisticato sistema di vetro-specchio, che rifletteva i grandi tappeti dipinti a terra e tutti gli artisti sul palco. Impatto fortissimo per l'occhio dello spettatore già dal quadro del primo Atto, una festa in casa della sfortunata Violetta Valery, interpretata dalla brava ed eterea Irina Dubrovskaya, che incontra l'amore della sua vita Alfredo Germont, interpretato dal giovane e promettente tenore Leonardo Caimi. Vedere la scena in versione doppia inondava ed ipnotizzava letteralmente lo sguardo con la pienezza delle forme e dei colori come si fosse davanti ad un affresco barocco, altrettanti affreschi di artisti apparivano le altre scene, che di seguito si rivelavano grazie allo srotolamento dei tappeti a scena aperta e dando l'impressione di godere, oltre che della musica e del bel canto anche di un Monet o di un Renoir. La casa di campagna, dove i due amanti vanno a rifugiarsi per proteggere e vivere al meglio il loro idillio o la festa in maschera a casa di Flora Bervoix dove Violetta, costretta a rinunciare al suo sogno dal padre di Alfredo, l'applauditissimo baritono Simone Piazzolla, cerca conforto e sfortunatamente incontra il suo amato infuriato per il creduto tradimento, entrambi nel secondo atto. Infine nel terzo atto la camera da letto di Violetta, malata e morente dove giungono Alfredo ed il padre appena in tempo per donarle il conforto e il calore dell'amore prima della inesorabile morte. Poi la sorpresa scenografica finale che, con una particolare inclinazione del vetro riflettente, ha proiettato l'intero teatro insieme agli artisti sulla scena, come se per magia fossimo tutti finiti dentro la favola. Le scenografie della traviata detta degli specchi, sono state realizzate secondo i meccanismi ideati dal geniale e stravagante architetto scenografo boemo Josef Svoboda che l'aveva realizzata nel 1992 e 1993 a Macerata e Roma. L'allestimento originale di proprietà dell'Arena Sferisterio di Macerata è stato riprodotto ad opera della Fondazione Pergolesi Spontini e viene adattato ai diversi spazi grazie ai grandi tappeti estensibili. L'opera con l'attuale allestimento è stata in scena infatti, prima di giungere al Ventidio di Ascoli Piceno, oltre allo Sferisterio di Macerata, al Teatro Pergolesi di Iesi, al San Carlo di Napoli, al Carlo Felice di Genova, al Reina Sofia di Valencia, all'Aquila di Fermo ai Teatri S.p.A. di Treviso e al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. La Traviata ha aperto in grande stile la Stagione Lirica del Teatro Ventidio Basso con l'importante novità dell'accordo tra il Comune di Ascoli Piceno e la Fondazione Pergolesi Spontini per la gestione della stagione lirica per il triennio 2011-2013, con l'intento di portare sul palcoscenico produzioni operistiche comuni a garanzia di alta qualità artistica. Di grande livello è stata certamente la Traviata proposta, riguardo tutta la compagnia a partire dal direttore Gianpaolo Maria Bisanti che ha al suo attivo 21 opere e più di 400 concerti sinfonici in Italia e all'estero. Il regista Henning Brockhaus che ha firmato regie di successo nei principali teatri del mondo con grandi riconoscimenti. La soprano siberiana Irina Dubrovskaya che, prima di esibirsi nei più importanti teatri italiani, è stata presente in molti teatri europei. Il giovane tenore Leonardo Caimi che ha vinto diversi importanti premi nazionali, si è esibito in vari festival e recentemente è stato Alfredo ne La Traviata al National Centre for Performing Arts di Pechino. La stagione lirica 2011 del Teatro Ventidio Basso è promossa dal Comune di Ascoli Piceno, con il contributo del Ministero per i Beni Culturali e della Regione Marche Assessorato alla Cultura, e con il sostegno di Carisap Spa Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e di Bim Tronto. Un grazie commosso a tutti, tanti giovani e bravi artisti e la grande bellezza dello spettacolo fanno appassionare alla lirica anche chi ne è stato prima un po' distante.
(Patrizia Isidori)


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