La “Sinfonica Giovanile di Roma” chiude con il valzer

6 Giu 2004 - News classica

L'Invito al valzer con cui l'Orchestra Sinfonica Giovanile di Roma diretta dal M Francesco La Vecchia dà appuntamento all'Argentina questo lunedì alle 21 per il suo ultimo concerto di stagione, non parte da Vienna, tradizionale patria del valzer, e nemmeno dai fratelli Strauss, depositari delle più spumeggianti e travolgenti melodie in ritmo ternario, bensì dal repertorio sinfonico. Nell'Ottocento infatti un gran numero di musicisti, da Chopin a Ciaicovski, favorirono il traferimento del valzer dalle sale da ballo a quelle da concerto.
Il presente Invito al valzer intende offrire la più esemplare e vasta panoramica di questo matrimonio tra grandi musicisti e valzer con un programma che include stralci da sinfonie, balletti e opere dove il valzer la fa da padrone. Si comincia con l'ondeggiante Allegretto grazioso, Molto vivace dell'Ottava Sinfonia di Dvorak, si prosegue con un compositore come Ciaicovski, che di valzer non ne poteva proprio fare a meno, dal momento che lo incluse persino nella sua Sesta Sinfonia, più nota come Patetica (qui presente con l'Allegro con grazia). Sempre di Ciaicovski verrà eseguito il celeberrimo Valzer dei fiori, dal balletto Schiaccianoci. Sarà poi la volta del valzer dal Cavaliere della rosa, di uno Strauss, Richard, che non era nè parente nè viennese, essendo nato a Monaco di Baviera. E, per finire, quella che dal suo autore fu concepita come l'apoteosi del valzer: La valse di Ravel, dove il musicista francese ricrea un ballo imperiale che si svolge verso il 1855 , ma i protagonisti assomigliano più a grigi fantasmi che a gai ballerini.

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