La seconda Dora
11 Ago 2013 - Libri
La seconda Dora della Ballestra. Silvia Ballestra è in questo momento la più autorevole scrittrice marchigiana, che ha esordito nel 1991 con il romanzo il Compleanno dell'iguana, seguito dalla sua opera di maggiore successo La guerra degli Antò (1992). Ha inoltre pubblicato la raccolta di racconti Gli orsi (1994), la trilogia di Nina con i romanzi La giovinezza della signorina NN (1998), Nina (2001) e Il compagno di mezzanotte (2002), il racconto autobiografico Tutto su mia nonna (2005). Nel 2006 è uscito il romanzo La seconda Dora, un'opera ambientata, come quasi tutte le precedenti, nelle Marche, dove viene raccontata la storia di una donna, la maestra Dora Levi, che durante la tragica stagione delle dittature e delle persecuzioni razziali in Europa, all'età di sedici anni è costretta ad abbandonare la religione ebraica per abbracciare quella cattolica, diventando praticamente una persona nuova, una credente che rimane per molto tempo una cristiana della domenica . Soltanto dopo essere andata in pensione, Dora decide d'impegnarsi nell'insegnamento della religione cattolica ai bambini, concludendo la sua esistenza d'insegnante seguendo l'ammaestramento di una sua antica professoressa di latino, secondo la quale educare significava ex ducere cioè portare fuori , non imporre o condurre sulla retta via, ma aiutare a realizzare se stessi, a pensare in modo critico. Proprio in nome di questa libertà interiore Dora continua tuttavia a pregare il padre ebreo scomparso nel 1944, volgendosi spiritualmente verso Israele, secondo quella religione nella quale era stata immersa fino all'adolescenza.
Recensione di Alberto Pellegrino