La Stagione Lirica 2020 del Teatro Pergolesi di Jesi


di Alberto Pellegrino

13 Ott 2020 - News classica

La magia del teatro musicale protagonista della 53esima Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi: da ottobre a dicembre 2020, cinque appuntamenti in forma scenica – tra prime assolute e grandi classici – in un viaggio dal ‘700 al ‘900, fino alla musica d’oggi.

La 53esima Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi si svolgerà da ottobre a dicembre 2020 con cinque appuntamenti tutti in forma scenica con un viaggio dal ‘700 al ‘900 per concludersi con la musica d’oggi con spettacoli pensati per offrire al pubblico un’offerta varia e piacevole nonostante le difficoltà legate alle normative anti contagio. Il direttore artistico Cristian Carrara ha dichiarato: “Vari i linguaggi musicali e artistici che si alterneranno – l’opera lirica, la danza, il musical – in un programma che punta sulla capacità del Teatro Pergolesi di produrre nuove opere, ideare progetti, e di riportare alla luce preziose rarità musicali”, spiega. Invece di ridurre le opere liriche di repertorio, o di realizzare serate e gala operistici, abbiamo scelto di riscoprire il vasto repertorio di teatro musicale che può essere messo in scena”.

La stagione si apre il 17/18 ottobre con la prima assoluta della Suite italienne di Stravinskij, una delle pagine più belle del suo Pulcinella. La coreografia per due danzatori è stata creata e sarà interpretata da Sacha Riva e Simone Repele. L’idea di comporre Pulcinella nasce in Stravinskij nel 1919 per creare uno spettacolo coreografico su musiche di Pergolesi come era accaduto per altri balletti basati su musiche di Scarlatti e Rossini. Nella vasta produzione stravinskijana, Pulcinella è considerata l’opera capostipite della fase cosiddetta neoclassica, l’esempio più eclatante della poetica dei recuperi della musica del passato. La Suite italienne (1922) appare come un concentrato delle caratteristiche musicali del balletto Pulcinella e la ricerca musicologica ha dimostrato che nove dei diciotto pezzi scelti per questa composizione sono attribuibili a Pergolesi: cinque brani della commedia musicale Lo frate ‘nnammorato (1732), due brani dalla commedia musicale Il Flaminio (1735), un brano dal dramma Adriano in Siria (1734), un frammento dalla cantata per soprano, archi e basso continuo Luce degli occhi miei, il finale della Sinfonia in fa maggiore per violoncello e basso continuo. Dopo il balletto vi sarà la prima esecuzione in epoca moderna dei tre intermezzi Lesbina e Milo di Giuseppe Vignola (1662-1712) scritti su libretto di Carlo De Petris e destinati ad essere inseriti nell’opera La fede tradita e vendicata di Francesco Gasparini. Questa partitura è stata rappresentata per la prima volta il 1 dicembre 1707 al Teatro San Bartolomeo di Napoli e costituisce un’interessante anticipazione del futuro sviluppo dell’Intermezzo buffo, di cui La Serva Padrona di Pergolesi sarà il primo mirabile esempio. L’opera sarà diretta da Marco Feruglio, alla guida dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana; la regia è di Deda Colonna; le scene sono di Benito Leonori.  Cantano il soprano Giulia Bolcato nel ruolo di Lesbina e il tenore Alberto Allegrezza in quello Milo.

Il 7 e l’8 novembre debutta una novità assoluta intitolata Notte per me luminosa (2016) formata da alcune scene liriche tratte dall’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, con musiche di Marco Betta, soggetto e testo di Dario Oliveri: Dirige l’Orchestra Filarmonica Marchigiana il M° Gabriele Bonolis; la regia è di Matteo Mazzoni; le scene sono di Ginevra Fusari e Alice Gentili; cantano Giacomo Medici, Aloisa Aisemberg e Margherita Hibel, la voce recitante è di Giovanni Scifoni. Si tratta di un’opera contemporanea che, attraverso un’immaginaria narrazione poetica, affronta il mistero della creazione artistica e il potere della letteratura, alimentandosi di altre opere, soprattutto musicali e poetiche. Sulla scena sono presenti quattro personaggi ariosteschi: Angelica, Orlando, Astolfo, Medoro e un Pastore che fa una fugace apparizione. Si tratta di figure evocate dai sogni e dai ricordi attraverso il racconto dello stesso Ariosto.

Il 27/20/29 novembre va in scena in prima esecuzione assoluta ŞİRKET. Appello circense all’umanità contemporanea, uno spettacolo di CircOpera di Giacomo Costantini pioniere del circo contemporaneo in Italia, con la musica del giovane compositore Nicola Segatta; la regia è di Giacomo Costantini e le scene sono di Benito Leonori. Suona il Time Machine Ensemble diretto dal M° Leonardo Sini, mentre il cast è formato da due cantanti lirici e dagli artisti circensi Fabiana Ruiz Diaz, Giacomo Costantini, Andrea Farnetani e Amedeo Miori. Şirket è la storia di una compagnia composta da circensi, cantanti, danzatori e musicisti entrati in contatto con George Ivanovic Gurdjieff nel periodo in cui il Maestro ha deciso di turbare lo spirito assopito dell’Occidente, organizzando delle parate di circo equestre per andare alla ricerca di una conoscenza perduta per cercare di farla rivivere ai nostri giorni. Il canto, la musica e la danza s’intrecciano sul palco con numeri di acrobatica aerea, sospensione capillare, equilibri in altezza e il suggestivo numero di escapologia in una vasca d’acqua.

Il 19/20 dicembre debutta un dittico in una nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini: l’opera buffa in un atto Il telefono (o l’amore a tre) scritta nel 1947 da Gian Carlo Menotti e La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi. Si tratta di due opere solo apparentemente distanti tra loro, ma che affrontano il tema dell’amore in maniera comica, avvalendosi di un terzo incomodo: per Menotti è il telefono; per Pergolesi è il servo muto.

Nel Telefono l’azione si svolge in casa di Lucy, nella quale entra Ben, il fidanzato della ragazza che vuole consegnarle un regalo e deve dirle qualcosa di molto importante, ma ha fretta perché deve prendere il treno. Squilla però il telefono e Lucy comincia una lunga chiacchierata con l’amica Margaret. Abbassata la cornetta, finalmente Ben può riprendere il discorso interrotto, ma il telefono squilla di nuovo. È qualcuno che ha sbagliato numero. Il tempo vola e Ben ha paura di perdere il treno. Lucy, premurosa, telefona per sapere che ora è. Ben è visibilmente nervoso e tenta di nuovo di parlare, ma ecco di nuovo il telefono! Questa volta è George, amico di Lucy, che pare molto adirato e che ferisce Lucy con il suo tono e le sue parole. La ragazza è sconvolta e si mette a piangere. Ben è tentato di tagliare il cavo del telefono, ma la ragazza torna in tempo nella stanza per “scongiurare” il gesto: ora deve assolutamente chiamare Pamela per confidarsi con lei. Ben, disperato, se ne va e Lucy rimane sola nel buio della stanza. Fuori si vede Ben che, entrato in una cabina telefonica, può finalmente parlare con la fidanzata e chiederle di sposarlo. Lucy accetta a patto che dimentichi mai il suo numero di telefono. Questa divertente trama risulta molto attuale, perché prende di mira uno degli oggetti più in uso nella quotidianità: allora era il telefono tradizionale, oggi è il cellulare, ma si tratta sempre di un “vizio” della nostra società.

La serva padrona è un intermezzo buffo in due parti composto nel 1733 da Giovan Battista Pergolesi su libretto di Gennarantonio Federico e rappresentato la prima volta al Teatro San Bartolomeo di Napoli nello stesso anno come intermezzo dell’opera seria Il prigionier superbo dello stesso Pergolesi. L’intermezzo raggiunge immediatamente una fama mondiale, perché è considerato il primo esempio del nuovo genere dell’opera buffa. E’ la storia di un ricco e attempato signore di nome Uberto che ha al suo servizio la giovane e furba Serpina, la quale approfitta della bontà del suo padrone. Uberto, per darle una lezione, le dice di voler prendere moglie, allora Serpina gli chiede di sposarla, ma lui rifiuta. Per farlo ingelosire Serpina gli dice di aver trovato marito, un certo capitan Tempesta, che in realtà è l’altro servo di Uberto (Vespone il muto) travestito da soldato. Serpina chiede al padrone una dote di 4000 scudi e Uberto, pur di non pagare, sposa Serpina che da serva diventa finalmente padrona. Nella compagnia di canto sono presenti Giulia Bolcato (Lucy/Serpina), Lorenzo Grante (Ben/Uberto) e Mario Pirovano (Vespone, servo muto). Dirige il Time Machine Ensemble il M° Flavio Emilio Scogna, mentre la regia è affidata a Jacopo Fo

La Stagione Lirica si conclude domenica 27 dicembre con uno spettacolo natalizio dedicato alle famiglie: il musical Cookiesdi Lorenzo Vacchi e Stefano Bonsi, una nuova produzione in collaborazione con la Bernstein School of Musical Theater per la regia di Mauro Simone. Nel 1924 alla Johnson School si tiene la grande cerimonia delle lauree. Tutti gli studenti sognano la loro prossima carriera da economisti, commercialisti e notai. Tra loro c’è solo una ragazza, Daisy Grey, che vorrebbe diventare una cuoca e aprire una locanda tutta sua. In occasione di un concorso culinario, per pura casualità, prepara dei biscotti davvero strani: non hanno il cacao al loro interno, ma delle croccanti gocce di cioccolato. Daisy non sa che quella ricetta cambierà non solo le sorti del concorso e della sua locanda, ma diventerà un vero e proprio mito.

53^ STAGIONE LIRICA DI TRADIZIONE – PROGRAMMA

  • giovedì 15 ottobre 2020, ore 16 – anteprima giovani*
  • sabato 17 ottobre 2020, ore 20.30
  • domenica 18 ottobre 2020, ore 16

SUITE ITALIENNE – Passo a due, su musica di Igor’ Fëdorovič Stravinskij

  • coreografi e Interpreti Sasha Riva e Simone Repele
  • costumi Anna Biagiotti
  • violoncello Riccardo Pes
  • pianoforte Andrea Boscutti

NUOVA CREAZIONE, in co-produzione con Daniele Cipriani Entertainment

LESBINA E MILO – Tre intermezzi per musica

  • Libretto di Carlo De Petris
  • musica di Giuseppe Vignola
  • revisione critica a cura di Maria Chiara Olmetti
  • Prima esecuzione, Napoli, Teatro San Bartolomeo, 1707

Personaggi e interpreti

  • Lesbina Giulia Bolcato
  • Milo Alberto Allegrezza
  • direttore Marco Feruglio
  • regia Deda Colonna
  • scene Benito Leonori

PRIMA ESECUZIONE IN EPOCA MODERNA; FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana

  • giovedì 5 novembre 2020, ore 16 – anteprima giovani*
  • sabato 7 novembre 2020, ore 20.30
  • domenica 8 novembre 2020, ore 16

NOTTE PER ME LUMINOSA

  • Scene liriche su personaggi dell’Orlando furioso
  • Soggetto e testo di Dario Oliveri
  • musica di Marco Betta

Personaggi e interpreti

  • Orlando/Pastore Giacomo Medici
  • Medoro/Astolfo Aloisa Aisemberg
  • Angelica Margherita Hibel
  • voce recitante Giovanni Scifoni
  • direttore Gabriele Bonolis
  • regia Matteo Mazzoni
  • scene Ginevra Fusari, Alice Gentili

FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana; NUOVA PRODUZIONE

  • martedì 24 novembre 2020, ore 16 – anteprima giovani*
  • mercoledì 25 novembre 2020, ore 16 – anteprima giovani*
  • giovedì 26 novembre 2020, ore 11 – anteprima giovani*
  • venerdì 27 novembre 2020, ore 20.30
  • sabato 28 novembre 2020, ore 20.30
  • domenica 29 novembre 2020, ore 16

ŞIRKET – Appello Circense all’umanità contemporanea

  • CircOpera di Giacomo Costantini
  • musica di Nicola Segatta

Personaggi e Interpreti

  • Circensi Fabiana Ruiz Diaz, Giacomo Costantini, Andrea Farnetani, Amedeo Miori
  • Direttore Leonardo Sini
  • Regia Giacomo Costantini
  • Scene Benito Leonori
  • Time Machine Ensemble

NUOVA PRODUZIONE. In coproduzione con Fondazione Teatro Coccia di Novara e Teatro Sociale di Rovigo

in collaborazione con Circo El Grito  

PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA

  • giovedì 17 dicembre 2020, ore 16 – anteprima giovani*
  • sabato 19 dicembre 2020, ore 20.30
  • domenica 20 dicembre 2020, ore 16

IL TELEFONO – opera buffa in un atto;Libretto e musica di Gian Carlo Menotti

LA SERVA PADRONA

  • Intermezzo di Gennarantonio Federico
  • Musica Giovanni Battista Pergolesi
  • Revisione critica a cura di Francesco Degrada
  • Prima rappresentazione: Napoli, Teatro San Bartolomeo, 1733

Personaggi e interpreti

  • Lucy/Serpina Giulia Bolcato
  • Ben/Uberto Lorenzo Grante
  • Vespone, servo muto Mario Pirovano
  • direttore Flavio Emilio Scogna
  • regia Jacopo Fo
  • Time Machine Ensemble

NUOVA PRODUZIONE

  • domenica 27 dicembre 2020, ore 16

COOKIES, The musical

  • Libretto e liriche di Stefano Bonsi
  • musiche di Lorenzo Vacchi
  • consulente drammaturgico Gianni Marras

Personaggi e interpreti

  • Daisy Costanza Concetta Scalia/Marica Ricci
  • Evelyn Elena Mancuso/Evelina Tudisco
  • Cassie Martina Russo/Francesca Ermelinda Berta
  • Kitty Annamaria Loda/Valentina Preziosi
  • Gills Francesco Galuppi/Giuseppe Amato
  • Kevin Luca Benini/Matteo Volpotti
  • Albert Massimiliano Carulli/Daniel Sansalone/Stefano Limerutti
  • regia Mauro Simone
  • direzione musicale Lorenzo Vacchi
  • vocal coach Shawna Farrel
  • coreografie Andrea Verzicco
  • costumi Fabio Cicolani e Silvia Cerpolini
  • luci Emanuele Agliati
  • Ensemble e personaggi secondari: Miriam Pisana, Greta Bellintani, Eugenia Faustini, Alberto Soncini, Nicolas Esposto, Francescopaolo Verratti, Gerardo Ianniciello

NUOVA PRODUZIONE. In collaborazione con Bernstein School of Musical Theater

*spettacoli riservati alle scuole partecipanti al progetto “Musicadentro” 2020. I programmi potrebbero subire variazioni per motivi economici, tecnici o di forza maggiore.

TEATRO. FELICITÀ RESPONSABILE.

Ogni evento rispetta tutte le procedure di legge per il contenimento della diffusione del Covid.

La Stagione Lirica del Teatro Pergolesi di Jesi è realizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini

  • con il sostegno di Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo – Regione Marche;
  • con il sostegno di Comune di Jesi – Comune di Maiolati Spontini;
  • Partecipante Aderente Comune di Monsano;
  • Partecipante Sostenitore Camera di Commercio delle Marche;
  • con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche;
  • con il contributo di REFRESH! Lo Spettacolo delle Marche per le Nuove Generazioni a cura del Consorzio Marche Spettacolo;
  • Si ringraziano UBI BANCA e tutti i MECENATI 2020 per il contributo erogato tramite Art Bonus

INFO

Fondazione Pergolesi Spontini: www.fondazionepergolesispontini.com

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